Napolitano: "chiarificazione su attività e ruolo delle Regioni"
link al comunicato del Quirinale
Regioni: Errani, sincero ringranziamento a Napolitano
Regioni: grande sintonia con il Presidente della Repubblica
Le dichiarazioni di Chiodi,Rossi, Cota, Vendola, Spacca, Dellai, Cappellacci, De Filippo e Caldoro
(regioni.it) L’incontro con il Presidente della Repubblica tenutosi l’11 ottobre (cfr. "Regioni.it" 2122) ha suscitato una serie di commenti positivi da parte dei Presidenti delle Regioni. “Accolgo con grande soddisfazione l'appello del Capo dello Stato ad una politica di grande rigore, la Regione Abruzzo e' quella che anela di piu' che cio' avvenga''. Cosi' il presidente della Giunta regionale d'Abruzzo, Gianni Chiodi. “Questo - ha continuato Chiodi - per due ragioni: perché si tratta di restituire qualche speranza di futuro ai giovani, togliendo loro alcune pesanti cambiali, e poi perché attraverso gli scandali si vanifica quanto si sta facendo nella nostra regione, nella quale i tagli si sono già fatti in tempi non sospetti”. “Siamo d'accordo sull'esigenza di una riforma per stroncare l'intollerabile abuso di denaro pubblico e il malcostume che emerge dalle indagini in corso, ma al tempo stesso non si puo' pensare di liquidare ruolo e attivita' delle Regioni, facendo di tutta l'erba un fascio''. Cosi' il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che, su facebook, si dice “perfettamente d'accordo e ringrazio il Presidente Napolitano per il suo sostegno e le parole”. “Le Regioni, come hanno gia' dimostrato - aggiunge Rossi - sono pronte al dialogo con il governo per contribuire alla riduzione della spesa, ad intervenire con misure urgenti al consolidamento dei conti pubblici purché vengano assicurati i servizi fondamentali (sanita', assistenza, istruzione, trasporti). Siamo anche disponibili a discutere una riforma complessiva del Titolo V, rivedere la ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni, dimezzare il numero dei parlamentari, abolire l'attuale Senato e istituire il Senato delle Regioni”. “Ho apprezzato l'incontro con il presidente Napolitano, e' stato positivo ed un segnale di attenzione nei nostri confronti”,ha detto il Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota. “Ci sono due aspetti da tenere rigorosamente distinti - ha aggiunto Cota - uno è quello dei costi della politica che va rapidamente risolto adottando, e per quanto riguarda il Piemonte continuando ad adottare, tutte quelle misure che in un momento come questo si devono mettere in atto. L'altro è quello delle competenze delle Regioni, e, per quanto mi riguarda, non si tratta certo di ridimensionare il federalismo, ma, al contrario, di averlo, perché sino ad oggi non lo abbiamo mai avuto”, ha concluso. “Condivido pienamente l'appello di Giorgio Napolitano a moralizzare la spesa nelle Regioni, visto che insieme a lui abbiamo gia' avviato un percorso di autoriforme significativo”. Cosi' Nichi Vendola ha commentato l'intervento del presidente della Repubblica. ''Siamo di fronte - ha sottolineato il Presidente della Puglia - non solo di fronte al malcostume, ma soprattutto ad episodi di grave malversazione dovuta all'infiltrazione mafiosa, come e' accaduto in Lombardia. In questo modo la malavita organizzata riesce ad avere accesso ai meccanismi di selezione della classe politica è dirigente. Questo e' gravissimo”. Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca sottolinea che sono stati approfonditi “ “i temi relativi alla riforma del Titolo V della seconda parte della Costituzione” ed “è stato un incontro molto cordiale, di cui siamo molto soddisfatti e decisamente grati al Presidente della Repubblica”. “Il capo dello Stato ha voluto ribadire per l'ennesima volta che nell'ordinamento della Repubblica, le Regioni e le Province autonome hanno un ruolo fondamentale e che questo fatto non può essere messo in discussione per effetto di distorsioni o comportamenti riprovevoli verificatisi in alcune realtà del Paese”. Cosi' il Presidente della Provincia autonoma di Trento e della Regione Trentino Alto Adige-Suedtirol, Lorenzo Dellai. “Il Presidente della Repubblica - ha proseguito Dellai – ha richiamato tutti ai propri doveri e responsabilità, in un momento difficile per il Paese e la sua finanzia pubblica, principi sempre rispettati da parte nostra. Ci riconosciamo pienamente nelle parole di Napolitano”. Il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, nel corso dell'incontro dei Presidenti delle regioni al Quirinale, ha consegnato al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano una lettera per denunciare le conseguenze delle decisioni adottate dal Governo Monti che violano palesemente l'autonomia e i diritti dei cittadini sardi. Ringraziando il Capo dello stato per l'impegno preso per i problemi della Sardegna che ''si tradusse nell'attivazione di un tavolo di confronto Regione - Governo che avrebbe dovuto approfondire le principale questioni aperte ed in particolare quelle riguardanti l'autonomia finanziaria e lo sviluppo industriale e infrastrutturale della Sardegna'', Cappellacci scrive a Napolitiano che ''gli esiti di quel confronto non hanno ancora sortito gli effetti sperati a causa di un comportamento del Governo a dire poco dilatorio”. “Nessuna interpretazione può offuscare la grande sintonia che c'è tra il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e le Regioni'': lo ha detto il Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo. “Dal Capo dello Stato - ha aggiunto De Filippo - è venuto un netto riconoscimento al ruolo delle Regioni e al loro ruolo imprescindibile, ora come nel futuro. In questa cornice si inquadra anche l'invito all'autoriforma nel senso della responsabilità e l'apprezzamento per le iniziative che le Regioni in tal senso hanno già messo in campo. Ed è proprio questo interesse a manifestare la grande attenzione a questo livello di governo dello Stato che il Presidente Napolitano coltiva e che ci pone in perfetta sintonia”. “Il presidente Napolitano dimostra, come sempre, una grande sensibilità istituzionale ed una concreta conoscenza dei problemi”. Cosi' il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. “Il Presidente - ha detto Caldoro - ha colto lo spirito dei presidenti delle Regioni che è quello di avviare, con il Governo, un processo di riorganizzazione complessiva delle competenze e delle responsabilità”. “L' obiettivo è partire dai costi degli organi politici e istituzionali, dalle possibili modifiche costituzionali e dalla sostenibilità degli obiettivi di finanza pubblica nel Paese'', ha concluso Caldoro.
( red / 12.10.12 )LEGGE DI STABILITA’: REGIONI, FORTE PREOCCUPAZIONE PER SERVIZI AI CITTADINI Riforma Titolo V Costituzione: un errore intervento unilaterale del Governo, Regioni pronte al confronto
mercoledì 10 ottobre 2012LEGGE DI STABILITA’: REGIONI, FORTE PREOCCUPAZIONE
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