(regioni.it) Accanto alla legittima soddisfazione del Presidente della Conferenza delle Regioni e Presiedente dell’
Emilia-Romagna, Vasco Errani, per l’intesa raggiunta in tempi record sul riparto delle risorse per il servizio sanitario (vedi
notizia precedente), relative all’anno 2012, si pone quella analoga di tutti i rappresentanti delle regioni e delle Province autonome, anche se non mancano da parte di tutti la preoccupazione per il futuro della sanità e la constatazione di un fondo 20102 che si è incrementato pochissimo rispetto al 2011. “E' stata trovata la via piu' rapida per trovare un'intesa sul riparto del Fondo sanitario 2012: sono parzialmente soddisfatto'': lo ha detto il Presidente della Regione
Molise, e vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Michele Iorio, al termine della seduta straordinaria odierna sul riparto del Fondo sanitario 2012 da 108,8 miliardi di euro. Il Molise per il 2012 otterra' 6 milioni di euro in piu' rispetto allo scorso anno. Per il Lazio c'è un incremento del 2%, ovvero circa 200 milioni di euro in piu'". Lo ha detto la Presidente della Regione
Lazio, Renata Polverini, al termine della Conferenza delle regioni dove e' stato trovato l'accordo per il riparto del fondo della sanità. “E’ un risultato importante - ha sottolineato la Polverini - rispetto all'anno scorso in cui, con una trattativa serrata, avevamo ottenuto un avanzamento. Direi che questo risultato è frutto di un impegno costante e continuo all'interno della Conferenza e di un leale rapporto di collaborazione". La quota totale che andra' al Lazio corrisponde a 9 miliardi e 983 milioni di euro. “Non abbiamo chiuso l'accordo di notte - ha fatto notare Polverini - ma dopo pochissime ore di trattativa. A conferma che i tecnici e gli assessori hanno lavorato con grande concretezza, portando il lavoro ad una fase avanzata. Mostrare velocità nelle decisioni cosi importanti in un momento delicato per il nostro Paese - ha concluso - è un segnale che va raccolto positivamente”. ”La Regione
Campania ha avuto 145 milioni di euro in più e questo e' dovuto ad un aumento complessivo del fondo della Sanità”, ha detto il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, al termine della riunione. “Abbiamo preso come riferimento - ha proseguito Caldoro - l'accordo dell'anno scorso con il criterio di aumento percentuale della popolazione”. “L'accordo è un segnale positivo, è un dato soddisfacente per tutti - ha detto ancora il Presidente Caldoro - la grande partita ci sarà il prossimo anno dove la Campania farà una battaglia per l'impiego di criteri diversi e innovativi, legati su fenomeni sociali, sulle patologie ed elementi legati all'attesa di vita”. Il Presidente del
Veneto Luca Zaia giudica l'approvazione del riparto del Fondo sanitario nazionale 2012 “un risultato importante e significativo, per il sistema delle Regioni nel loro complesso, per il Veneto, per le modalità attraverso le quali e' stato raggiunto, per i suoi contenuti''. Al Veneto il riparto assegna circa 8 miliardi 608 milioni di euro, con un aumento di 140 milioni rispetto all'anno precedente. “In un momento di difficoltà generale come questo – dice Zaia - ancora una volta le Regioni hanno dimostrato senso di responsabilità e concretezza, raggiungendo l'accordo in una giornata di lavori anziché in settimane di tira e molla come è stato in passato. Per questo ringrazio il presidente Vasco Errani, i colleghi presidenti, il mio assessore Luca Coletto che, in qualita' di coordinatore degli assessori alla sanità, ha svolto un egregio lavoro di tessitura”. Zaia pone particolarmente l'accento sull'esclusione del discusso criterio della deprivazione tra quelli che hanno determinato il riparto tra le Regioni: “era un nostro punto fermo - dice - Non era proponibile che soldi destinati a curare la gente venissero distribuiti con un criterio oggettivamente lontano dai reali bisogni di salute”. “Anche qui – conclude Zaia - hanno prevalso il buon senso e l'oggettività, ed è un risultato estremamente significativo che dimostra come il nostro no non fosse un'impuntatura politica ma una scelta di equità. Il che non esclude assolutamente la solidarietà tra Regioni”. “Grande soddisfazione per un'inversione di tendenza dopo due anni di riduzione del fondo sanitario. Con il riparto di quest'anno la
Liguria recupera 35 milioni di euro passando da 3,18 miliardi a 3,53 miliardi". Lo ha comunicato l'assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo al termine della riunione della Conferenza delle Regioni che ha deciso il riparto del fondo sanitario nazionale per un ammontare complessivo di 106,173 miliardi. “E' stato un riparto in tempi record - ha sottolineato Montaldo – passato con l'accordo di tutte le regioni che ha consolidato i livelli del 2011. Nella suddivisione delle risorse sono state applicate i criteri riferiti alla nuova popolazione in Italia, 286.000 abitanti, sulla quota dell'incremento pari a 504 milioni di euro. La restante parte di incremento, oltre 700.000 euro è stato assegnato sulla base dei livelli della quota capitaria del 2011. In questo modo - ha concluso - la Liguria, con un incremento di sole 802 persone, ha ottenuto 35 milioni più dell'anno scorso". Domani le regioni incontreranno il ministro della Salute, Renato Balduzzi, per definire, d'intesa con l'esecutivo, l'accordo raggiunto. “E' molto positivo che le Regioni italiane abbiano raggiunto l'accordo per il riparto del Fondo sanitario nazionale 2012 che destina all'Umbria un incremento leggermente superiore alla percentuale dello scorso anno. Alla Regione
Umbria, infatti, saranno assegnate risorse con un incremento dell'1,76 per cento rispetto allo scorso anno, sensibilmente superiore all'incremento medio del Fondo sanitario che è dell'1,62 per cento''. E' quanto affermano la Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e l'assessore regionale alla Sanità, Franco Tomassoni, che hanno partecipato a Roma alla Conferenza delle Regioni. Presente - riferisce una nota della regione - anche il consigliere per le politiche della salute della Presidenza della Giunta regionale, Paolo Di Loreto. “Tale risultato - sottolineano - e' stato possibile grazie al costante impegno e lavoro svolto in queste settimane dalla Regione Umbria che, insieme alla Regione Veneto, coordina l'area Sanita' per le Regioni italiane”. “Resta comunque la sottostima della dotazione complessiva del Fondo nazionale - rilevano Marini e Tomassoni - che non coprirà nemmeno il maggior costo determinato dall'indice dell'inflazione generale. Senza considerare che il settore della sanità è caratterizzato da un indice di inflazione specifico molto piu' alto, determinato da un lato dall'invecchiamento della popolazione e dall'altro lato dalla continua introduzione di nuove tecnologie ad alto costo”. “In un quadro di grande difficoltà e complessità della finanza pubblica - proseguono - il senso di responsabilità di tutte le Regioni italiane ha consentito di raggiungere un accordo che permette la difesa del servizio sanitario nazionale ed il suo carattere universalistico''. Del positivo risultato, sia per quanto riguarda la Regione Umbria, che per il complesso delle Regioni, e' stato dato atto al lavoro svolto in sede tecnica da Paolo Di Loreto al quale il coordinatore delle Regioni per la sanità, Luca Coletto, e la presidente Catiuscia Marini in qualità di vicecoordinatrice, hanno rivolto un formale ringraziamento. ''La
Puglia potrà contare su circa 100 milioni in piu' nel 2012 rispetto al 2011. La somma di circa 6 miliardi e 927 milioni di euro raggiunta l'anno scorso, dopo larghe discussioni e difficili trattative, quest'anno e' stata superata''. Lo afferma l'assessore regionale alle Politiche della Salute, Ettore Attolini, a proposito dell'approvazione da parte della Conferenza delle Regioni del riparto del fondo sanitario nazionale. “La Puglia potrà contare su circa 7 miliardi e 28 milioni di euro'', aggiunge. ''Per questo esprimo la mia soddisfazione, anche per il lavoro della delegazione regionale che ha permesso il raggiungimento dell'obiettivo'', sottolinea Attolini. Il fondo sanitario nazionale 2012 ammonta a circa 108 miliardi di euro. “Con il riparto 2012 del Fondo sanitario nazionale, la Sicilia otterrà circa 120 milioni di euro in più per finanziare la sanità”: a sostenerlo e' l'assessore alla Sanità della Regione
Siciliana, Massimo Russo. “Le risorse rimangono scarse - ha aggiunto l'assessore – e diminuiranno sempre di più. Sono soddisfatto per la celerità con la quale le Regioni hanno raggiunto l'accordo”. “Solo un riparto del Fondo sanitario nazionale fatto il 29 febbraio poteva essere così celere”: l'assessore della Regione
Toscana alla sanità, Daniela Scaramuccia, scherza sui tempi rapidi con i quali, per la prima volta, la Conferenza delle Regioni ha trovato l'accordo sul riparto del Fondo sanitario 2012. “Siamo molto soddisfatti”, conclude l'assessore. “Siamo soddisfatti: la
Calabria otterrà, per il 2012, circa 44 milioni di euro in piu': a sostenerlo e' il vicepresidente della Regione Calabria, Antonella Stasi, al termine della Conferenza delle Regioni che ha trovato l'accordo sul riparto del Fondo sanitario 2012 da 108,8 miliardi di euro. “I criteri adottati - ha aggiunto - sono quelli dello scorso anno''. “Vista la situazione difficile, siamo tutti soddisfatti ed e' stata mostrato come le Regioni sappiano fare fronte comune”, ha concluso. Dichiarazione rafforzata dal Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti: ''Un altro risultato utile per la Calabria”.”Sono soddisfatto - ha aggiunto - per l'accordo raggiunto in breve tempo tra le Regioni che hanno dimostrato grande senso di responsabilità e per l'incremento di 44 milioni di euro per la Calabria. Per il secondo anno registriamo un dato positivo, in passato non sempre e' stato così”. ''Sono molto soddisfatto per l'accordo raggiunto sul riparto del Fondo sanitario nazionale 2012 che portera' in
Abruzzo 48 milioni di euro in piu''': a sostenerlo è il presidente della Regione Abruzzo. Giovanni Chiodi ha spiegato che l'Abruzzo, come lo scorso anno, anche per il 2012 beneficerà anche di un contributo di solidarietà legato alla maggiore mobilità sanitaria passiva dovuta al post-terremoto. “L'Abruzzo - ha aggiunto - ha il bilancio sanitario in pareggio. Lo scorso anno abbiamo registrato un avanzo di 11 milioni. Bisogna pensare che nel 2005 il deficit della Regione in sanità ammontava a 450 milioni. E' stato fatto un grande percorso di risanamento”. Il riparto del Fondo sanitario nazionale 2012 e' avvenuto con celerità anche grazie “ad un ottimo lavoro di preparazione compiuto dalla Commissione Salute della Conferenza delle Regioni che ha predisposto la base per un utile ragionamento'': a sostenerlo e' stato l'assessore alla Sanità della Regione
Basilicata, Attilio Martorano.La Basilicata lo scorso anno aveva avuto, per finanziare la sanità, 1,20 miliardi e quest'anno avra' 1,32 miliardi. “Siamo tutti soddisfatti - ha proseguito l'assessore - c'è stato un riequilibrio dei finanziamenti. Utilizzeremo le risorse in più per continuare l'opera di razionalizzazione anche dal momento che l'anno prossimo si prospetta non facile”. L'accordo raggiunto tra le Regioni sul riparto del Fondo nazionale sanitario ''e' un segnale positivo di unità e responsabilità istituzionale in questa fase difficilissima della finanza pubblica'' secondo il presidente della Regione
Marche Gian Mario Spacca. “Sul piano delle cifre - osserva - il riparto offre un quadro di luci e ombre. Da un lato siamo soddisfatti perché le risorse del Fondo sanitario nazionale previste per le Marche per il 2012 rimangono sostanzialmente invariate rispetto all'anno precedente. Tuttavia, il quadro finanziario 2013-2014 per il sistema sanitario si conferma pesantissimo con un taglio su scala nazionale che per le Marche comporterà una riduzione di almeno -200 milioni di euro: tali tagli addirittura potrebbero più che raddoppiarsi in assenza di misure correttive nazionali”. Per Spacca ''si conferma l'assoluta necessità e urgenza di procedere sul piano delle riforme strutturali per affrontare questo scenario senza penalizzare i servizi ai cittadini, incrementando soprattutto la specializzazione e l'appropriatezza delle prestazioni''. Le risorse del Fondo sanitario nazionale previste per le Marche nel 2012 ammontano a 2.786 milioni di euro, con una percentuale di riparto del 2,63%. Dal riparto del fondo sanitario nazionale per il 2012, approvato dalla Conferenza delle Regioni, alla
Lombardia spettano 350 milioni in piu' rispetto al 2011, per un totale di 17 miliardi e 340 milioni di euro. "Un risultato soddisfacente, in un quadro delicato e in un contesto di risorse limitate", commenta l'assessore regionale al Bilancio Romano Colozzi, sottolineando che "il fondo sanitario nazionale e' cresciuto di poco piu' dell'1%, a fronte di un tasso di inflazione che in sanità è pari al 3%". L'assessore sottolinea con soddisfazione anche i "tempi record" in cui e' avvenuta l'approvazione del riparto. “Sono molto soddisfatto. Ha vinto la squadra lombarda con la sua tesi che vada finanziato l'incremento della popolazione con lo stesso valore per tutte le regioni”. Così l'assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Luciano Bresciani, commenta il riparto del fondo sanitario nazionale per il 2012, approvato oggi dalla Conferenza delle Regioni. “Abbiamo incrementato di 90mila unità la popolazione lombarda e il valore del finanziamento di circa 1.700 euro pro capite - conclude Bresciani - è molto vicino al costo pro capite standard che la Regione Lombardia ha dimostrato con il suo pareggio di bilancio e l'erogazione sanitaria appropriata”. "Oggi e' stato fatto un ottimo lavoro, con grande responsabilità, e sono molto soddisfatto". Così il Presidente della Regione
Piemonte, Roberto Cota, giudica l'approvazione dell'accordo sul riparto del Fondo sanitario nazionale 2012. "Sono soddisfatto perché per il 2012 le nostre risorse sono aumentate, in linea con le previsioni di trasferimenti che sono attesi dal nostro piano di rientro". Al Piemonte, infatti, il riparto assegna circa 7 miliardi 978 milioni di euro, con un aumento rispetto al 2011 di 108,2 milioni di euro. "Adesso - conclude Cota - andiamo avanti con la nostra azione di riforma"
( red / 29.02.12 )
Patto Salute: prosegue confronto
Regioni a Monti: pronte a confronto su nuovo Patto per la Salute
(regioni.it) “Le Regioni sono pronte al confronto con il Governo e ad assumersi le loro responsabilità in merito al nuovo Patto per la Salute”. Lo ha dichiarato Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni. “La Conferenza delle Regioni ha già definito le linee di indirizzo sul nuovo Patto per la Salute (2013-2015) e intende quindi proseguire nel confronto con il ministro della sanità e il Governo. E’ infatti fondamentale continuare a garantire l’universalità del servizio sanitario nazionale, assicurando i livelli essenziali di assistenza (LEA), l’appropriatezza dei servizi resi ai cittadini e garantendo l’equilibrio finanziario. E per questo è necessario un Fondo Sanitario Nazionale adeguato a raggiungere questi obbiettivi. E’ importante che il presidente del Consiglio Mario Monti ritenga fondamentale il Nuovo Patto per la Salute. Ora ci attende un lavoro molto impegnativo e difficile, ma gli obbiettivi che abbiamo davanti sono essenziali e dobbiamo raggiungerli insieme. Su questo le Regioni saranno protagoniste”.
( red / 24.02.12 )
giovedì 23 febbraio 2012
PATTO SALUTE: REGIONI, DEFINITE LE LINEE DI INDIRIZZO
Roma, 23 febbraio ’12 (comunicato stampa) La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha definito oggi le linee di indirizzo per il confronto di merito con il Governo sul nuovo Patto per la Salute (2013-2015).
Si tratta di una piattaforma con la quale tutte le Regioni sottolineano che l’universalità del servizio sanitario nazionale deve assicurare i livelli essenziali di assistenza (LEA), l’appropriatezza dei servizi resi e la garanzia dei relativi finanziamenti. In questo quadro le Regioni sono pronte a fare in fondo la loro parte promuovendo processi di riorganizzazione e di riqualificazione del sistema per assicurarne l’equilibrio economico.
E’ fondamentale garantire un adeguato finanziamento per assicurare la sostenibilità dell’attuale sistema pubblico, pregiudicato dalle ultime manovre finanziarie.
Per le Regioni sono fondamentali una serie di interventi strutturali con l’obiettivo di migliorare la qualità e l’appropriatezza dell’assistenza e i servizi resi ai cittadini: in particolare per quanto riguarda:
- le cure primarie con lo sviluppo di forme associative complesse;
- lo sviluppo delle reti che permettano una maggiore presa in carico dei cittadini, soprattutto con riferimento alla cronicità e alla non-autosufficienza;
- una forte integrazione con il sistema socio-sanitario;
- nuove regole per i piani di rientro delle Regioni in disavanzo per assicurane l’efficacia dal punto di vista della qualità dei servizi e del governo della spesa;
- la garanzia di investimenti adeguati per poter sostenere le innovazioni e l’ammodernamento tecnologico delle strutture sanitarie pubbliche .
Errani: Patto Salute; primo consenso Regioni
(regioni.it) ''Le Regioni hanno fatto una discussione e definito le linee guida per il confronto di merito con il Governo. C'è un primo consenso di tutte le Regioni, poi il confronto evolverà in relazione all'interlocuzione che avremo con il Governo''. Lo ha spiegato Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni del 23 febbraio, dopo la seduta sul nuovo Patto per la Salute. “Dobbiamo continuare e promuovere un processo di innovazione in sanità, puntando sulla qualità dei servizi e la appropriatezza delle prestazioni”, ha spiegato Errani. I livelli essenziali di assistenza e l’adeguato finanziamento del fondo nazionale sono punti sono fondamentali. ''Dobbiamo prevedere un processo di innovazione - ha detto Errani - i riferimenti sono due: la qualita' dei servizi di un sistema universalistico, quale e' il Servizio sanitario nazionale e l'appropriatezza delle prestazioni, che sono un diritto garantito dalla Costituzione. Questi due punti sono fondamentali ma il nostro giudizio sulle manovre che si sono susseguite in relazione al Fondo sanitario nazionale non hanno permesso di corrispondere pienamente a questi due obiettivi''. ''Siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità”, sottolinea Errani, che ha quindi aggiunto: ''bisogna discutere di riorganizzazione, innovazione, responsabilità nell'assicurare il governo della spesa''. Per quanto riguarda il Patto Salute "e' un lavoro che si fa insieme, i contraenti sono due e non ci possono essere soluzioni unilaterali. E servono investimenti, per rilanciare le innovazioni”. I tempi devono essere il piu' possibile rapidi: ''dobbiamo tenere insieme la riorganizzazione della sanita' avendo ben presente la qualita' dei servizi e il governo della spesa. Se non c'e' questa sintesi il problema non viene risolto, anzi viene reso piu' acuto''. Un appunto sui piani di rientro: ''dal punto di vista della spesa si sono prodotti una serie di problemi''. In tal senso si dovranno pensare nuove regole per i piani di rientro delle Regioni in disavanzo per assicurane l’efficacia dal punto di vista della qualità dei servizi e del governo della spesa. Infine in merito ai ticket, Errani sostiene che ''vanno trovati strumenti intelligenti che vadano oltre la dichiarazione dei redditi e tengano presente il numero del nucleo familiare. Soprattutto non bisogna puntare a fare cassa ma assicurare appropriatezza ed equità''. ''Sui ticket dobbiamo capire quali intenzioni ha il Governo - ha spiegato Errani - Il tema della compartecipazione va riorganizzato sul piano nazionale, avendo davanti il tema dell'equità''.