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Regioni.it

n. 3758 - venerdì 17 gennaio 2020

Sommario3
- Legge elettorale: per la Consulta inammissibile il referendum
- Tumori: sistema sanitario italiano primo in Europa
- Codice della Protezione Civile: osservazioni per l'intesa
- Linee guida per le strategie regionali di adattamento ai cambiamenti climatici
- Elezioni regionali: Calabria alle urne domenica 26 gennaio
- Consiglio dei ministri del 17 gennaio esamina alcune leggi regionali

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Legge elettorale: per la Consulta inammissibile il referendum

Le dichiarazioni di Fontana, Rossi, Solinas e Toti

(Regioni.it 3758 - 17/01/2020) La Corte costituzionale si è riunita il 16 gennaio in Camera di Consiglio per discutere la richiesta di ammissibilità del referendum elettorale “Abolizione del metodo proporzionale nell’attribuzione dei seggi in collegi plurinominali nel sistema elettorale della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica”, presentata da otto Consigli regionali (Veneto, Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Abruzzo, Basilicata, Liguria).
"Oggetto della richiesta referendaria - scrive la Corte in un comunicato stampa - erano, in primo luogo, le due leggi elettorali del Senato e della Camera con l’obiettivo di eliminare la quota proporzionale, trasformando così il sistema elettorale interamente in un maggioritario a collegi uninominali. Per garantire l’autoapplicatività della “normativa di risulta” – richiesta dalla costante giurisprudenza costituzionale come condizione di ammissibilità dei referendum in materia elettorale - il quesito investiva anche la delega conferita al Governo con la legge n. 51/2019 per la ridefinizione dei collegi in attuazione della riforma costituzionale che riduce il numero dei parlamentari.
In attesa del deposito della sentenza entro il 10 febbraio, l’Ufficio stampa della Corte costituzionale fa sapere che a conclusione della discussione la richiesta è stata dichiarata inammissibile per l’assorbente ragione dell’eccessiva manipolatività del quesito referendario nella parte che riguarda la delega al Governo, ovvero proprio nella parte che, secondo le intenzioni dei promotori, avrebbe consentito l’autoapplicatività della “normativa di risulta”.
Preliminarmente, la Corte ha esaminato, sempre in camera di consiglio, il conflitto fra poteri proposto da cinque degli stessi Consigli regionali promotori e lo ha giudicato inammissibile perché, fra l’altro, la norma oggetto del conflitto avrebbe potuto essere contestata in via incidentale, come in effetti avvenuto nel giudizio di ammissibilità del referendum".
Per il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, è  "Un vero peccato, sono amareggiato dalla decisione della Suprema Corte il cui significato potrà essere chiarito solo leggendo le motivazioni. Si è tolta la possibilita' ai cittadini di esprimersi liberamente e scegliere come eleggere i propri rappresentanti. In passato - conclude Fontana -  la politica non è mai riuscita a trovare una legge che garantisse rispetto della democrazia e governabilita', questa poteva essere una buona occasione".
Di diverso avviso il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che in un post  sul suo profilo Facenook scrive:  "La sentenza della Corte Costituzionale che blocca il referendum a favore del maggioritario", "consente al Parlamento di essere  libero di fare una buona legge elettorale proporzionale e, di fatto,  dà un contributo alla durata della maggioranza giallo-rossa".
"Il ritorno al proporzionale, anche con una soglia al 5 per cento -  osserva Rossi - avrà molte conseguenze sull'assetto politico del  nostro Paese; a cominciare dal tramonto di una politica tutta basata  sul leaderismo e sui partiti personali nelle mani di un capo.  Difficile quindi pensare ad un proporzionale che non abbia bisogno di  partiti strutturati, organizzati sul territorio e con un profilo  politico e culturale, con una identità e un insediamento sociale di  riferimento".
“La Corte Costituzionale ha bocciato il referendum, richiesto anche dalla Regione Liguria, per una legge elettorale maggioritaria. Gli elettori  - spiega  presidente di Regione Liguria Giovanni Toti - avrebbero finalmente potuto scegliere i propri parlamentari, le alleanze, il Governo del Paese prima del voto. Ora il rischio è che la maggioranza parlamentare voti una legge proporzionale, che ci riporterà alla Prima Repubblica, consentendo ai partiti di accordarsi dopo il voto, alle spalle dei cittadini, mandando a Roma una serie di raccomandati senza nessuna esperienza sul territorio”. La Consulta ha definito “eccessivamente manipolatorio” il referendum – conclude Toti - Per noi eccessivamente manipolatorie sono solo le manovre di palazzo per non far votare e decidere i cittadini. Ma ormai va tutto al contrario!”.
Sulla stessa lunghezza d'onda il Presidente della Regione Sardegna Christian Solinas: “Impedire ai cittadini italiani di esprimersi su un aspetto così importante della democrazia e delle Istituzioni, come è la Legge Elettorale, è una sconfitta per tutti. In attesa di leggere le motivazioni della sentenza - afferma il Presidente della Sardegna - non posso che rammaricarmi nel vedere negato agli italiani il diritto di scegliere un modello di legge elettorale confacente alle proprie aspettative, e alla legittima aspirazione – questo era e resta il nostro intendimento- di garantire un sistema che insieme al rispetto delle regole democratiche assicuri governabilità e stabilità al Paese".





( red / 17.01.20 )

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Tumori: sistema sanitario italiano primo in Europa

Rapporto 'State of Health in the EU: Italy. Country Health Profile 2019'

(Regioni.it 3758 - 17/01/2020) In Europa siamo il Paese a più alta sopravvivenza per i tumori. E’ quanto rileva il rapporto 'State of Health in the EU: Italy. Country Health Profile 2019': in Italia i tassi di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi di malattie oncologiche sono più elevati rispetto alle media europea.
Per il tumore alla prostata in Italia la sopravvivenza è del 90% contro una media dell'87% nel resto d'Europa. Per il cancro ai polmoni è del 16% in Italia e 15% in Europa, per quello al seno 86% in Italia contro l'83% europeo, per il tumore al colon 64% in Italia e 60%in Europa.
“Il sistema sanitario nazionale – si legge nel rapporto - fornisce di norma cure efficaci e tempestive per i pazienti oncologici" e più in generale, il servizio sanitario italiano viene promosso per la sua efficacia: “L'Italia registra il secondo tasso più basso di mortalità prevenibile nell'UE, dopo Cipro”.


( gs / 17.01.20 )

Documento della Conferenza delle Regioni del 15 gennaio

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Codice della Protezione Civile: osservazioni per l'intesa

(Regioni.it 3758 - 17/01/2020) La Conferenza Unificata del 15 gennaio 2020 ha sancito l'intesa,sullo schema di decreto legislativo: "Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, recante Codice della protezione civile" (vedi anche Regioni.it del 16 gennaio 2020).
Le Regioni hanno espresso avviso favorevole all 'intesa, condizionandolo però all'accoglimento delle proposte emendative contenute in un documento consegnato al Governo.

Via libera anche dall'Anci e dall'Upi, quest'ultima ha però richiesto di prevedere in un prossimo futuro un maggiore coinvolgimento del ruolo delle Province in materia.
Il Governo - si legge negli atti - ha accolto le proposte emendative delle Regioni, dell'ANCI e dell'UPI sul provvedimento ed è stato così possibile registrare l'intesa.
Si riporta di seguito il documento della Conferenza delle Regioni con gli emendamenti richiesti e il link all'atto della Conferenza Unificata.
Posizione sullo schema di Decreto Legislativo: “disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, recante Codice della Protezione Civile”
Intesa, ai sensi dell’articolo 1, comma 5, della legge 16 marzo 2017, n. 30
Punto 7) O.d.g. Conferenza Unificata
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome esprime l’intesa condizionata all’accoglimento dei seguenti emendamenti:
-    all’art. 2 la lettera a) è soppressa;
-    all’art. 4, comma 1, lettera a), punto 1) dopo le parole “e interforze operante” sono inserite le parole “con continuità”;
-   all’art. 4, comma 1, lettera a) il punto 2) è sostituito dal seguente:
“2) dopo le parole “Prefetti” è aggiunto, in fine, il seguente periodo: “. Detto coordinamento è garantito, in raccordo con le amministrazioni interessate, anche ai fini dell’impiego sul territorio di personale degli enti e delle strutture di cui all’articolo 4, comma 1, fatte salve le competenze delle Province autonome di Trento e Bolzano””;
-    all’art. 6, comma 1, lettera b) il punto 1) è sostituito dal seguente:
“1) le parole “comunale o di ambito” sono soppresse”;
-    all’art. 6, comma 1, lettera b) il punto 2) è sostituito dal seguente:
“2) dopo le parole “lettera a)” sono aggiunte le seguenti: “, ivi inclusa l’organizzazione dei presidi territoriali.””;
-    all’art. 6, comma 1, la lettera c) è soppressa;
-    all’art. 7, comma 1, lettera a) il punto 1) è sostituito dal seguente:
“1) alla lettera a) le parole “di cui all’articolo 11, comma 1, lettera a)” sono sostituite dalle seguenti: “, in particolare, per quanto attiene alle attività di presidio territoriale, sulla base dei criteri fissati dalla direttiva di cui all’articolo 18, comma 4 come recepiti dai diversi ordinamenti regionali””;
-    all’art. 8, comma1, lettera b) dopo le parole “attività culturali e del turismo” sono aggiunte le parole “, fatte salve le competenze delle Province autonome di Trento e Bolzano”;
-    all’art. 11, comma 1 è aggiunta la seguente lettera:
“c) al comma 3 dopo le parole “dell'attività di allertamento” sono inserite le seguenti: “, ivi comprese quelle di cui al comma 2-bis,””;
-    all’art. 17, comma 1, lettera a) la parola “realizzate” è sostituita dalla parola “consentite”;
-    all’art. 20, comma 1, lettera a) la parola “ stabiliti” è sostituita dalle seguenti: “previsti dalla programmazione o”.


( red / 17.01.20 )

Documento della Conferenza delle Regioni del 18 dicembre

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Linee guida per le strategie regionali di adattamento ai cambiamenti climatici

(Regioni.it 3758 - 17/01/2020) L’intero territorio nazionale italiano, per la conformazione e la collocazione geografica, risente e risentirà in misura sempre maggiore degli effetti del cambiamento climatico in maniera significativa, rendendo necessario dotarsi di strumenti e strutture efficaci.
La condizione di svantaggio deve però, in questo momento, essere vista come una grande opportunità per la ricerca, la sperimentazione e l’ideazione di processi amministrativi per tradurre i grandi obiettivi che sono stati individuati come target in sede internazionale in efficaci azioni di adattamento.
Alcune Regioni, avendo adottato le proprie strategie regionali, hanno già solide basi di conoscenza che possono essere proficuamente rese disponibili sia alle altre Regioni che allo stesso Ministero dell’Ambiente.
In modo particolare, le Regioni Sardegna e Lombardia hanno condiviso la propria esperienza in merito alle Strategie regionali adottate e collaborano al progetto “Life Master Adapt”, a capo di un partenariato tecnico-scientifico e istituzionale composto, oltre alle Regioni citate, da ISPRA, Università di Sassari, Università IUAV di Venezia, Fondazione Lombardia per l'Ambiente, Coordinamento Agende 21 Locali italiane e Ambiente Italia srl..
Nell’ambito del progetto sono state elaborate delle "Linee guida per le strategie di adattamento ai cambiamenti climatici": al momento, il documento è l’unico disponibile a livello nazionale per orientare il processo di adattamento sulla scala regionale, che è la più idonea per tradurre i grandi obiettivi degli accordi internazionali in azioni concrete sul territorio.
"Le Linee guida - scrive il presidente della conferenza delle Regioni e delle Province autonome - possono pertanto costituire un utile strumento per supportare le Regioni nella redazione delle proprie strategie di adattamento e rafforzare le sinergie tra l’adattamento, lo sviluppo sostenibile e la gestione del rischio da disastri, come incoraggiato dalla Commissione europea".
Non solo: la disponibilità di documenti guida può fornire un contributo utile su scala nazionale per l’adattamento al cambiamento climatico e un'azione congiunta e sinergica dello Stato e delle Regioni in tal senso può consentire di accelerare l’iter per l’adozione del Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC) e l’integrazione degli scenari climatici e dell’adattamento come pratica ordinaria di pianificazione e programmazione, anche in considerazione dell’urgenza dettata dagli eventi estremi delle ultime settimane in tutto il territorio nazionale.
Nel corso della seduta della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome che si è tenuta il 18 dicembre 2019, le Regioni hanno convenuto che le “Linee guida per le strategie di adattamento ai cambiamenti climatici” unitamente alle altre best practices esistenti sul territorio", costituiscono non soltanto un utile strumento di supporto nella redazione delle strategie regionali di adattamento, ma consentono altresì di rafforzare le sinergie con il Ministero dell’Ambiente per quanto riguarda le tematiche dell’adattamento, dello sviluppo sostenibile e della gestione del rischio da disastri.
Si riporta di seguito l'indice (e il link) del Documento “Linee guida per le strategie regionali di adattamento ai cambiamenti climatici" (pubblicato nella sezione "Rapporti istituzional" del sito www.regioni.it)
LG 1. Inquadramento del documento
LG 1.1. Premessa
LG 1.2. Inquadramento normativo di un percorso di adattamento regionale
LG 1.3. Il ruolo delle regioni per l’adattamento
La strategia della Regione Lombardia
La strategia della Regione Sardegna
LG 1.4. La strategia regionale come strumento per un processo efficace di adattamento
LG 2. Principi guida per una strategia regionale
LG 2.1. Impostazione generale
LG 2.2. Requisiti prioritari
LG 2.2.1. Cogenza
LG 2.2.2. Integrazione
LG 2.2.3. Dotazione economica
LG 2.2.4. Valutazione ambientale strategica
LG 2.2.5. Articolazione
LG 2.2.6. Retroazione
LG 2.3. Principi generali
LG 2.4. Possibili percorsi di adattamento
LG 2.4.1. Adattamento incrementale
LG 2.4.2. Adattamento sistemico
LG 2.4.3. Adattamento trasformativo
Processi di apprendimento per l’adattamento
LG 3. Sviluppo di una strategia
LG 3.1. Il quadro conoscitivo
LG 3.1.1. Analisi climatica a scala regionale e locale
LG 3.1.2. Valutazione della vulnerabilità e della propensione al rischio
LG 3.1.3. Definizione della capacità di adattamento
LG 3.2. La definizione del percorso e degli obiettivi
LG 3.2.1. Coinvolgimento degli stakeholder
LG 3.2.2. Definizione degli obiettivi di adattamento
LINEE GUIDA PER LE STRATEGIE REGIONALI DI ADATTAMENTO
L’approccio delle anticipazioni
LG 3.3. Attuazione
LG 3.3.1. La governance
LG 3.3.2. Mainstreaming nei piani, programmi e strumenti di governo
LG 3.3.3. La definizione delle azioni
LG 3.3.4. Integrazione delle procedure
LG 3.4. Monitoraggio, reporting e valutazione
LG 3.4.1. Monitoraggio e valutazione
LG 3.4.2. Sistema informativo
LG 3.4.3. Reporting
LG 3.5. Un quadro per lo sviluppo sostenibile
LG 4. Conclusioni
MS Metodi e strumenti per il mainstreaming dell’adattamento e la governance multilivello
MS 1. Introduzione
MS 1.1. Metodo di lavoro
MS 1.2. Ruolo e funzioni del gruppo di coordinamento
MS 2. Mappatura delle competenze delle strutture amministrative
MS 2.1. Livello di consapevolezza
MS 2.2. Competenze
MS 3. Integrazione dell’adattamento nei piani e programmi
MS 3.1. Mappatura del quadro di piani e programmi vigenti
MS 3.2. Criteri per l’integrazione dell’adattamento nei piani e programmi
MS 3.3. Analisi di coerenza degli obiettivi
MS 3.4. Classificazione delle azioni di adattamento
MS 4. Integrazione delle procedure: la Valutazione Ambientale Strategica
Elementi operativi per l’integrazione della procedura di VAS
MS 5. Governance per l’attuazione
MS 5.1. Proposta di un modello organizzativo
MS 5.2. Coordinamento
MS 5.3. Cabina di regia sui cambiamenti climatici
MS 5.4. Supporto tecnico-scientifico

Documento della Conferenza delle Regioni del 18 dicembre: “LINEE GUIDA PER LE STRATEGIE REGIONALI DI ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI”



( red / 17.01.20 )

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Elezioni regionali: Calabria alle urne domenica 26 gennaio

(Regioni.it 3758 - 17/01/2020) E' corsa a quattro in Calabria dove il prossimo 26 gennaio si tornerà alle urne (analogamente a qunato accadrà in Emilia-Romagna, vedi Regioni.it n. 3755) per la scelta del nuovo Presidente della Regione, da eleggere insieme ai componenti del nuovo Consiglio regionale.
I candidati alla Presidenza sono: Iole Santelli, (sostenuta da sei liste: Fi, Fdi, Lega, Santelli presidente, Udc, Cdl); Pippo Callipo, (Sosntenuta dalle liste: Pd, "Io resto in Calabria", "Democratici e progressisti" e "10 idee per la Calabria"); Francesco Aiello, (stenuto dalle liste: Movimento 5 Stelle e "Calabria Civica), Carlo Tansi (sostenuto dalle liste "Tesoro Calabria", "Calabria Pulita" e "Calabria Libera").
Una sezione del sito della Regione Calabria è dedicata alle elezioni regionali del 26 gennaio. Nella parte dedicata alle "Elezioni Trasparenti" sono pubblicati i candidati.
Infine in vista delle elezioni regionali, la Regione ha comunicato che nella sede della Cittadella Regionale in Germaneto di Catanzaro, presso l'area museale di Piazza San Francesco di Paola, sarà allestita una sala stampa a disposizione degli organi d’informazione.

Dal sito del Senato: Le elezioni regionali in Calabria Servizio Studi - Nota Breve - n. 165 (PDF)

Dal sito della Regione Calabria:

I candidati:

CIRCOSCRIZIONE ELETTORALE NORD

CIRCOSCRIZIONE ELETTORALE CENTRO

CIRCOSCRIZIONE ELETTORALE SUD


CIRCOLARI REGIONALI

CIRCOLARI MINISTERIALI E PREFETTIZIE


www.ansa.it : Presentate liste in Calabria, è corsa a quattro


Candidati alle Elezioni Regione Calabria



( red / 17.01.20 )

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Consiglio dei ministri del 17 gennaio esamina alcune leggi regionali

Stanziamenti a Regioni per il maltempo di novembre 2019

(Regioni.it 3758 - 17/01/2020) Il Consiglio dei Ministri del 17 gennaio ha esaminato diversi provvedimenti, tra questi alcuni interessano la protezione civile.
In particolare è stato deliberato un ulteriore stanziamento di 208.732.103,47 euro (la delibera del 2 dicembre scorso aveva già previsto un primo stanziamento di 100 milioni di euro), in favore dei comuni e territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto interessati dagli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nel mese di novembre 2019, per il completamento delle attività di organizzazione ed effettuazione degli interventi di soccorso e assistenza alla popolazione, il ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, l’attività di gestione dei rifiuti, delle macerie, del materiale vegetale o alluvionale o delle terre e rocce da scavo prodotti dagli eventi e per misure volte a garantire la continuità amministrativa.
Lo stanziamento sarà così ripartito:

Abruzzo

1.866.120,20 euro

Basilicata

839.556,04 euro

Calabria

576.031,14 euro

Campania

5.635.376,38 euro

Emilia Romagna

47.110.988,59 euro

Friuli Venezia Giulia

1.152.371,50 euro

Liguria

77.062.212,02 euro

Marche

1.469.139,85 euro

Piemonte

23.944.455,68 euro

Puglia

701.484,17 euro

Toscana

8.190.836,59 euro

Veneto

40.183.531,31 euro

 
 
Il Consiglio dei Ministri ha inoltre individuato nel prossimo 8 marzo la data per lo svolgimento delle elezioni suppletive del Senato della Repubblica nel collegio uninominale 2 della regione Umbria. Il Governo proporrà pertanto tale data al Presidente della Repubblica, che indirà con proprio decreto i comizi elettorali.
Il Consiglio dei Ministri ha anche nominato l’on. dott.ssa Anna Ascani e il dott. Giuseppe De Cristofaro a Sottosegretari di Stato per l’istruzione.
Inoltre è stata condivisa la necessità di dedicare particolare attenzione all’adozione, in tempi brevi, dei provvedimenti attuativi previsti dal decreto fiscale (decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124) e dalla legge di bilancio per il 2020 (legge 27 dicembre 2019, n. 160); e l’opportunità di procedere alla abrogazione o alla modifica delle disposizioni legislative che rimandano a ulteriori provvedimenti che non siano ritenuti più utili o attuali.
Infine sono state esaminate alcune leggi regionali e il Consiglio dei Ministri ha deliberato di impugnare:
1. la legge della Regione Calabria n. 46 del 25 novembre 2019, recante “Modifica alla lettera a), comma 2 dell’articolo 14 della legge regionale 21 dicembre 2005, n. 17”, in quanto la legge, consentendo il rinnovo di concessioni demaniali marittime in essere, eccede dalle competenze regionali e viola l’articolo 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione che riserva allo Stato la competenza legislativa esclusiva in materia di tutela della concorrenza;
2. la legge della Regione Calabria n. 47 del 25 novembre 2019, recante “Modifiche alla legge regionale 16 maggio 2013, n. 24 e principi generali per la costituzione dell’agenzia regionale sviluppo aree industriali”, in quanto una norma che prevede l’assoggettabilità a liquidazione coatta amministrativa di un Consorzio regionale invade la competenza esclusiva statale in materia di “ordinamento civile” e di “giurisdizione e norme processuali”, in violazione dell’articolo 117, secondo comma, lettera l), della Costituzione;
3. la legge della Regione Lazio n. 25 del 25 novembre 2019, recante “Disposizioni in materia di tutela della salute sessuale e della fertilità maschile” in quanto la legge, introducendo specifiche iniziative in materia di prevenzione, diagnosi e cura delle patologie uro-andrologiche, interferisce con le competenze del Commissario ad acta per l’attuazione del piano rientro dal disavanzo sanitario, in violazione dell'articolo 120, Cost., ponendosi altresì in contrasto con i principi fondamentali in materia di coordinamento della finanza pubblica, in violazione dell’art. 117, terzo comma, della Costituzione.
Ha invece decisoi di non impugnare:
1. la legge la legge della Regione Lazio n. 23 del 15/11/2019, recante “Disciplina dell’attività di trasporto di persone mediante noleggio di autobus con conducente”;
2. la legge della Regione Lazio n. 24 del 15/11/2019, recante “Disposizioni in materia di servizi culturali regionali e di valorizzazione culturale”;
3. la legge della Regione Abruzzo n. 38 del 14/11/2019, recante “Modifiche alla legge regionale 31 luglio 2012, n. 39 (Disciplina della professione di maestro di sci) e ulteriori disposizioni normative”;
4. la legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 20 del 13/11/2019, recante “Disposizioni per la tutela e la promozione delle minoranze linguistiche slovena, friulana e tedesca del Friuli Venezia Giulia. Modifiche alle leggi regionali 26/2007, 29/2007, 20/2009, 13/2000 e 26/2014”;
5. la legge della Regione Toscana n. 67 del 14/11/2019, recante “Cooperazione di comunità. Modifiche alla l.r. 73/2005”;
6. la legge della Toscana n. 68 del 18/11/2019, recante “Disposizioni in materia di ARPAT in attuazione della legge 28 giugno 2016, n. 132. Modifiche alla l.r. 30/2009”;
7. la legge della Regione Puglia n. 49 del 18/11/2019, recante “Integrazioni alla legge regionale 24 luglio 1997, n. 19 (Norme per l’istituzione e la gestione delle aree naturali protette nella Regione Puglia)”;
8. la legge della Regione Sicilia n. 18 del 13/11/2019, recante “Consulta giovanile regionale”;
9. la legge della Regione Calabria n. 41 del 25/11/2019, recante “Integrazione e promozione della minoranza romaní e modifica alla legge regionale 19 aprile 1995, n. 19”;
10. la legge della Regione Calabria n. 42 del 25/11/2019, recante “Soggetti attuatori in materia di invecchiamento attivo. Modifiche alla l.r. n. 12/2018”;
11. la legge della Regione Calabria n. 43 del 25/11/2019, recante “Modifica alla legge regionale n. 4/2019 recante disposizioni in materia di lavorazione di prodotti agricoli”;
12. la legge della Regione Calabria n. 44 del 25/11/2019, recante “Parchi marini regionali. Interpretazione autentica dell’articolo 23, comma 1, lettera d) della legge regionale 16 maggio 2013, n. 24”;
13. la legge della Regione Calabria n. 45 del 25/11/2019, recante “Modifica all’articolo 6 della legge regionale n. 41/2016”;
14. la legge della Regione Puglia n. 50 del 22/11/2019, recante “Riconoscimento di debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettere a) ed e), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126”.

 
Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 23 del 17.01.2020



( gs / 17.01.20 )
Regioni.it

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
Redazione: tel. 064888291 - fax 064881762 - email redazione@regioni.it
via Parigi, 11 - 00185 - Roma
Progetto grafico: Stefano Mirabelli, Giuseppe Schifini
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