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Sanità: Errani, c'è il "rischio default" in tutte le Regioni

 

(regioni.it) “Chiediamo un incontro al premier Monti per assicurare i servizi fondamentali ai cittadini: diversamente, sarà lo Stato a dover rispondere di questi servizi”. Così si è espresso il Presidente Vasco Errani, al termine della Conferenza delle Regioni del 29 novembre.
Sul fronte della sanità, per Errani “occorre riportare le risorse almeno alla quantità del 2012, è la prima volta che si avrebbe una decurtazione ed il rischio concreto e' che tutte le Regioni vadano in default". Sull'edilizia sanitaria le Regioni chiedono che "'siano immediatamente messe a disposizione le risorse concordate".
"Chiediamo poi un incontro per i fondi della aree sottoutilizzate, e' un tema decisivo per il Paese e le imprese, e relativamente ai fondi strutturali''.
Non giungere ad un accordo, spiega Errani, “rappresenterebbe una sconfitta, un passo indietro. Il Patto per la salute in questi anni ha consentito di governare la spesa sanitaria. Non siamo per fare passi indietro ma per garantire i servizi. Siamo pronti a lavorare per la qualificazione e la riorganizzazione della spesa ma non per mettere a rischio i servizi sanitari”.
Se non arriveranno risposte, soprattutto sul fronte della sanità e dei trasporti, “dovrà essere il governo a prendersene la responsabilità”.
Gli emendamenti che le Regioni hanno presentato ''sono pochi ma essenziali per erogare i servizi essenziali ai cittadini. Siamo ad un punto cruciale che va affrontato con responsabilità”.
Il taglio al Fondo sanitario per il 2013 del valore di circa 1 miliardo si va a sommare agli interventi delle precedenti finanziarie che registrano, nel triennio 2012-2014, una riduzione di circa 32 miliardi di euro.
E’ quanto si evince dai calcoli effettuati dalle Regioni, secondo le quali le ultime "sforbiciate" previste dalla Legge di stabilità “pongono a rischio default tutti i bilanci delle
Regioni, con il possibile aumento della spesa sanitaria e della pressione fiscale, al di là di ogni logica di efficientamento” (cfr. notizia precedente).
Ecco una tabella, pubblicata dall’Ansa,  con i finanziamenti del sistema sanitario nazionale nel periodo 2007-2014 e la relativa variazione percentuale.

FINANZIAMENTI  SSN 2007-2014

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

97.551

101.427

104.468

105.566

106.905

107.880

106.824

107.716

VAR.%

4,70%

4%

3%

1,1%

1,3%

0,9%

-0,98%

0,84%

( red / 29.11.12 )

 

Formigoni: incontro con Monti per "una operazione di puro buon senso"

La Conferenza delle Regioni primo impegno ufficiale per i neo-assessori siciliiani Bianchi e Bonafede

“Il taglio da un miliardo di euro che il governo ha previsto nei trasferimenti per il 2013 alle Regioni per la sanità “va revocato, perché in questo modo salterebbero i bilanci di tutte le Regioni''. Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, uscendo dalla Conferenza delle Regioni del 29 novembre.
Le Regioni hanno chiesto un incontro urgente al presidente del Consiglio dei ministri, Mario Monti, per esaminare le possibilita' di modifica delle misure contenute nella legge di stabilita' per il 2013. “La nostra è un'operazione di puro buon senso – ha spiegato Formigoni - chiediamo che il governo rispetti gli accordi raggiunti con noi sul trasporto pubblico locale e, in particolare, che non ci siano ulteriori tagli al fondo per la sanita'. Se il governo ha deciso di modificare i livelli essenziali di assistenza (LEA), se ne assuma la responsabilità e lo dica direttamente ai cittadini perché in queste condizioni sara' difficile assicurare il servizio”.
La Conferenza delle Regioni del 29 novembre è stato il primo impegno di lavoro per l'assessore all'Economia Luca Bianchi, della Regione Sicilia. “Le Regioni – spiega l'Assessore Luca Bianchi - in modo compatto, chiedono innanzitutto al governo di rivedere l'ulteriore taglio proposto al fondo sanitario per il 2013, che ammonterebbe a circa un miliardo di euro. Sommato alla riduzione di circa 32 miliardi di euro prevista dalle precedenti finanziarie per il triennio 2012-2014, pregiudica la possibilità di firmare un nuovo Patto per la Salute. Cio' pone a rischio la possibilita' di erogare servizi essenziali (Sanita' e Trasporto Pubblico Locale). Tutto questo diventa ancora più grave e urgente in una regione come la Sicilia, al di là di ogni necessaria logica di efficientamento. Non meno importanti le questioni attinenti le politiche di sviluppo. La Conferenza prosegue il neo assessore - ha chiesto infatti un tavolo di confronto con il Ministro dell'Economia, il Ministro per la Coesione territoriale e il Ministro per le Politiche comunitarie in cui condividere gli aspetti strategici sull'utilizzo dei fondi FAS e sulle modalità di concertazione con le Regioni della posizione italiana rispetto al negoziato sui fondi strutturali''. Alla seduta della conferenza delle Regioni per la Sicilia ha partecipato anche l'assessore alla Famiglia e al lavoro Ester Bonafede per le materie di competenza.
( red / 29.11.12 )



Incontri con i capigruppo parlamentari del Senato, domani la Conferenza delle Regioni

Errani: non ci sono condizioni per nuovo Patto Salute

Con i tagli della legge di stabilità è impossibile fare un nuovo Patto con il Governo

(regioni.it) "Con queste risorse non ci sono le condizioni per fare un nuovo Patto sulla salute. E' un problema serio per il paese e il governo", lo sostiene il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, parlando al termine di una serie di incontri con i gruppi parlamentari del Senato sulla legge di stabilità avvenuti il 28 novembre. Errani spiega come con i tagli derivanti dalla legge di stabilità è impossibile fare un nuovo Patto con il Governo, e quindi Errani indirizza al Governo una chiara richiesta: "Chiediamo che ci sia almeno la parita' di risorse tra il 2012 e il 2013. E' la prima volta che succede nella storia che si riduce di un miliardo la cifra assoluta, reale". E ancora: "Siamo d'accordo con il presidente Monti, cosi' com'e' la situazione e' insostenibile, lo ripetiamo".
''Domani valuteremo quali azioni assumere in relazione ai tagli insostenibili'' contenuti nella legge di stabilià, annuncia sempre il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani.
Le Regioni hanno incontrato al Senato i gruppi parlamentari di Pd, Pdl, Lega e Udc: ''si sono impegnati a presentare emendamenti su sanità, trasporto locale, e a confrontarsi con il Governo'' anche per arrivare a modifiche ''a costo zero'' come il patto di stabilita' ''che consentano alle Regioni di gestire una situazione cosi' difficile''.
''Ieri Monti ha parlato del Servizio sanitario, ma siamo noi i primi a dire che così non si regge''. Perche' ''non solo non recuperiamo nemmeno l'inflazione ma addirittura per la prima volta nella storia si riduce di un miliardo da un anno all'altro il fondo sanitario''.
( red / 28.11.12 )
 
 
 
 
 
 

 

Gasparri, Bricolo: Legge di stabilità va cambiata

 

(regioni.it) Dopo gli incontri del 28 novembre del presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, con i capigruppo del Senato sulle modifiche necessarie alla legge di stabilità per poter garantire l’erogazione dei servizi ai cittadini, il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, ha sostenuto che le richieste delle Regioni ''sono fondate. Se non si correggono alcuni interventi, sarà impossibile stipulare il Patto per la Salute. Tutto questo comporterebbe più spese per lo Stato e non certo risparmi. Il governo apra gli occhi. Si tratta di modifiche indispensabili alla legge di stabilita' che, insieme alla tutela ed allo stanziamento di ulteriori risorse per sicurezza-difesa, sono prioritarie per il Pdl''.
Che servano questi cambiamenti lo afferma anche il capogruppo della Lega Nord, Federico Bricolo: “sono indispensabili ''cambiamenti radicali'' alla legge di stabilita' perche' ''un anno di governo Monti ha messo in ginocchio gli enti locali'', dopo aver incontrato al Senato una delegazione delle Regioni guidata da Vasco Errani, spiegando che il Carroccio mettera' a punto emendamenti per cercare di contenere i tagli.
''Regioni e Comuni - aggiunge Bricolo - non sono piu' in grado di garantire i servizi essenziali, dalla sanita' al trasporto locale. I tagli vanno rivisti e le coperture vanno cercate nelle spese dello Stato. Per tagliare ancora li' i margini ci sono, la cura dimagrante anche lo Stato la deve fare''. Ai colloqui avuti della delegazione della Conferenza delle Regioni, ha preso parte oltre a Errani anche il coordinatore della Commissione Affari finanziari Romano Colozzi. Gli incontri erano stati fissati con i capigruppo del Pdl, Maurizio Gasparri, della Lega Nord, Federico Bricolo, del Pd Anna Finocchiaro, con il senatore  Gianpiero D'Alia capogruppo Udc, Svp e Autonomie, con il senatore Pasquale Viespoli, capogruppo di ''Coesione Nazionale'' e il senatore  Giovanni Pistorio, presidente del Gruppo Misto.
( red / 28.11.12 )
 
 
 
 
 
 

 

Balduzzi: nessuna privatizzazione della Sanità

 

(regioni.it) ''Entro Natale cercheremo di produrre un documento politico di indirizzo per orientare il cammino per il 2013'' sulla riforma dei ticket. Lo afferma il ministro della Salute, Renato Balduzzi. Niente tagli, semmai "riorganizzazione e ristrutturazione", e nessuna privatizzazione della Sanità.
"Mi preme precisare che il governo attualmente crede che il Servizio Sanitario sia economicamente sostenibile attraverso operazioni di riorganizzazione e ristrutturazione che non sono tagli ai servizi, ma sono la loro ottimizzazione. Se continuiamo a parlare di tagli del governo, generiamo nell'opinione pubblica una situazione di incertezza".
Balduzzi ha sottolineato pero' che nel caso in cui non si intervenisse attraverso una riorganizzazione complessiva del Ssn "dal primo gennaio del 2014, sulla base di scelte effettuate nel 2011 dal precedente governo, noi avremo due miliardi di nuovi ticket aggiuntivi. Personalmente penso che questo non sia sostenibile – ha osservato Balduzzi - sarebbe insostenibile per il sistema, insostenibile per i cittadini, insostenibile in se' in quanto incentiverebbe molti cittadini ad andare a cercare altri nuovi ticket. Alcuni farebbero fatica a pagarli e quindi verrebbe messo in discussione proprio il loro accesso al diritto alla salute, altri andrebbero a cercarsi la soddisfazione delle prestazioni altrove, nel privato, e questo finirebbe per diminuire e indebolire il servizio sanitario nazionale".
Balduzzi aggiunge al question time: "E' opportuno non parlare mai di tagli, anche se la parola va bene per i titoli dei giornali perche' e' breve. Quello che abbiamo cercato di fare e' una riorganizzazione e ristrutturazione. E' una di quelle leggende metropolitane, come leggendarie sono le interpretazioni date ieri di un passaggio del videomessaggio del premier Monti". Quelle di Monti, ha
sottolineato Balduzzi, "non sono dichiarazioni che tendono a dare preoccupazione".
"Il premier Monti ha posto  una domanda sulla sostenibilita' futura del Servizio sanitario  nazionale. Una domanda che tutti si pongono. E questa e' la verita'.  Poi gia' ieri sera palazzo Chigi ha precisato, nel senso di dire che  le parole del premier erano un virgolettato. Purtroppo io devo  rispondere a domande su una cosa che non esiste. Perche' nessuno, e  meno che mai Monti, ha fatto queste affermazioni che gli si mettono in bocca".
( red / 28.11.12 )
 
 
 
 
 
 

Rossi, Marini: sanità, tagli lineari non servono

 

(regioni.it) La sanità non va privatizzata, anzi servono le risorse necessarie.
"Sono stati fatti dei tagli – ha dichiarato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi - al di sopra della sostenibilita', e cio' che e' stato presentato come spending review in realta' sono stati ancora una volta tagli lineari. Ho apprezzato molto l'uscita del Presidente Monti, quando ha detto che il sistema sanitario nazionale e' a rischio. Su questo ha perfettamente ragione. Ho apprezzato meno quando ha fatto un passo indietro e ha detto invece che le risorse ci sono".
“Si puo' certo risparmiare ancora. Si possono combattere ancora gli sprechi, ma tutto ha un limite. Io mi sono limitato a chiedere poca cosa: che almeno rientrino i 2 miliardi e quattro che sono stati tagliati dal governo Monti. Dopodiche' occorrera' allo stesso combattere gli sprechi, fare innovazione, togliere i doppioni, cose non facili da farsi nel rapporto con i cittadini, e poi, forse, anche pensare a qualche forma integrativa. I provvedimenti necessari, a mio parere, sono un mix di lotta agli sprechi, di razionalizzazione, di innovazione, ma anche di maggiori risorse. Il servizio sanitario nazionale deve essere mantenuto, lo ha detto anche il presidente della Repubblica".
"Venga in Toscana chi vuole a governare la sanita' con la spending review - ha aggiunge il presidente Rossi - Credo che non andrebbe da nessuna parte. Discutiamo, non si puo' dare a intendere ai cittadini che tutto va bene e che e' tutto un problema di sprechi. Noi ci stiamo a fare un accordo con il governo nazionale, a fare un nuovo patto per la salute. Ci chiami il presidente Monti, e anche il ministro Balduzzi, ci chiamino e discutiamo faccia a faccia a partire dal fatto che le risorse non sono sufficienti. Questo e' il punto vero".
Anche il presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, è intervenuta sulla questione del riordino del Servizio Sanitario Nazionale dopo le dichiarazioni del Presidente del Consiglio, Mario Monti sulla sostenibilita' finanziaria.
''I tagli fatti alla sanita' a partire dal 2011 - ricorda Marini - ammontano ad oltre 30 miliardi di euro e vedono questo settore al primo posto fra quelli del comparto pubblico ad aver contribuito al contenimento della spesa pubblica''. Marini sottolinea come ''il recente rapporto sulla spesa pubblica elaborato dal ministero dell'Economia riconosce che l'incremento della spesa sanitaria e' stata addirittura inferiore al tasso di inflazione, a differenza di quanto si e' registrato negli altri comparti pubblici''. ''Le dichiarazioni del presidente Monti, dunque – aggiunge Marini -, sono una ammissione del fallimento della politica dei tagli lineari applicati selvaggiamente negli ultimi due anni che, se da un lato stanno creando forti criticita' alla regolare erogazione dell'assistenza, dall'altra hanno spinto la sanita' pubblica in un vicolo cieco senza vie di uscita''.
Per la Marini ''si tratta di un atteggiamento che evidenzia una continuita' nelle scelte tutte in capo alla responsabilita' del ministero delle Finanze che dimostra di non avere alcuna cultura di programmazione e di difesa del servizio sanitario''.
''Tutto cio' al momento, si e' gia' tradotto in una situazione per cui il costo complessivo del servizio sanitario nazionale grava per il 25 per cento sui cittadini, chiamati a pagare il servizio due volte: prima attraverso la tassazione Irpef, poi con i ticket. Ed ora si vorrebbe aggiungere, sempre a carico dei cittadini, un terzo costo attraverso le assicurazioni integrative. Un sistema inaccettabile che vedrebbe odiose discriminazioni e garantirebbe il diritto alla salute proporzionalmente alla capacita' delle carte di credito dei cittadini''.
''Le Regioni - sottolinea ancora la presidente della Regione - rivendicano di aver offerto in questi anni il loro leale contributo per superare le difficolta' provocate dalla grave crisi economica, proponendo soluzioni concrete alla razionalizzazione dei costi, attraverso l'introduzione di innovazioni organizzative, per le quali le Regioni si impegnavano ad assumere pesanti responsabilita'. La risposta e' stata una politica di accentramento delle decisioni che vanificando il percorso intrapreso sul finanziamento secondo il modello dei costi standard, che rappresentava la soluzione opposta a quella dei tagli lineari e aveva visto le Regioni unanimi nell'assumersi la piena responsabilita' del superamento della copertura della spesa storica''.
''E' legittimo il sospetto - afferma la Marini - che le politiche di questi anni avessero l'obiettivo nascosto, ma non troppo, di aprire alla privatizzazione del sistema. Per quanto mi riguarda mi sento fortemente impegnata nella difesa della natura pubblica e universalistica del Sistema sanitario nazionale, sapendo di interpretare anche il sentimento degli operatori della sanita' pubblica, i malati, i cittadini che credono nella qualita' e nell'equita' del nostro servizio sanitario''.
--SALUTE. ERRANI: CON QUESTI TAGLI IMPOSSIBILE PATTO CON GOVERNO
 
( red / 28.11.12 )

Sanità: Errani sì a sfide per l'efficienza, no a tagli lineari

 

“Le Regioni considerano giusto e doveroso accettare la sfida dell’efficienza, dell’appropriatezza, dell’innovazione e l’hanno fatto con il Patto per la salute, come condizione per tutelare e non mettere in discussione il diritto universalistico alla salute, così come previsto dalla nostra Costituzione”, ha proseguito Errani. “A questo principio – conclude il Presidente della Conferenza delle Regioni - non si può derogare, occorre anzi lavorare per difendere un sistema “di cui andiamo fieri” come ha detto oggi il Presidente del Consiglio Monti. Ciò significa contrastare tagli lineari generalizzati che colpirebbero quantità e qualità dei servizi, ai danni dei cittadini, senza incidere su inefficienze e sprechi”. La presa di posizione del presidente della Conferenza è una risposta indiretta alle valutazioni che il Presidente del consiglio, Mario Monti, aveva espresso intervenendo in videoconferenza alla presentazione a Palermo del progetto del nuovo Centro per le biotecnologie e la ricerca biomedica della Fondazione Rimed. “La crisi ha colpito tutti. Il campo medico non è un'eccezione. Le proiezioni di crescita economica e quelle di invecchiamento della popolazione mostrano che la sostenibilità futura dei sistemi sanitari, incluso il nostro servizio sanitario nazionale di cui andiamo fieri, potrebbe non essere garantita se non si individueranno nuove modalità di finanziamento e di organizzazione dei servizi e delle prestazioni”.

 

( red / 27.11.12 )



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