Parere Commissione questioni regionali sul NADEF 2021
giovedì 7 ottobre 2021
XVIII LEGISLATURA
Mercoledì 6 ottobre 2021
671.
BOLLETTINO DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per le questioni regionali
ALLEGATO 1
Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza 2021. (Doc. LVII-n. 4-bis).
PARERE APPROVATO
La Commissione parlamentare per le questioni regionali,
esaminata, per le parti di competenza, Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2021 (Doc. LVII, n. 4-bis e Allegati) e rilevato che:
la Nota segnala che gli andamenti macroeconomici tendenziali evidenziano un aumento del PIL per l'anno in corso, che sale al 6,0 per cento, con significativo incremento rispetto alla stima del 4,5 per cento ipotizzato nel DEF in aprile;
la Nota prevede, a politiche invariate, un aumento del PIL del 4,2 per cento nel 2022, del 2,6 per cento nel 2023 e dell'1,9 per cento nel 2024; in termini programmatici (cioè scontando l'effetto delle politiche poste in essere dal Governo) l'incremento del PIL è previsto del 4,7 per cento nel 2022, al 2,8 per cento nel 2023 e all'1,9 per cento nel 2024;
riguardo all'indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni, il nuovo quadro programmatico prevede un rapporto con il PIL pari al 9,4 per cento per l'anno in corso, al 5,6 per cento per il 2022, al 3,9 per cento per il 2023 e al 3,3 per cento per il 2024; anche nel quadro tendenziale a legislazione vigente tale valore è pari al 9,4 per cento per l'anno in corso, mentre negli anni successivi esso sarebbe pari (al netto, cioè, degli interventi programmati) al 4,4 per cento per il 2022, al 2,4 per cento per il 2023 e al 2,1 per cento per il 2024;
riguardo al debito pubblico il nuovo quadro programmatico prevede un rapporto con il PIL pari al 153,5 per cento per l'anno in corso, al 149,4 per cento per il 2022, al 147,6 per cento per il 2023 e al 146,1 per cento per il 2024; anche nel quadro tendenziale a legislazione vigente tale valore è pari al 153,5 per cento per l'anno in corso, mentre negli anni successivi esso sarebbe pari (al netto, cioè, degli interventi programmati) al 148,8 per cento per il 2022, al 145,9 per cento per il 2023 e al 143,3 per cento per il 2024.
in via generale, la Nota rileva quindi come la politica di bilancio resterà espansiva fino a quando il PIL e l'occupazione avranno recuperato non solo la caduta, ma anche la mancata crescita rispetto al livello del 2019, facendo presente come si possa prevedere che tali condizioni saranno soddisfatte dal 2024 in avanti e che il raggiungimento di tali obiettivi permetterà il passaggio ad una politica di bilancio più neutrale e volta a ridurre, principalmente attraverso la maggiore crescita, il deficit strutturale;
il sentiero programmatico per il triennio 2022-2024 consente sia il rinnovo di numerose misure di rilievo economico e sociale – come quelle relative al sistema sanitario, al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese e agli incentivi concernenti l'efficientamento energetico degli edifici e gli investimenti innovativi – sia la realizzazione di interventi connessi all'attuazione del PNRR quali la riforma degli ammortizzatori sociali, un primo stadio della riforma fiscale e la definizione a regime dell'assegno unico universale per i figli; si tratta di misure che vedono il coinvolgimento degli enti territoriali;
sempre in relazione all'attuazione del PNRR, appare opportuno integrare gli obblighi di informazione al Parlamento previsti dall'articolo 1 della legge n. 108 del 2021 (di conversione del decreto-legge n. 77 del 2021) con l'indicazione del riparto territoriale delle risorse impiegate e degli interventi che vedranno gli enti territoriali come soggetti attuatori;
la Nota opportunamente conferma, tra i collegati alla decisione di bilancio, le disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata di cui all'articolo 116, terzo comma, della Costituzione e la revisione del testo unico dell'ordinamento degli enti locali,
esprime
PARERE FAVOREVOLE
con la seguente osservazione:
valutino le Commissioni di merito di richiedere al Governo l'impegno ad un'integrazione degli obblighi informativi previsti dall'articolo 1 della legge n. 108 del 2021 sull'attuazione del PNRR con l'indicazione del riparto territoriale delle risorse impiegate e degli interventi che vedranno gli enti territoriali come soggetti attuatori.