(regioni.it) Le Regioni danno il via ai costi standard. In particolare la Conferenza delle Regioni ha proposto l’applicazione già da questo fine anno: in via sperimentale dal 2013 e in via definitiva dal 2014.
Spiega il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani: “Approveremo al piu' presto il decreto sulla definizione delle 5 Regioni di riferimento per i costi standard e accelereremo con il ministro Lorenzin, ne sono convinto, il lavoro per siglare il nuovo Patto per la salute''.
L'applicazione dei costi standard nella sanità, secondo il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ''apre una nuova fase della sanita' regionale. Una prospettiva nuova in ragione della quale nessuno potra' poi disperdere risorse o lamentare diversi trattamenti e diversi costi regione per regione. Questo - ha aggiunto Chiodi - permettera' di allocare meglio le risorse finanziarie messe a disposizione delle Regioni, eliminando in questo modo le sacche di spreco''.
Per quanto riguarda il 2014, invece, Chiodi ha detto che le ''Regioni faranno una loro proposta migliorativa rispetto a quella presentata dal Ministero''.
Per il presidente della regione Piemonte, Roberto Cota, "hanno vinto la responsabilita' e l'efficienza. Vi sara' l'applicazione sperimentale gia' da quest'anno e definitiva dal prossimo, ma si partira' comunque subito".
"Come Regioni del nord, - ricorda ancora Cota - io, il presidente Maroni e il presidente Zaia avevamo posto questa questione dal punto di vista politico. Non si tratta di aver vinto, ma di aver fatto valere il principio della responsabilita' e dell' efficienza".
Anche il presidente del Veneto, Luca Zaia, si è detto soddisfatto dell'accordo in Conferenza delle Regioni sull'introduzione dei costi standard in sanità: "Battaglia vinta - commenta Zaia -, finalmente si parte! Con l'accordo sui costi
standard, riprende un cammino che era stato colpevolmente abbandonato dal 2011. E i risultati, in termini di finanza pubblica, sono drammaticamente sotto gli occhi di tutti".
"Si da' finalmente corpo – aggiunge Zaia - a quella svolta che attendevamo da anni. Basti pensare che stiamo parlando e aggredendo un volume di risparmi potenziali pari a decine di miliardi, piu' di qualche finanziaria". "Un attendismo pernicioso quello posto sulla materia dai governi dal 2011 a oggi – insiste Zaia -, che ha consentito agli spreconi di continuare a sprecare e agli esecutivi di applicare i tagli orizzontali che uccidevano i virtuosi e non colpivano gli scialacquatori di denaro pubblico, avvilivano i servizi e costringevano le Regioni con i conti in ordine a tirare la cinghia anche piu' del necessario".
Il coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, Luca Coletto, ha ribadito: ''Siamo di fronte ad una svolta storica, ad un passo che deve essere decisivo per risanare finalmente con i giusti metodi il buco della sanita' italiana. E' stata invertita la rotta, adesso pari avanti tutta''.
''Si parte subito applicando la normativa che gia' c'e' - aggiunge Coletto - e che costituisce un totale cambio di rotta rispetto al vecchio e ingiusto criterio della spesa storica che veniva applicato e regolarmente andava a colpire le Regioni virtuose come il Veneto. Si sanera' cosi' il non governo della spesa introdotto con i tagli orizzontali nel 2011''.
''A ruota - conclude Coletto - va il nuovo Patto per la Salute che dovra' essere un vero e proprio piano regolatore virtuoso per la costruzione di una nuova sanita' in Italia''.
E’ positivo il commento del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, all'accordo: "Una gran buona notizia dalla Conferenza delle Regioni: la partenza dei costi standard, a cui se ne aggiunge un'altra altrettanto significativa con l'accelerazione sul Patto della salute".
"Accolgo con ottimismo l'invito del presidente Errani – aggiunge Lorenzin - e sono pronta fin da subito a mettere in atto tutte le misure necessarie per render operativa la 'riforma'. Quanto emerso oggi conferma il buon lavoro svolto tra Governo e Regioni, quindi possiamo realisticamente avviare un processo di riqualificazione del Sistema sanitario nazionale che punti su organizzazione e qualita' fin dal prossimo anno".