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Icardi: Patto salute, entro gennaio avviare tavoli di lavoro
Intervista rilasciata dal Coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni a "Quotidiano Sanità"
(Regioni.it 3757 - 16/01/2020) Luigi Genesio Icardi, Assessore della Regione Piemonte e coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni si è soffermato in un'intervista ad ampio raggio (rilasaciata a Quotidiano Sanità) sul programma di lavoro che per il 2020 impegnerà gli Assessori regionali. "Il nostro obiettivo, come concordato peraltro anche con il ministero, è quello avviare entro il mese di gennaio dei tavoli di lavoro, selezionando le competenze specifiche, per tradurre in norme quanto enunciato nel Patto. E una volta messe nero su bianco - ha spiegato Icardi - occorrerà avviare gli iter di approvazione previsti. Tra le prime cose da fare quella di mettere in pratica le indicazioni della scheda 3, quella sul personale. Con il ministro Speranza abbiamo concordato di presentare degli emendamenti al milleproroghe proprio per trasformare gli intenti del Patto in un provvedimento normativo", partendo dalla "deroga a poter mantenere i medici in servizio fino a 70 anni, qualunque siano gli anni di anzianità" e dall'esigenza ancora "più importante" di "poter contrattualizzare gli specializzandi del terzo anno".
Quanto al "Commissariamento dovrà essere un'ultima opzione dettata da circostanze eccezionali. Senza contare che sul tema è intervenuta la sentenza della Consulta sancendo che il presidente della Regione può essere commissario ad acta della sanità, c’è quindi poco da discutere".
"Sui Piani di rientro, quindi sui parametri e le modalità da seguire - ha proseguito Icardi - dovremo sederci intorno a un tavolo paritetico Regioni Ministero e scrivere gli atti normativi".
Occorrerà poi un certo impegno per "la riforma di Aifa, Iss e Agenas", con l'obiettivo di "eliminare le duplicazioni di funzioni".
"A questo si affianca una partita importante sul fronte delle nomine". Ieri 15 gennaio "si è sbloccato l’impasse su Aifa con la nomina di Nicola Magrini, ma su Agenas la partita è ancora aperta. Mi spiego. Per quanto riguarda il processo di riforma degli Enti è ancora tutto da discutere e ci confronteremo con il Governo. Sulla nomina Aifa, abbiamo dato il nostro assenso alla nomina di Magrini, ma ricordo che in questo caso il parere delle Regioni non è vincolante. Su Agenas il discorso è diverso, ci deve essere un’intesa e una convergenza di tutte le Regioni sul nome. Non dobbiamo dimenticare che la questione Agenas, di fatto è strettamente collegata al tema della autonomia gestionale che deve essere rispettata. Non a caso Agenas è nata in un momento in cui il Titolo V già consegnava alle Regioni livelli di responsabilità organizzativa e gestionale in ambito sanitario, e non a caso, dunque soprattutto per la nomina dei suoi vertici è prevista un’intesa".
Quotidiano Sanità: “Medici in pensione a 70 anni e specializzandi a contratto al 3° anno”. Le Regioni chiedono emendamenti al Milleproroghe. Intervista al coordinatore della Commissione Salute, Icardi
( red / 16.01.20 )
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