(Regioni.it 3773 - 07/02/2020) “Gli ultimi anni hanno mostrato che il rispetto delle attuali norme avviene alle spese di un minore investimento pubblico nazionale, locale e regionale che colpisce direttamente i cittadini europei", afferma il presidente del Comitato delle Regioni Ue, Karl-Heinz Lambertz.

Il CdR indica come obiettivi che ci sia più flessibilità nell'applicazione del Patto di stabilità e crescita, con l'esclusione dal calcolo del deficit del cofinanziamento nazionale-regionale agli investimenti effettuati con i fondi strutturali.

Intanto la Commissione Ue ha avviato il processo di riforma del Patto, presentando nuove azioni pilota avviate per favorire la partecipazione attiva dei cittadini e delle organizzazioni della società civile alle modalità di pianificazione, investimento e monitoraggio della spesa dei fondi Ue.

Per il presidente della Toscana, Enrico Rossi, intervenuto sul coinvolgimento dei cittadini nella governance della politica di coesione. sottolineando che "i processi partecipativi come le giurie dei cittadini, la stessa legge per la partecipazione, i debat public, così come la valutazione della sanità, sono pratiche che in Toscana applichiamo da tempo, e rappresentano un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni e cittadini”.

"La Toscana – evidenzia Rossi - ha fatto di queste pratiche un modello virtuoso di collaborazione tra istituzioni e cittadini. Ma esistono altri esempi in Europa. E allora perché non censirli tutti e adottare un prototipo di partecipazione generale per le politiche europee".

“La politica di coesione – sottolinea Lambertz - è lo strumento d'investimento più importante che le città e le regioni hanno nelle mani non solo per raggiungere gli obiettivi 'green', ma anche per creare posti di lavoro dignitosi, investire nelle infrastrutture e nel capitale umano, e ridurre le disparità territoriale. Nel Patto dobbiamo distinguere gli investimenti che aiutano la crescita delle nostre città, regioni ed economie dalle altre spese. Serve introdurre una 'golden rule' per proteggere gli investimenti sul lungo termine che aiutano la crescita”.