Commissione 3ª - Interrogazione: Ritardi nella concessione della licenza per l'esportazione del caviale

giovedì 4 maggio 2023


Legislatura 19ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 049 del 15/03/2023

INTERROGAZIONE

SUI RITARDI NELLA CONCESSIONE DELLA LICENZA PER L'ESPORTAZIONE DEL CAVIALE

MAFFONI - Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. - Premesso che:

l'Italia rappresenta uno dei produttori leader nel settore agroalimentare, con esportazioni di prodotti certificati made in Italy, come per la produzione di caviale, nella quale risulta essere la prima a livello mondiale in termini di qualità;

lo storione in natura è una specie in via di estinzione e per questa ragione il commercio di caviale, anche se proveniente dagli allevamenti, è controllato dalla convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione (nota come CITES), entrata in vigore nel 1975, un accordo internazionale tra Stati, che ha lo scopo di proteggere piante ed animali a rischio di estinzione, regolando e monitorando il loro commercio, ovvero esportazione, riesportazione e importazione;

la convenzione è controllata dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il quale individua gli organismi competenti in Italia per svolgere le opportune verifiche, al fine di concedere ai produttori una specifica licenza per l'esportazione;

normalmente l'ottenimento della licenza aveva una durata di circa una settimana, ma dal mese di ottobre 2022 i tempi hanno subito un rallentamento fino alle 3-4 settimane, a causa di problemi organizzativi non esplicitati dagli organismi competenti;

vi è l'obbligo di richiedere la licenza per ogni singola esportazione e tali tempistiche stanno penalizzando gravemente le esportazioni di caviale. Inoltre, considerando che solo l'Italia ha subito un rallentamento, gli altri Paesi stanno esportando secondo i ritmi abituali, minando così la competitività dei produttori italiani che vengono sostituiti da altri fornitori,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza delle cause che hanno portato al rallentamento descritto e se intenda attivarsi per permettere la ripartenza del processo con le sue consuete tempistiche, consentendo in questo modo ai produttori italiani di conservare e mantenere il loro pacchetto clienti e la loro garanzia di eccellenza nel mondo.

(3-00285)

* * *

Legislatura 19ª - 3ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 28 del 03/05/2023

RISPOSTA

Il rappresentante del GOVERNO risponde infine all'interrogazione n. 3-00285 del senatore Maffoni sui ritardi nella concessione della licenza per l'esportazione del caviale.

 

L'Italia è tra i leader della produzione ed esportazione di caviale. Il caviale italiano risulta essere il primo a livello mondiale in termini di qualità e il Governo italiano intende, ovviamente, sostenere questo settore di assoluta eccellenza.

Il caviale, ottenuto dalla lavorazione delle uova di storione, è soggetto alla disciplina della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione, la cosiddetta CITES.

Diverse sono le Amministrazioni coinvolte. Il MASE, Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, è l'amministrazione tecnica di settore. Cura l'adempimento della CITES e rappresenta l'Autorità di gestione. Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale si occupa del rilascio delle licenze di import-export, previa acquisizione del parere obbligatorio della Commissione Scientifica CITES incardinata nel Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica. Le verifiche vengono effettuate dall'Arma dei Carabinieri.

Circa la questione della tempistica del rilascio delle licenze di importazione ed esportazione sottoposte al regime della Convenzione, in ragione dell'imminente scadenza della Commissione Scientifica CITES del MASE, nel periodo in esame la Farnesina ha predisposto l'istruttoria preliminare di tutte le istanze relative alla Convenzione, affinché la Commissione Scientifica avesse modo di esprimersi.

La Commissione scientifica CITES ha ritenuto di non doversi pronunciare sulle richieste di licenze di esportazione di caviale ottenuto da esemplari nati ed allevati in acquacolture note perché già oggetto di precedente parere.

Questo adempimento è coinciso con il trasferimento del personale e degli archivi CITES dalla Sede dell'ex Ministero dello Sviluppo Economico a Viale Boston - prima competente per le licenze - al Palazzo della Farnesina, insieme a una temporanea riduzione di personale dovuto a pensionamenti e turnazioni legate a partenze per Sedi estere.

Grazie al rafforzamento dell'inizio di quest'anno con l'assegnazione di operatori neo-assunti, l'organico del settore è stato reintegrato. Il processo istruttorio delle licenze CITES si svolge, quindi, ora secondo la normale tempistica.

È, inoltre, in corso un confronto con il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e con il Raggruppamento Carabinieri CITES (che gestisce di fatto il sistema informatico necessario al rilascio delle licenze) al fine di adottare procedure più snelle. L'ipotesi allo studio è quella di utilizzare formulari precompilati, che consentano un più celere rilascio delle licenze previste dalla Convenzione.

Il Governo continuerà a garantire la migliore conciliazione tra quanto previsto dalla Convenzione CITES e le esigenze delle imprese esportatrici, d'intesa con gli altri Stati Parte della Convenzione.

Replica il senatore MAFFONI (FdI) il quale, nel dichiararsi soddisfatto per la risposta enucleata dal Sottosegretario, auspica che il mentovato ritardo venga al più presto recuperato grazie al reintegro di personale che l'amministrazione sta realizzando. Si tratta di fornire un fondamentale supporto, in termini di servizi, a imprese italiane che operano, con grande professionalità, in un settore di fascia alta del mercato, dove vige, peraltro, un elevato livello di competitività tra le imprese.