Parere Commissione Finanze, sul PNRR

giovedì 18 marzo 2021


COMMISSIONE FINANZE E TESORO    (6ª)

MERCOLEDÌ 17 MARZO 2021

230ª Seduta

 PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

SUL DOC. XXVII, n. 18 Proposta di "Piano nazionale di ripresa e resilienza"

La Commissione Finanze e tesoro, esaminato per le parti di competenza il documento in titolo,

premesso che

esso enuncia la strategia di intervento per fronteggiare la crisi pandemica - intesa sia come emergenza sanitaria che come emergenza economico-sociale - e per programmare investimenti, saldando insieme sia l'obiettivo di resistere al meglio alla crisi e di dare nuovi basi strutturali allo sviluppo economico e sociale del Paese, potendo contare su risorse finanziarie aggiuntive di provenienza europea, ammontanti a circa 200 miliardi;

ribadita la validità delle osservazioni espresse dalla Commissione nell'ottobre 2020 sulle linee guida del piano;

preso atto che l'architettura logico-sistematica del Documento in titolo è confermata dall'attuale Esecutivo;

segnalato che il Piano si innesta sui programmi di spesa e sugli obiettivi già delineati con la manovra di bilancio per il triennio 2021-23 all'interno dei quali rivestono particolare importanza le misure sul fronte fiscale e della coesione territoriale;

ritenuta inoltre

valida l'impostazione della missione "digitalizzazione e modernizzazione della pubblica amministrazione", incentrata sulla costruzione di un'infrastruttura digitale basata sulla cloud, sulla gestione di basi dati, sulla costruzione di un ambiente digitale innovativo, ideato e definito anche con logiche partecipative, nonché sul principio di utilizzare le informazioni che una volta sola sono immesse nel sistema informativo pubblico, sulla sicurezza delle banche dati così come la interoperabilità delle banche dati;

            esprime un parere favorevole con le seguenti osservazioni:

Digitalizzazione dell'amministrazione fiscale

Ricomprendere il settore delle Agenzie fiscali nel più ampio comparto della pubblica amministrazione, dato che la specifica architettura della cloud, delle basi dati e dell'interoperabilità delle banche dati implica uno specifico progetto di investimenti sia in beni che in capitale umano di tale struttura;

sostenere l'importanza della costituzione di una infrastruttura digitale di raccordo tra le diverse banche dati dell'Amministrazione, che consenta l'archiviazione, la gestione e l'utilizzo dei dati fiscali relativi a ciascun contribuente nell'ottica di una più agevole fruizione dei medesimi dati nonché allo scopo di una maggiore tracciabilità anche ai fini antielusivi, garantendo tanto l'interoperabilità di tale tipologia d'infrastruttura digitale quanto il diretto coinvolgimento dei fruitori finali attraverso l'utilizzo, da parte degli sviluppatori pubblici, di tecniche di Co-design e di User Experience;

implementare un’infrastruttura digitale che, anche alla luce dell'introduzione del superbonus 110 per cento e degli altri crediti d'imposta cedibili, compresi i crediti maturati dalle imprese per gli investimenti nel Mezzogiorno e per gli investimenti in beni strumentali,  garantisca la certificazione dei crediti di imposta stessi e una loro ampia circolazione tra gli operatori come mezzi di pagamento di beni e servizi, anche al fine di immettere una grande capacità finanziaria nel sistema economico senza alimentare debito;

prevedere una radicale semplificazione del quadro attuativo della agevolazione per gli interventi edilizi che beneficiano del bonus del 110 per cento, pena la inefficacia dello strumento (la cui validità strategica non si mette in dubbio) ai fini del rilancio del settore dell'edilizia in chiave di sostenibilità energetica e sismica. La commissione sollecita la rapida previsione di una proroga del termine del 31 dicembre 2022 ai fini della più compiuta utilizzazione di tale strumento agevolativo.

Riforma fiscale

Affiancare un forte impulso di semplificazione della disciplina tributaria, secondo il principio della riduzione degli adempimenti - anche derivanti dalla revisione di singole imposte   e del relativo apparato di accertamento - non più della parità e trasparenza tra fisco e contribuenti, con una ridefinizione complessiva della struttura del prelievo volta a ridurre complessivamente il peso su imprese e famiglie, come suggerito anche in sede europea, in grado di sostenere i fattori produttivi e incrementare la domanda interna;  

orientare le iniziative di implementazione tecnologiche anche alla lotta all'evasione fiscale, con riferimento all'imponibile evaso da parte di imprese con residenza nei paradisi fiscali, sostenendo nel contempo ogni iniziativa volta a adottare misure fiscali sui profitti delle multinazionali operanti nei servizi digitali;

utilizzare lo strumento fiscale per sostenere le famiglie numerose a basso reddito e i soggetti sociali e economici oggi relegati ai margini, come i giovani non inclusi nel mondo del lavoro e senza formazione specifica: in entrambi i casi la previsione di strumenti specifici (sostegno al reddito, assegno unico, incentivi al lavoro femminile, investimenti nelle strutture di formazione e accudimento) costituisce una strada obbligata di ripresa economica su nuove basi. Nello stesso tempo sollecitare un'estensione delle agevolazioni vigenti previste nel piano Industria 4.0 anche ai settori del commercio e dei servizi.

Giustizia tributaria

Operare una completa digitalizzazione degli archivi, dei processi decisionali e della gestione dei dati così acquisiti, inserire il settore della giustizia tributaria tra i capitoli dell'ammodernamento e della digitalizzazione della giustizia, nell'attività in ogni grado di giudizio per recuperare efficienza e tempestività, definendo contestualmente una riforma del processo informata ai principi di terzietà e specializzazione dei giudici e di speditezza e efficacia del rito.

Aspetti finanziari e creditizi

Ridare certezza all'attività creditizia sulla specifica questione della classificazione in sede EBA delle esposizioni deteriorate per ottenere una interpretazione delle regole che consenta la proroga delle moratorie oltre i 9 mesi senza le conseguenze sopra descritte;

ampliare i parametri stabiliti dall’Autorità Bancaria Europea (EBA) per consentire misure di agevolazione per i debitori (quali, ad esempio, l’allungamento dei piani di ammortamento) senza che la concessione di tali agevolazioni faccia scattare la riclassificazione della posizione come deteriorata;

prevedere azioni specifiche per affrontare nel medio periodo la tematica della patrimonializzazione delle banche e delle imprese, considerate le previsioni di forte crescita dei crediti deteriorati in ragione del calo del PIL, operando anche in chiave europea per rivedere le regole del calendar provisioning e dell'attività creditizia. In particolare, l'attività delle banche territoriali, fondamentali per garantire la resilienza del tessuto economico, dovrà essere maggiormente tutelato, rispetto alla proporzionalità delle regole europee. Inoltre, appare opportuno valutare la possibilità che gli NPL derivanti direttamente dalla crisi Covid, possano avere un trattamento differenziato;

prevedere interventi di sostegno pubblico ad operazioni di capitalizzazione delle imprese (ad es. tramite investimenti nel capitale di fondi di private equity, banche o tramite offerta pubblica iniziale IPO e quotazione sul mercato azionario dedicato alle PMI) estendendone la casistica al fine di realizzare le condizioni per la ripresa nella fase post pandemica in un’ottica di sostenibilità e ottimizzazione della struttura finanziaria delle imprese.