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Programmazione fondi Ue 2014-2020: la posizione del 5 dicembre

 

(Regioni.it 2407 - 18/12/2013) La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nella riunione del 5 dicembre, ha approvato una Posizione sull’accordo di partenariato per la programmazione 2014-2020.
Successivamente si sono tenuti ulteriori confronti ed una riunione delle Regioni del Centro-Nord presso la sede della Conferenza delle Regioni (cfr.”Regioni.it” n. 2402, n. 2405 e n. 2403) . Si riporta di seguito il testo integrale del documento che è stato pubblicato anche nella sezione "Conferenze" del sito www.regioni.it . 
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, con riferimento all’Accordo di Partenariato per la programmazione dei fondi europei 2014-2020, esprime, sulla base delle informazioni ricevute, le seguenti valutazioni politiche, rinviando le valutazioni di merito alla lettura effettiva del testo dell’Accordo, che ancora non è stato inviato alle Regioni nella versione che sarà trasmessa alla Commissione europea.
Per quanto riguarda le Regioni più sviluppate, la Conferenza prende atto dei cinque Programmi Operativi Nazionali (PON), ma esprime perplessità sull’efficacia del partenariato, in quanto conosce solo i titoli dei PON e non il loro contenuto. Tale circostanza, tra l’altro, rende più difficile la scrittura dei Programmi operativi regionali (POR) che rischiano di proporre azioni sovrapposte a quelle che saranno previste nei PON.
La Conferenza ribadisce il vincolo di risorse di 2 miliardi di euro, concordato con il Governo per quanto riguarda i PON nelle Regioni più sviluppate.
La Conferenza ritiene che la quota di cofinanziamento da destinare al programma Youth Employment Initiative a carico del FSE debba rientrare nel cofinanziamento nazionale e che l’ulteriore quota del 40 per cento debba essere aggiuntiva e a carico del bilancio dello Stato.
In merito, invece, alle risorse da destinare alle Regioni in transizione ci sono due questioni da risolvere. La prima riguarda il recupero della minore assegnazione. Le Regioni ritengono che anche il Governo debba intervenire con risorse proprie e che il peso del recupero non sia, quindi, esclusivamente a carico delle altre due categorie di Regioni. La seconda concerne la Regione Abruzzo in particolare, che presenta una quota unitaria di fondi pro capite largamente inferiore a quella delle altre Regioni in transizione e di molte Regioni più sviluppate.
Rispetto ai fondi FEASR e FEAMP e alla programmazione dello sviluppo rurale, la Conferenza, nel segnalare una scarsa concertazione tra Governo e Regioni, esprime comunque il proprio assenso alla programmazione articolata in un PON e 21 POR, ma segnala l’importanza di conoscere e concordare nel dettaglio le azioni che il Governo intende proporre all’interno del PON stesso.
Infine, la Conferenza ritiene indispensabile per realizzare una programmazione effettivamente integrata la attivazione di un tavolo di confronto politico Governo – Regioni, nel quale siano presenti tutte le Amministrazioni rappresentanti le diverse articolazioni e i diversi fondi della programmazione 2014-2020.
Roma, 5 dicembre 2013
Da “reGIONI.it”:
( red / 18.12.13 )



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