Regioni: stupore e rammarico per il metodo seguito dal Governo
giovedì 3 dicembre 2020
Roma, 3 dicembre 2020 (comunicato stampa) “Stupore e rammarico per il metodo seguito dal Governo” sono stati manifestati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
L’esecutivo – si sottolinea in una posizione inviata al Presidente del Consiglio - ha approvato, nella serata di ieri, il decreto-legge 2 dicembre 2020, n.158 in assenza di un preventivo confronto con le Regioni”.
E’ un “metodo” – sottolineano le Regioni – che “contrasta con lo spirito di leale collaborazione, sempre perseguito nel corso dell’emergenza”. Proprio “il mancato confronto interistituzionale non ha consentito di portare alla individuazione delle soluzioni più idonee per contemperare le misure di contenimento del virus e il contesto di relazioni familiari e sociali tipiche del periodo delle festività natalizie”.
Si prende dunque “atto delle scelte operate con l’adozione del decreto-legge che, intervenendo con forti limitazioni agli spostamenti e alle relazioni sociali nel periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, rende di fatto pleonastico il pronunciamento su parti essenziali del DPCM”.
Infine si “evidenzia che non si fa riferimento alcuno a norme sui ristori economici delle attività che subiscono limitazioni e/o chiusure, più volte richieste dalle Regioni e dalle Province autonome”.
lunedì 23 novembre 2020
Toti (Regioni): criticità per settore sciistico, concessioni demaniali, partecipazione dei medici di medicina generale all'esecuzione dei tamponi, superamento delle carenze del personale sanitario e infermieristico
lunedì 23 novembre 2020Roma, 23 novembre 2020 (comunicato stampa) “La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato le linee guida per l’utilizzo degli impianti di risalita nelle stazioni e nei comprensori sciistici da parte di sciatori amatoriali. E’ un documento che inviamo al Governo come contributo propositivo per non compromettere la stagione sciistica e per non creare un danno irreversibile all’economia della montagna dei nostri territori”, lo ha annunciato il Vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti (Presidente Liguria) al termine della riunione odierna, “l’auspicio è che , come accaduto in precedenza, il Governo voglia condividere con le Regioni i necessari approfondimenti sul piano della collaborazione istituzionale nell’interesse dei cittadini, del tessuto socioeconomico del Paese, nel rispetto delle necessarie regole di prevenzione”.
“Nel corso del confronto odierno sono emerse però anche altre criticità.
C’è prima di tutto – ha spiegato Toti - l’esigenza di considerare nell’ambito dei ristori previsti dalle normative vigenti anche le limitazioni disciplinate da specifiche ordinanze regionali, concertate con il ministero della Salute.
Presentiamo poi oggi al Governo – ha proseguito il Presidente della Liguria - un ordine del giorno perché si faccia chiarezza in materia di demanio marittimo, richiedendo chiarimenti in ordine alla disciplina delle proroghe delle concessioni demaniali marittime connesse al necessario rilancio del settore turistico e per contenere i danni subiti dalle imprese a causa dell’emergenza epidemiologica.
C’è inoltre – ha aggiunto il Vicepresidente della Conferenza delle Regioni - il tema del coinvolgimento dei medici di medicina generale nella esecuzione dei tamponi rapidi così come previsto dal recente accordo collettivo nazionale ed anche a seguito della sentenza del Tar Lazio. Su questo chiediamo un intervento chiarificatore del Governo riservandoci di costituirci in giudizio come sistema delle Regioni per impugnare la stessa sentenza del Tar al Consiglio di Stato.
Da ultimo – ha concluso Toti - la Conferenza delle Regioni ha condiviso un documento con le organizzazioni sindacali con una serie di proposte per contrastare la carenza di personale sanitario ed infermieristico nelle strutture socio-sanitarie per anziani, segnalando In particolare l’esigenza di riformare la disciplina sui limiti per l’assunzione del personale”.