(regioni.it) E’ in fase di diffusione il “Calendario 2012 delle manifestazioni fieristiche internazionali in Italia”. Nel volume gli eventi sono suddivisi in 28 settori merceologici che vanno dall’abbigliamento all’edilizia, dal turismo all’editoria. “Regioni.it” lo ha reso scaricabile in formato pdf. Il link all’edizione italiana è: "Calendario 2012 delle manifestazioni fieristiche internazionali" mentre il link all’edizione inglese è: "Calendar 2012  international trade shows & exhibitions in Italy" Di seguito si riporta la prefazione a firma del Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani. LE MANIFESTAZIONI FIERISTICHE ITALIANE Il Sistema Fieristico Italiano anche durante il 2011 è riuscito a mantenere un buon livello quantitativo e qualitativo delle manifestazioni realizzate, nonostante la crisi che sta attraversando il Paese e le condizioni di incertezza che gravano sulla ripresa. Le fiere continuano quindi ad essere una piattaforma strategica per la valorizzazione internazionale delle specificità produttive nazionali: una vetrina alla quale l’azienda italiana non vuole rinunciare perché l’export ha sicuramente un ruolo strategico per la crescita del nostro sistema economico. La conferma di questa importante funzione ci viene dal “Calendario 2012” - una pubblicazione frutto della rinnovata collaborazione tra le Regioni italiane, il Coordinamento per il Sistema Fieristico Nazionale ed AEFI - che presenta 209 manifestazioni fieristiche distribuite tra 14 Regioni e rappresentative di 28 settori merceologici: cifre che consolidano il ruolo dell’Italia al secondo posto in Europa per rilevanza del settore fi eristico. Un dato che è certamente positivo ed incoraggiante per tutto il Sistema, è che di queste 209 manifestazioni, ben 14 sono nuove, mentre le altre sono fiere annuali o biennali già internazionali nelle precedenti edizioni, a dimostrazione della grande vitalità e dinamicità del sistema fi eristico italiano. Gli utenti delle manifestazioni internazionali sono infatti rappresentati ogni anno da circa 100.000 espositori, di cui il 28% provenienti dall’estero, e da circa 4 milioni di visitatori, di cui l’8% esteri. Il nostro sistema fi eristico resta dunque molto competitivo rispetto ai principali concorrenti europei quali Germania, Francia e Spagna e si conferma come uno dei maggiori motori dello sviluppo economico del Paese. Tutto ciò però non è più sufficiente se si vuole restare ai vertici nel panorama fieristico europeo e mondiale. Il Sistema fi eristico italiano deve introdurre sostanziali cambiamenti operativi, nuovi strumenti, nuovi modelli di business capaci di rispondere ai processi che mutano rapidamente gli scenari dell’attuale situazione economica. Occorre quindi fare una riflessione approfondita sulla necessità di integrazione e condivisione del rischio d’impresa tra quartieri e organizzatori, evitare la parcellizzazione degli organizzatori per stimolare partenariati e reti tra fiere d’eccellenza, innovare i servizi di comunicazione con utilizzo sempre maggiore delle tecnologie web attive pre, durante e post fiera, stimolare l’internazionalizzazione degli eventi ed infine razionalizzare il business fieristico in senso stretto per entrare in business correlati. Per crescere però il Sistema fi eristico italiano deve sì innovare se stesso, ma ha bisogno nel contempo del supporto delle Istituzioni che tramite politiche di sostegno ne aiutino la crescita a livello locale ed internazionale. Regioni, Governo, Associazioni fi eristiche dovranno essere sempre più attente ai processi di innovazione ed internazionalizzazione del nostro sistema fieristico e agire congiuntamente per permettere al nostro Paese di continuare a essere leader a livello europeo ed internazionale. In questa direzione, il Coordinamento per il Sistema Fieristico Nazionale, con la sua governance unitaria, è impegnato a sostenere la massima interazione delle politiche regionali e nazionali a favore della competitività del sistema fieristico italiano e del nostro sistema produttivo. Il Sistema fi eristico italiano riuscirà quindi a mantenere un ruolo strategico in un contesto economico globale, che ci auguriamo possa essere positivo, solo grazie ad un processo di profondo rinnovamento interno e ad un costante supporto esterno da parte delle Istituzioni che valorizzi i brand fieristici e il know-how gestionale e organizzativo acquisito e contribuisca alla creazione di eventi e di iniziative di attrazione e di promozione. Ringraziando ancora una volta tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questa pubblicazione, Regioni italiane e AEFI su tutti, auspico che la presentazione del calendario 2012 delle manifestazioni fieristiche internazionali in Italia sia il primo passo per un anno di successo per il nostro sistema fieristico nazionale. Vasco Errani Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome