Header
Header
Header
         

News

Napolitano: firmato decreto relativo all'emergenza terremoto

Errani: la firma del provvedimento ci consente di partire con i lavori

(regioni.it) "Nell'emergenza e nella ricostruzione lo spirito nel quale muoversi deve essere di solidarietà, di impegno comune e condiviso e di corretta divisione dei ruoli".  Il presidente Napolitano lo ha detto a Bologna in visita nelle zone terremotate dell’Emilia. Napolitano poi si è recato prima a Mirandola e poi a Crevalcore dove ha incontrato i volontari e la popolazione colpita dal sisma. E il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha annunciato di aver firmato il decreto relativo all'emergenza terremoto. Lo rende noto lo stesso presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani. ''Me lo ha detto il Capo dello Stato - ha detto Errani a margine dell'incontro di Bologna tra Napolitano e i sindaci delle zone colpite dal sisma - e' una bella notizia, che ci consente di partire con i lavori''. Conferma Napolitano: “Sono stato molto vicino al Governo per l'elaborazione di questo decreto che – ha spiegato il capo dello Stato - e' arrivato sul mio tavolo ieri alle 20.30 e che ho subito firmato perche' non potevo venire qui da voi se non avevo il decreto in mano''. Così Napolitano in un breve discorso nella tendopoli di Mirandola, ha spiegato che nel decreto ''c'e' molto lo zampino del presidente della Regione Vasco Errani''. Una garanzia quindi, secondo il presidente, che il decreto e' stato elaborato ''con la massima attenzione'' per rispondere ai veri bisogni della gente e per il rilancio delle attivita' produttive. ''Si cerchera' di fare tutto l'indispensabile e il Governo lo fara' perche' non si può scherzare con chi ha subito danni di questa portata''. Napolitano poi ribadisce:  "Lo Stato è qui, lo Stato è nelle sue istituzioni nazionali, lo Stato è a Palazzo Chigi e al Quirinale, lo Stato è in tutti i comuni oggi all'opera per fare la loro parte e io sono qui per dovere e per sensibilità, ma anche per vedere e ascoltare". "Qui - ha detto il Capo dello Stato - si è colpita al cuore un'area di eccellenze dal punto di vista del patrimonio storico, artistico, culturale e religioso; del grado di sviluppo economico e sociale raggiunto in queste zone; del livello di civismo e della capacità di vita associata. Dobbiamo avere come obiettivo fondamentale la salvaguardia di tutto questo e il ristabilimento di queste condizioni, di queste conquiste". "Dobbiamo affrontare - ha aggiunto il Presidente Napolitano - il problema innanzitutto del rischio di un regresso dal punto di vista delle attività produttive. Certe volte scopriamo che l'Italia conosce poco se stessa o gli italiani conoscono poco l'Italia. Mi ha colpito come si sia parlato - anche su giornali diciamo così specializzati - di Mirandola: forse qualcuno pensava che Mirandola fosse un paese di fiere, di eventi frivoli e poi si è scoperto che è uno dei grandi centri di produzione biomedicale in Europa". Napolitano ha quindi osservato: "Noi siamo un Paese che vive una natura difficile come non molti altri. Abbiamo qualche altro paese del mondo ad alto rischio sismico e o ad alto rischio vulcanico: noi siamo un Paese ad alto rischio sia sismico sia vulcanico e poi siamo un Paese che corre rischi che potrebbe anche non correre. Come abbiamo sollecitato che si faccia, di fronte a zone a rischio di dissesto idrogeologico, un piano di messa in sicurezza del territorio rispetto a quel rischio, così come un piano di sicurezza nazionale rispetto al rischio sismico. C'è - lo possono dire gli scienziati e i tecnici - molto da rivedere nella mappa del rischio sismico, c'è molto da calibrare le possibilità di intervenire efficacemente per limitare i danni, per evitare le vittime. Bisogna farlo, questo è un grande impegno che va anche al di là del superamento della situazione di emergenza e della ricostruzione di quest'area, che pure è oggi il nostro principale pensiero ed assillo". Rivolgendosi alla presidente della Provincia di Ferrara Zappaterra, il Capo dello Stato ha detto: "Non ho mai ritenuto che voi poteste dire 'ci pensiamo noi'. Francamente c'è un limite alla generosità, alla buona volontà e anche allo slancio. Non potevate e non potete pensarci da soli: ci dobbiamo pensare noi, dobbiamo sentire noi dappertutto, nelle istituzioni e nella società, come nostro il problema dell'emergenza e della ricostruzione. Lo spirito nel quale muoversi deve essere di solidarietà, di impegno comune, di impegno condiviso, non di scarico di responsabilità, non di ricerche e contestazioni recriminatorie. Deve essere uno spirito di corretta divisione dei compiti e dei ruoli, di valorizzazione delle possibilità, di definizione degli obiettivi. Penso che ci si possa riuscire, sono sicuro che ci riuscirete".  Il Presidente Napolitano si è quindi rivolto agli emiliani: " Sicuramente in queste zone voi esprimete una grande caratteristica di laboriosità, di slancio produttivo, di volontà di lavorare insieme, di sprigionare la coesione che è indispensabile in situazioni come questa".

 

 

 

 
( red / 07.06.12 )

 

Terremoto: è il momento della solidarietà concreta

Avviate raccolte fondi dalla Regione Emilia-Romagna

(regioni.it) E' attivo un servizio di sms solidale: al numero 45500 si possono donare due euro per dare un aiuto alle popolazioni delle zone colpite dal terremoto.  Il servizio è attivo dalle 19.00 di  martedì 29 maggio, e fino al 26 giugno. L'iniziativa è frutto di un accordo tra Regione Emilia-Romagna e Protezione civile nazionale. La Regione Emilia-Romagna (cfr. "Regioni.it" n. 2042) ha poi attivato anche una raccolta fondi tra privati ed Enti pubblici. Le opzioni per i cittadini sono: versamento su conto corrente postale, bonifico bancario o versamento diretto, con causale: Contributo per il terremoto 2012 in Emilia-Romagna. Per i privati le possibilità sono le seguenti: - versamento sul c/c postale n. 367409 intestato a: Regione Emilia-Romagna - Presidente della Giunta Regionale - Viale Aldo Moro, 52 - 40127 Bologna; - bonifico bancario alla Unicredit Banca Spa Agenzia Bologna Indipendenza - Bologna, intestato a Regione Emilia-Romagna, IBAN coordinate bancarie internazionali: IT – 42 - I - 02008 - 02450 - 000003010203; - versamento diretto presso tutte le Agenzie Unicredit Banca Spa sul conto di Tesoreria 1 abbinato al codice filiale 3182. Per quanto riguarda invece gli Enti pubblici, è previsto l’accreditamento sulla contabilità speciale n. 30864 accesa presso la Banca d'Italia - Sezione Tesoreria di Bologna. In tutti i casi (privati ed Enti pubblici) il versamento dovrà essere accompagnato dalla causale: Contributo per il terremoto 2012 in Emilia-Romagna.

( red / 30.05.12 )

Napolitano, Monti, Errani: terremoto; solidarietà e impegno per la ricostruzione

sms solidale: chiama il numero 45500

(regioni.it) Solidarietà, assistenza, vicinanza e impegno per la ricostruzione. "Nessun cittadino, nessuna persona, nessuna famiglia che ha subito danni o addirittura lutti, nelle zone terremotate dell'Emilia, deve sentirsi abbandonato". Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha fatto sentire la vicinanza degli italiani al Presidente dell'Emilia-Romagna Vasco Errani. Napolitano sottolinea che ''le istituzioni democratiche, lo Stato in tutte le sue espressioni, la comunita' nazionale non dimenticano quelle sofferenze e quei problemi, e non mancheranno di far sentire la loro vicinanza e solidarieta' anche attraverso gli interventi da adottare in coerenza con gli impegni gia' formalmente assunti''. Aggiunge Napolitano: ''sono certo che supereremo  questo momento. La mia solidarieta' va a tutte le persone coinvolte  negli affetti, e nelle loro possibilita' di lavoro''. Il premier Mario Monti in sala stampa a palazzo Chigi accanto al presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, ribadisce l'impegno dello Stato che "sara' garantito da subito", le Istituzioni "non sono impreparate". "Ci impegneremo da subito a fare fronte alle conseguenze di questo nuovo sisma - dice il premier - e voglio assicurare che lo Stato fara' tutto quello che deve fare e che e' possibile fare e nei tempi piu' brevi per garantire la ripresa della vita normale in questa terra cosi' speciale e importante per l'Italia". Monti assicura che lo Stato "fara' tutto quello che deve fare, che e' possibile fare, nei tempi piu' brevi, per garantire la ripresa della vita normale in questa terra cosi' speciale, importante e produttiva per l'Italia". "L'impegno dello Stato, della Protezione civile, ma anche della Regione, l'impegno personale, grande del presidente Errani, che ho potuto vedere sul campo la settimana scorsa - aggiunge - ci incoraggia, pur in questa situazione cosi' pesante. Voglio invitare tutti i cittadini delle zone colpite ad avere fiducia: l'impegno dello Stato, lo ripeto, sara' garantito perche' tutto avvenga nel modo migliore e rapidamente". Monti ha ricordato che sia Errani che lo stesso Gabrielli si recheranno immediatamente nelle zone colpite. Errani ha comunicato di aver sentito al telefono il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e ha ribadito che "faremo tutto quello che dovremo fare per dare la certezza che si ricostruisca, riconosceremo i danni alle imprese e ai cittadini e ricostruiremo attraverso un percorso rapido e semplificato. La popolazione colpita non sarà lasciata sola". ''Innanzitutto il cordoglio mio e della giunta regionale. Auguri per i feriti. Ci ha appena telefonato il presidente Giorgio Napolitano per conoscere la situazione''. Infine Errani esorta: ''Aiutateci a gestire un momento che e' effettivamente molto, ma molto difficile. Io e il presidente Monti abbiamo detto che questi cittadini, lavoratori e imprese non saranno lasciati soli, e che lo Stato fara' fino in fondo la propria parte per la ricostruzione. Purtroppo non siamo in grado di alleviare il dolore delle vittime, ma questa regione deve trovare nell'Italia la solidarieta' che ha sempre dato con orgoglio e con umilta' all'Italia''. Dalle 19 di oggi sarà attivo il servizio di sms solidale, attivato d'intesa tra la Protezione civile e la regione Emilia-Romagna. Chiamando il numero 45500, spiega Franco Gabrielli,  "tutti quelli che vorranno potranno concorrere con 2 euro a portare un ulteriore contributo a questo territorio, che avra' bisogno di risorse per ripartire". Un soccorso parta da tutta l'Italia: "Questa regione - sostiene Errani - deve trovare nell'Italia quella solidarieta' che abbiamo sempre dato con orgoglio e umilta' al Paese". Secondo Errani la vera emergenza ora e' "dare assistenza e mettere in sicurezza la popolazione. Abbiamo evacuato alcune strutture ospedaliere e stanno arrivando altre colonne mobili, ma occorre utilizzare anche il sistema di accoglienza della rete ricettiva e ci stiamo attivando per questo. E' un momento molto difficile- continua Errani- il primo nostro obiettivo e' fare in modo che la comunita' trovi le ragioni per tenere in un momento cosi' critico e cosi' pesante". La Regione ha attivato una raccolta fondi tra privati ed Enti pubblici. Le opzioni per i cittadini sono: versamento su conto corrente postale, bonifico bancario o versamento diretto, con causale: Contributo per il terremoto 2012 in Emilia-Romagna.

Conferenza stampa Monti-Errani: Terremoto, dichiarazione del Presidente del Consiglio, Mario Monti.29 Maggio 2012 Real Player: http://video.palazzochigi.it/monti29052012.ram Visualizza il filmato con Windows Media Player Visualizza il filmato con Quick Time http://www.regione.emilia-romagna.it/homepage

( red / 29.05.12 )

Dellai: decreto protezione civile va corretto

Torchia: nessuna Regione e' in grado di fare tutto da sola

(regioni.it) Il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai, in qualità di coordinatore per la Conferenza delle Regioni e presidente del Comitato Paritetico in materia di protezione civile, ha partecipato all’Audizione alla Camera dei Deputati in Commissione Ambiente e Affari costituzionali per sul decreto prediposto dal Governo in materia di protezione civile. Dellai ha spiegato la "netta contrarietà” delle Regioni rispetto al decreto adottato dal Governo “con particolare riferimento alla irragionevolezza di alcune previsioni riguardanti i limiti temporali dell'emergenza che non corrispondono minimamente alla realtà e all'estremo restringimento degli ambiti operativi della Protezione civile stessa. Comprendiamo bene che c'è necessità di massimo controllo rispetto alla spesa pubblica, così come è necessario superare dinamiche del passato che hanno portato la Protezione Civile ad occuparsi di tutto, spesso senza limiti di stanziamento. Tuttavia con questo decreto si raggiunge l'esatto opposto, con una Protezione Civile senza strumenti, senza risorse e con funzioni riferite al mero salvataggio delle persone a rischio". Dellai ha citato l’attuale difficile situazione in Emilia: "Proprio questa esperienza fa drammaticamente emergere sul campo l'evidente insostenibilità del decreto adottato con riferimento all'esclusione dell'ambito operativo della Protezione Civile rispetto agli interventi di messa in sicurezza, ad esempio degli edifici industriali o storici". Dellai ha quindi ribadito: “E’ necessario  superare dinamiche ed elementi patologici del passato riguardo la durata  dell'emergenza e un'estensione, altrettanto irragionevole, che in  passato aveva caratterizzato i campi di attività. Tuttavia con questo decreto si raggiunge l'esatto opposto e si rischia di passare a una Protezione civile  mortificata con mere funzioni riferite al salvataggio estremo". E’ giusto rivedere e diminuire la durata  dell'emergenza rispetto al passato, e' pero' "irragionevole" il  termine massimo di 60 giorni ora individuato. "Chiediamo si accettino  le principali modifiche al decreto e si apra una discussione di sistema oltre l'emergenza per rafforzare la protezione civile come  grande sistema nazionale". Il sottosegretario regionale della Calabria con delega alla Protezione civile Franco Torchia ha partecipato, insieme al Presidente della provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai, all'audizione delle Commissioni Affari Costituzionali e Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, nell'ambito dell'esame del Disegno di Legge ''Conversione in legge del decreto legge 15 maggio 2012, n. 59, recante disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile''. Torchia ha sostenuto che ''L'emergenza in atto in Emilia Romagna  ha messo a nudo le difficolta' di applicazione delle norme contenute nel decreto legge. Avevamo chiesto al Governo di condividere un disegno di legge per la revisione della materia, in particolare della norma contenuta nella legge 10 del 2011 per valorizzare il ruolo della Protezione Civile. Come Regioni abbiamo approntato una serie di proposte gia' presentate al Governo. Abbiamo pero' la sensazione che il Governo voglia percorrere una sua strada e scaricare sulle regioni la responsabilita' della gestione delle emergenze compresi gli eventuali costi. A gran voce avevamo chiesto l'abolizione della cosiddetta 'tassa sulla disgrazia', ma viene eliminato soltanto l'obbligo delle Regioni di alzare fino ad un massimo di cinque centesimi l'accise sulla benzina. Ovviamente rimane la facolta' di farlo. Ma nessuna Regione e' in grado di fare tutto da sola. Lo dimostrano i drammatici eventi che in questi giorni hanno provocato morti e danni in Emilia Romagna. Anche la norma relativa all'assicurazione volontaria significa che, in caso di terremoto o alluvione lo Stato non paghera' piu' i danni ai cittadini. Ma quale compagnia vorra' stipulare assicurazioni su fabbricati che non siano in regola con le norme sismiche, in pratica la maggior parte di essi, e in zone catalogate ad altissimo rischio sismico come ad esempio la Calabria?''. ''Ci pare di capire - ha concluso Torchia - che lo Stato non vuole  piu' fare la propria parte di fronte alle catastrofi naturali. Comprendo bene che c'e' bisogno di risanare il Bilancio dello Stato, ci sono serie questioni finanziarie da affrontare. Vanno bene soprattutto i tagli agli sprechi della Pubblica amministrazione, ma non si puo' pensare di fare cassa sulle disgrazie dei cittadini. Da parte mia ho gia' chiesto ad alcuni parlamentari di presentare degli emendamenti al decreto legge in linea con le posizioni delle Regioni''.

 

( red / 29.05.12 )

Terremoto: Errani, superare commissariamenti, puntando su istituzioni

 

(regioni.it) “Il Governo si è mosso bene: assicurare subito 2,5 miliardi da' fiducia a sindaci, cittadini, lavoratori e imprese”. Lo ha afferma, in un'intervista a “l'Unità”, il Presidente dell'Emilia-Romagna Vasco Errani che, appena nominato commissario, lancia una proposta: semplificare la burocrazia in modo da non avere più bisogno di commissari. “Vorrei proporre al Governo un'innovazione che tiene conto della stessa riforma della Protezione civile: non facciamo la scelta del commissariamento per la ricostruzione'', dichiara Errani. ''Qui ci sono istituzioni che funzionano. Seguiamo la filiera istituzionale, allora. Servono strumenti di semplificazione? Bene, troviamo le soluzioni più adeguate, ma attraverso il sistema delle istituzioni”. In questo modo, spiega il Presidente dell’Emilia-Romagna (che è anche Presidente della Conferenza delle Regioni) , “dimostriamo che si può essere efficienti, trasparenti, capaci di contrastare qualsiasi infiltrazione della criminalità organizzata puntando sulle comunità locali, che rappresentano la nostra forza e che assieme possono progettare e realizzare la ricostruzione”. Su questo “discuteremo con il governo, e sono certo - aggiunge Errani - che lo faremo positivamente e che definiremo insieme questa innovazione molto importante”. L’idea convince subito il Presidente della Lombardia, Roberto Formigoni: “ha ragione il Presidente Errani, questa volta possiamo innovare nelle modalità con cui ricostruiamo le nostre province devastate dal terremoto. Non facciamo la scelta del commissariamento per la ricostruzione. come in Emilia-Romagna, anche in Lombardia ci sono istituzioni che funzionano, dai Comuni, alle Province, alla Regione e che sono capaci di coinvolgere le imprese, le associazioni, i cittadini'', così il Presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni, commenta la proposta del presidente dell'Emilia-Romagna, Vasco Errani, di non prevedere commissariamenti per la ricostruzione dopo il sisma. “Errani ed io - continua Formigoni - siamo d'accordo di parlarne al governo per realizzare questa importante novità di metodo. ovviamente occorre che anche il Governo sia pienamente al nostro fianco perché i problemi che dobbiamo affrontare, non solo in Emilia-Romagna, ma anche nella provincia di Mantova, sono grandi e i danni sono estremamente rilevanti”.

( red / 31.05.12 )




- 20 maggio: ore 4.04, terremoto in Emilia-Romagna
 
- Terremoto in Emilia-Romagna: Errani fa il punto in Consiglio Regionale


- Napolitano, Monti, Errani: terremoto; solidarietà e impegno per la ricostruzione


- Terremoto in Emilia-Romagna: cordoglio e impegno di tutte le Regioni
-Dellai: decreto protezione civile va corretto

- Terremoto: è il momento della solidarietà concreta

-
Sisma in Emilia: provvedimenti del Governo

-Terremoto: Stefàno, risorse dal Programma di sviluppo Rurale



  

 



Go To Top