Sanità: Toti, un incremento minore del fondo sarebbe un taglio
(Regioni.it 3007 - 15/09/2016) Il Presidente della Liguria e vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti, al termine della seduta della Conferenza (che ha presieduto), commentando le ipotesi di tagli alla sanità, ha detto di aver “letto un'agenzia del premier Renzi che stamattina (il 15 settembre ad "Uno Mattina”, ndr) diceva che non ci saranno tagli alla sanità (cfr. notizia precedente): intendiamoci, se non ci sono tagli vuol dire che il Fondo sanitario nazionale crescerà nel 2017 di 2 miliardi di euro, passando da 111 a 113 miliardi di euro.
Un minor incremento di quella somma sarebbe di fatto un taglio alle Regioni anche perché a quella cifra bisogna sommare le nuove spese che gravano sul sistema sanitario nazionale. Se il governo non intende rispettare gli accordi e incrementare il Fondo rispetto a quanto stabilito, c'è un reale taglio alla sanità. Altrimenti, se ci sarà l'incremento di 2 miliardi, non ci saranno tagli; staremo a vedere, l'importante è che non ci siano giochi di parole: quest'anno il Fondo sanitario deve crescere di 2 miliardi, è una cifra appena sufficiente per coprire le spese dei nuovi Livelli essenziali di assistenza e il resto, diversamente saranno reali tagli al sistema sanitario nazionale”, ha aggiunto.
“Per quanto riguarda la spending review i Comuni e le Regioni hanno fatto la loro parte fino in fondo, chi è mancato in questi anni è stato l'adeguamento a una maggiore razionalità di spesa del governo centrale che ha ridotto i propri costi di poco piu' del 10% mentre le Regioni di oltre il 22% e i comuni addirittura del 40%”, ha proseguito Toti
Sollecitato sul debito pubblico Toti ha sottolineato che è un tema “importante di fronte ad un paese che continua a non crescere: per il secondo anno consecutivo i dati di previsione non si sono verificati giusti a consuntivo, questo incide sul debito e sul deficit. Il buco da colmare tra previsioni e consuntivo è importante, ora vedremo quale legge di stabilità verrà prodotta dal governo”.
Il Vicepresidente della Conferenza delle Regioni ha reso noto anche il via libera al piano strategico di sviluppo del turismo 2017- spiegando che si è trattato di un “lavoro lungo” ed ora dl si procederà ai piani operativi "a cui lavoreremo con il governo”.
Un minor incremento di quella somma sarebbe di fatto un taglio alle Regioni anche perché a quella cifra bisogna sommare le nuove spese che gravano sul sistema sanitario nazionale. Se il governo non intende rispettare gli accordi e incrementare il Fondo rispetto a quanto stabilito, c'è un reale taglio alla sanità. Altrimenti, se ci sarà l'incremento di 2 miliardi, non ci saranno tagli; staremo a vedere, l'importante è che non ci siano giochi di parole: quest'anno il Fondo sanitario deve crescere di 2 miliardi, è una cifra appena sufficiente per coprire le spese dei nuovi Livelli essenziali di assistenza e il resto, diversamente saranno reali tagli al sistema sanitario nazionale”, ha aggiunto.
“Per quanto riguarda la spending review i Comuni e le Regioni hanno fatto la loro parte fino in fondo, chi è mancato in questi anni è stato l'adeguamento a una maggiore razionalità di spesa del governo centrale che ha ridotto i propri costi di poco piu' del 10% mentre le Regioni di oltre il 22% e i comuni addirittura del 40%”, ha proseguito Toti
Sollecitato sul debito pubblico Toti ha sottolineato che è un tema “importante di fronte ad un paese che continua a non crescere: per il secondo anno consecutivo i dati di previsione non si sono verificati giusti a consuntivo, questo incide sul debito e sul deficit. Il buco da colmare tra previsioni e consuntivo è importante, ora vedremo quale legge di stabilità verrà prodotta dal governo”.
Il Vicepresidente della Conferenza delle Regioni ha reso noto anche il via libera al piano strategico di sviluppo del turismo 2017- spiegando che si è trattato di un “lavoro lungo” ed ora dl si procederà ai piani operativi "a cui lavoreremo con il governo”.
Quanto invece alle linea guida per il riordino dell'offerta del gioco pubblico sul territorio ha confermato l'ulteriore rinvio dell'intesa in conferenza unificata, anche oggi, ha concluso Toti, “abbiamo rimandato la discussione”.
( red / 15.09.16 )