Documento della Conferenza delle Regioni dell'11 marzo
Reddito di cittadinanza: gli emendamenti proposti dalle Regioni
Il 27 marzo il Senato ha approvato definitivamentieil provvedimento che ora è legge
(Regioni.it 3580 - 28/03/2019) Il 27 marzo è arrivato il via libera definitivo dall'Aula del Senato al Decretone che contiene quota cento e reddito di cittadinanza. Il provvedimento, che ha incassato 150 sì, 107 no e 7 astenuti, dopo la terza lettura di palazzo Madama, è legge. Su twitter il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dopo il via libera definitivo, annota "E' un giorno importante per l'Italia. Reddito e quota 100 sono a tutti gli effetti realtà. Dal Senato l'ok definitivo. Grazie alle due misure qualificanti del nostro contratto di Governo diamo speranza e dignità a milioni di italiani. Un'altra promessa mantenuta".
La Conferenza delle Regioni, nella riunione dell'11 marzo, aveva espresso sul decreto un parere favorevole condizionato all’accoglimento delle ulteriori proposte emendative contenute in un documento (pubblicato sul portale www.regioni.it, sezione "Conferenze") che è stato presentato al governo in ...
Reddito di cittadinanza: Bonaccini, un accordo complessivamente positivo perché più ragionevole. Grieco: tre capisaldi che consentono di rispettare il ruolo delle Regioni e di potenziare stabilmente i centri per l’impiego
martedì 12 marzo 2019
Reddito di cittadinanza: Bonaccini, un accordo complessivamente positivo perché più ragionevole
Grieco: tre capisaldi che consentono di rispettare il ruolo delle Regioni e di potenziare stabilmente i centri per l’impiego
Roma, 12 marzo 2019 (comunicato stampa) “Rispetto delle competenze che la Costituzione attribuisce alle Regioni e risorse reali; procedure più snelle per potenziare i centri per l’impiego con assunzioni a tempo indeterminato e un piano di rafforzamento degli stessi centri; un’intesa per dislocare un numero molto più ragionevole di cosiddetti navigator con una migliore definizione della loro funzione che sarà solo di assistenza tecnica. Insomma un accordo complessivamente positivo perché più ragionevole, segno che la strada che le Regioni da mesi stavano indicando era quella giusta”. Così il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Stefano Bonaccini, ha commentato l’esito della Conferenza Unificata odierna in cui le Regioni hanno espresso il loro parere sul decreto reddito di cittadinanza e quota 100.
Il parere positivo delle Regioni, illustrato oggi in Conferenza unificata dal vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti (Presidente della Regione Liguria) è condizionato ad alcuni emendamenti che sono stati accolti dall’esecutivo.
“L’accordo sugli emendamenti raggiunto con il Governo – ha spiegato Cristina Grieco, coordinatrice della Commissione Lavoro per la Conferenza delle Regioni e assessore della Regione Toscana – si basa su tre capisaldi che consentono di rispettare il ruolo delle Regioni e di potenziare stabilmente i centri per l’impiego.
1) Un ‘piano straordinario di potenziamento dei centri per l’impiego e delle politiche attive’ – ha spiegato Grieco - che avrà durata triennale, risorse aggiuntive - rispetto a quelle già previste dalla Legge di bilancio 2019 - per 160 milioni per il 2019, 250 milioni per il 2020 e 50 milioni per il 2021.
2) Tale piano individuerà le regioni che si avvarranno delle azioni di assistenza tecnica e le modalità operative di realizzazione dei singoli territori nel limite complessivo di 90 milioni di euro (pari a 3000 unità assunte da Anpal servizi con contratti di collaborazione a tempo determinato). Interventi che saranno poi dettagliati in convenzioni fra le singole amministrazioni regionali e l’agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal). Le restanti risorse inizialmente previste per altre 3000 unità – ha proseguito l’assessore della Regione Toscana - saranno invece ripartite alle Regioni, con un’intesa, per attività dei centri per l’impiego connesse all’erogazione del reddito di cittadinanza.
3) Dal 2021 le Regioni sono autorizzate ad assumere a tempo indeterminato 7600 unità di personale da destinare ai centri per l’impiego. Ma potranno anticipare al 2020 una parte di queste assunzioni.
Il punto istituzionale fondamentale – ha concluso la coordinatrice della Commissione Lavoro per la Conferenza delle Regioni - è che l’intero piano deve nasce da una puntuale concertazione con le Regioni, garantita dal raggiungimento di una ‘intesa forte’ in sede di Conferenza Stato-Regioni e non più prevedendo solo un parere, come indicato nel testo approvato in prima lettura dal Senato”.
(2019-040sm)
Reddito di cittadinanza: Bonaccini (Regioni), interlocuzione in corso
giovedì 7 marzo 2019
Roma, 7 marzo 2019 (comunicato stampa) “Le ‘fonti’ del ministero del lavoro di fatto confermano che è in atto una trattativa fra le Regioni e il ministero stesso per trovare una mediazione che consenta di partire con il piede giusto nella fase successiva di ricerca attiva del lavoro per i beneficiari del reddito di cittadinanza” lo ha dichiarato Stefano Bonaccini, Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, commentando le notizie riportate da alcune agenzie.
“In questa ottica le Regioni – ha proseguito Bonaccini - stanno responsabilmente interloquendo per emendare le ipotesi ministeriali, cercando di migliorare i testi con l’obiettivo di arrivare ad ipotesi condivise.
Dunque non sono mai stati cancellati gli emendamenti proposti dal Governo, piuttosto si sta cercando un’impostazione che coniughi le necessità del potenziamento dei centri per l’impiego con le competenze che la Costituzione riconosce alle Regioni. E proprio sulla riformulazione proposta dalle Regioni che va in questa direzione stiamo attendendo le risposte dell’esecutivo.
Si spiega così – ha concluso il Presidente della Conferenza delle Regioni - la necessità di un ulteriore approfondimento per consentire di esprimersi su una versione definitiva del testo che tenga conto delle conclusioni del confronto in atto”.
Reddito cittadinanza: Grieco replica a Di Maio, “le Regioni chiedono solo il rafforzamento dei servizi per l’impiego con assunzioni stabili e non con precari”
mercoledì 6 marzo 2019
Roma, 6 marzo 2019 (comunicato stampa) “Leggiamo con preoccupazione le dichiarazioni del Ministro Luigi Di Maio proprio mentre le Regioni con le strutture del ministero stanno facendo passi importanti per trovare una giusta soluzione al tema dei cosiddetti navigator”, lo ha dichiarato Cristina Grieco, Coordinatrice della Commissione Lavoro della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, replicando alle dichiarazioni rilasciate oggi dal Ministro Luigi Di Maio.
“Noi stiamo prospettando ipotesi – ha spiegato l’Assessore della Regione Toscana - che tengano conto dell’impatto che il provvedimento sul reddito di cittadinanza avrà sui servizi per il lavoro e sulle competenze, a legislazione vigente, delle Regioni. Il Ministro invece sembra volere invece una rottura istituzionale.
Le Regioni nella seduta di ieri hanno discusso a lungo lavorando sull’ultima proposta formulata dal ministero, apportando modifiche emendative tese a far funzionare la complessa architettura del reddito di cittadinanza. In particolare considerando il necessario coordinamento con il territorio e con le politiche regionali.
Siamo di fronte ad una scelta importante, per cui è opportuna la massima chiarezza: le Regioni stanno chiedendo solo – ha concluso Cristina Grieco - di rafforzare i servizi con assunzioni stabili e non con migliaia di precari contrattualizzati in modo massivo e frettoloso. E lo vogliono fare di intesa con il Governo, come prevede il dettato costituzionale. Ma talvolta il Ministro sembra ‘navigare’ in direzione opposta”.
(2019-032sm)
Reddito cittadinanza: Grieco, da Regioni emendamenti su tema navigator
Reddito cittadinanza: Regioni in commissione questioni regionali
(Regioni.it 3548 - 12/02/2019) I 6mila navigator che selezionerà Anpal servizi "senza concorso" creano "difficoltà organizzative" e problemi per la futura "stabilizzazione" visto che "andremo a inserire una massa di precari" in un ente che ha già "654 precari in attesa". Lo ha detto la coordinatrice della Commssione Lavoro della Conferenza delle Regioni, Cristina Grieco alla bicamerale per gli affari regionali, sottolineando che "in via preliminare questa imposizione di personale rappresenta una invasione di campo rispetto a una competenza che è incontrovertibilmente delle Regioni".
Non solo, i fondi per la riforma dei centri per l'impiego sono stati praticamente dimezzati rispetto allo stanziamento della manovra, ha sottolineato ancora Grieco. C'è stata, infatti "una riduzione importante dei fondi per il rafforzamento centri: in manovra si prevedevano investimenti fino a un miliardo, ora sono previsti 480 milioni per il 2019 e 420 per ...
Reddito di cittadinanza: Grieco (Regioni) in audizione, occorrono risposte nel merito
lunedì 4 febbraio 2019
Roma, 4 febbraio 2019 (comunicato stampa) “Le Regioni hanno confermato al Parlamento la volontà di collaborazione istituzionale per fare in modo che il beneficio economico previsto dal provvedimento sul reddito di cittadinanza arrivi nelle tasche dei cittadini aventi diritto, nei tempi e con le modalità previste dal decreto”, lo ha dichiarato Cristina Grieco, Coordinatrice della Commissione Lavoro della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, a margine dell’audizione che si è tenuta oggi in Commissione Lavoro del Senato, alla quale hanno partecipato anche Luigi Mazzuto (Assessore Regione Molise e Coordinatore della Commissione Politiche sociali della Conferenza), Melania Rizzoli (Assessore alle Lavoro Regione Lombardia), Augusto Ferrari (Assessore Politiche sociali Regione Piemonte) e Claudio Di Berardino (Assessore al Lavoro della Regione Lazio).
“Noi vogliamo che il reddito vada al più presto alle famiglie, ma su questo tema c’è un po’ di confusione e non sono certamente le Regioni ad aver fatto ‘casino’, come ha detto il Ministro Di Maio. Abbiamo invece detto da subito, fin dal primo incontro con il Ministro, che rispetto all’organizzazione dei servizi per il lavoro e alle politiche attive non siamo disposti ad accettare pasticci o soluzioni improvvisate, con diversi aspetti di incostituzionalità.
Chiarito che la Costituzione attribuisce la competenza su questi temi alle Regioni - ha proseguito Grieco - abbiamo un solo interesse: l’esigenza che i disoccupati trovino davvero e presto un lavoro e che funzionino bene i servizi. Per questo abbiamo richiamato l’attenzione del Governo e oggi del Parlamento – su tempi, risorse e personale. Stiamo ancora attendendo l’assunzione di 1.600 unità per i centri per l’impiego (Cpi) già stabilita nei provvedimenti del Governo Gentiloni. Siamo d’accordo con il Ministro sul loro potenziamento attraverso l’assunzione di 4.000 nuove unità di personale, ma non abbiamo ancora visto i decreti che ci consentano di bandire i concorsi. Infine vogliamo chiarimenti sulla scelta del Governo di far ricorso a 6.000 navigator. Sotto quest’ultimo profilo ci preme di capire in che modo interagiranno con i Cpi, in quali sedi lavoreranno e a chi dovrebbero rispondere. Mi sembrano preoccupazioni legittime che meritano i necessari chiarimenti da parte del Governo. Bisogna procedere e andare avanti in modo ordinato, secondo tempi che siano davvero rispettabili, cercando di non fare il passo più lungo della gamba, nell’interesse dei cittadini. Nessuno si deve innamorare di modelli, di piattaforme o di ipotesi pregiudiziali. Dobbiamo guardare con attenzione agli strumenti che abbiamo a disposizione e ragionare su come, quanto e quando potenziarli”.
Bene ha fatto quindi il Presidente Bonaccini a chiedere al Ministro rispetto per le istituzioni regionali, ricordando che quando si vuole davvero dialogare bisogna saper ascoltare e magari anche rispondere nel merito”, ha concluso Grieco.
Il video sul canale youtube di Regioni.it
(2019-015sm)
Reddito cittadinanza: Bonaccini, "c'è il rischio di un caos incredibile"
(Regioni.it 3535 - 24/01/2019) Il tema del reddito di cittadinanza e delle misure attuative previste dal "decretone" è stato al centro dell'informativa che l'assessore della Toscana, Cristina Grieco, ha reso nella seduta del 24 gennaio alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. "Il problema - ha spiegato al termine il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini - è se ci sono le risorse per tutto quello che era stato promesso e mi pare proprio che nella legge di stabilità non ci sono queste risorse. Un altro problema, per cui chiediamo un ulteriore incontro della Commissione degli assessori al Lavoro con il ministro Di Maio, è che non ci è davvero chiaro come funzionerà tutta questa trafila di assunzioni di nuovi dipendenti dei centri per l''impiego e di migliaia di navigator".
"C'è una preoccupazione legittima rispetto al rischio che il sistema non funzioni quando ...
Reddito di cittadinanza: Grieco, il Governo collabori di più con le Regioni, c’è il rischio caos. Mazzuto: riaffermare ruolo Regioni non solo per le loro competenze, ma anche rispetto alle richieste pervenute dai territori
martedì 22 gennaio 2019
Reddito di cittadinanza: Grieco, il Governo collabori di più con le Regioni, c’è il rischio caos
Mazzuto: riaffermare ruolo Regioni non solo per le loro competenze, ma anche rispetto alle richieste pervenute dai territori
Roma, 22 gennaio 2019 (comunicato stampa) “Tutti gli assessori al lavoro che ieri hanno incontrato il Ministro Luigi Di Maio hanno manifestato una forte preoccupazione su tempi, personale e modalità organizzative che caratterizzeranno la fase attuativa del decreto sul reddito di cittadinanza”, lo ha dichiarato Cristina Grieco – Assessore della Regione Toscana, Coordinatrice della Commissione istruzione e lavoro della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome - all’indomani del confronto avuto con il Vicepresidente del Consiglio e Ministro dello sviluppo economico.
“Le istituzioni regionali hanno precise competenze legislative in materia di politiche attive per il lavoro e sono pronte a fare la loro parte in un’ottica di collaborazione istituzionale. Ma occorre che ci sia un’interlocuzione continua e costante che accompagni sia l’iter della conversione in legge del decreto, sia la fase attuativa. Visto che la strategia ipotizzata dal Governo non prefigura una misura meramente assistenziale e punta sul rafforzamento dei Centri per l’impiego (Cpi) che oggi fanno capo alle Regioni, questa collaborazione è indispensabile. Per questo motivo abbiamo chiesto al Ministro, trovandolo disponibile - ha proseguito Grieco - l’apertura immediata di un Tavolo tecnico e un calendario di periodici confronti politici.
Ci sono almeno quattro ordini di questioni che preoccupano fortemente le Regioni.
Il primo riguarda proprio il rafforzamento dei Cpi rispetto ai quali urge la predisposizione di un piano nazionale per lo sviluppo dei servizi per il lavoro a cui facciano da contraltare specifici piani regionali. Occorre poi che i finanziamenti destinati al rafforzamento di tali centri siano strutturali, prevedendo uno specifico capitolo di spesa nel bilancio del Ministero del Lavoro.
Quanto poi all’assunzione di 4.000 unità di personale che rafforzerà il complesso dei centri - ha sottolineato Grieco - serve una procedura di massima urgenza, con una specifica decretazione che avvii velocemente l’iter amministrativo di tali concorsi. Diversamente non sarà possibile far coincidere l’attivazione del reddito di cittadinanza con il rafforzamento amministrativo dei servizi per l’impiego. Il rischio è il caos e questo strumento potrebbe travolgere come uno tsunami i centri per l’impiego, anziché potenziarli e valorizzarli. Tra l’altro – ha proseguito Cristina Grieco – stiamo attendendo ancora il completamento dell’iter del piano di rafforzamento dei servizi per le politiche attive per il lavoro con l’ingresso di 1.600 unità di personale già stabilito dal precedente Governo. Pur rispettando le scelte politiche dell’esecutivo per le Regioni va chiarito bene il ruolo del cosiddetto ‘navigator’, le cui competenze riguarderebbero anche le politiche attive per il lavoro la cui titolarità istituzionale è incontestabilmente regionale. Va chiarito poi in quali uffici dovrebbero garantire il loro operato, giacché le attuali strutture dei Cpi risulterebbero in gran parte inadeguate. E va chiarito bene il loro rapporto di lavoro e quali relazioni dovranno avere con i dipendenti dei Cpi.
La seconda grande questione che ci preoccupa è il ritardo che si sta accumulando per quello che riguarda la formazione del personale Cpi.
La terza questione riguarda i meccanismi gestionali e l’organizzazione anche perché si prevede il coinvolgimento di diversi soggetti: Inps, Comuni, Cpi, Agenzia nazionale per le politiche attive lavoro (Anpal), Agenzie per il Lavoro (ApL), i servizi per il sociale, gli Enti di formazione e le imprese. Soggetti che dovranno dialogare per cui sarà fondamentale una governance condivisa. Soprattutto andrà chiarito il rapporto tra il ‘patto per il lavoro’ e il ‘patto di servizio personalizzato’. Infine forti dubbi riguardano le attività di vigilanza e controllo, ad esempio sulle anomalie degli stili di vita dei beneficiari del reddito di cittadinanza, che certamente non possono rientrare nelle competenze dei Cpi.
Quarta ed ultima problematica di fondo è quella che riguarda le infrastrutture tecnologiche ed informatiche su cui abbiamo richiamato la massima attenzione del Governo. Serve – ha concluso Grieco – un forte coinvolgimento delle Regioni per predisporre un piano tecnico di attivazione e interoperabilità e servono tempi che consentano davvero l’implementazione dei sistemi informativi a livello nazionale e regionale e garanzie sul fatto che le nuove piattaforme nazionali dialoghino con i sistemi regionali”.
Anche per gli Assessori alle politiche sociali esistono alcune criticità nel testo attuale del decreto. In particolare “solo in un passaggio del provvedimento – ha sottolineato Luigi Mazzuto, Assessore della Regione Molise e Coordinatore della Commissione Politiche sociali della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome – si fa riferimento alla necessità di una Intesa Stato-Regioni relativa alle Linee guida per il Patto per il lavoro. Non si prevedono altre Intese, che secondo le Regioni sarebbero necessarie, per gli impatti che il reddito di cittadinanza inevitabilmente produrrà sulla organizzazione e sulla dinamica della domanda dei servizi alla persona e alla famiglia la cui programmazione e organizzazione sono di competenza esclusiva delle Regioni, che affiancano i Comuni.
Occorre che l’intero flusso procedurale previsto dal decreto sia oggetto di specifica Intesa tra Stato e Regioni anche per definire le condizioni di collaborazione interistituzionale sullo stesso reddito di cittadinanza e altre misure regionali di sostegno economico.
Insomma – ha concluso Mazzuto – va riaffermato il ruolo delle Regioni non solo in ordine alle competenze loro affidate dal Titolo V della Costituzione in materia di Politiche sociali, ma anche rispetto alla richiesta pervenuta dai territori (Comuni, Città metropolitane e agenzie per la tutela della salute) di un ruolo forte delle Regioni per supportare i diversi enti territoriali”.
(2019-012sm)
Reddito cittadinanza: Grieco, Regioni vogliono certezze su tempi e modalità
Dopo l'incontro con il ministro Di Maio restano molte perplessità
(Regioni.it 3532 - 21/01/2019) "Vogliamo rassicurazioni sui tempi e sulle modalità" di attuazione del reddito di cittadinanza perché altrimenti si rischia "il caos" e i centri per l'impiego non sapranno fare fronte allo "tsunami" che li attende viste le potenziali richieste da parte di "milioni di persone". A dirlo è la coordinatrice della commssione lavoro della Conferenza delle Regioni, Cristina Grieco (assessore della regioen Toscana), arrivando al Mise per l'incontro con il ministro Luigi Di Maio sul decretone, premettendo la disponibilità e la volontà delle Regioni di "collaborare" per dare questo nuovo servizio ai cittadini.
"La nostra grande sfida è portare a casa tutto il pacchetto nei tempi individuati". Così il ministro del Lavoro e vicepremier Luigi Di Maio ha risposto alle perplessità sollevate dagli assessori regionali al Lavoro nel corso dell'incontro sul reddito di cittadinanza al ministero dello sviluppo ...
Reddito cittadinanza: Grieco, preoccupazione per metodo e merito
Grieco (Regioni): su Decreto reddito di cittadinanza indispensabile concertazione istituzionale con le Regioni. Le bozze del testo suscitano forti preoccupazioni, chiesto un confronto urgente con il ministro Di Maio
giovedì 10 gennaio 2019
Cristina Grieco ha poi ribadito che “gli assessori hanno potuto analizzare solo la bozza di un testo che ancora non è stato loro trasmesso formalmente”.
“Occorre riprendere subito il confronto istituzionale. L’ultima volta che ci siamo incontrati con il ministro Di Maio – ha proseguito Grieco - risale infatti al 16 ottobre scorso ed in quella sede peraltro lasciammo una serie di proposte ed indicazioni rispetto alle quali non abbiamo avuto risposta e delle quali non troviamo traccia nelle bozze del decreto che circolano oggi. Una circostanza che certamente non aiuta il percorso di un provvedimento atteso e delicato per l’impatto sociale che ne caratterizzerà l’attuazione. Le Regioni sono pronte a fare fino in fondo la loro parte, ma pretendono la massima chiarezza sul processo attuativo, sulle risorse e sul personale. Anche perché i centri per l’impiego che ormai sono parte integrante della rete dei servizi per le politiche attive per il lavoro delle Regioni rappresentano i nodi fondamentali di quella rete che dovrà accompagnare e sostenere i cittadini che faranno ricorso al reddito di cittadinanza nella delicata fase di ricerca di un’occupazione stabile.
Guardando i testi per il momento disponibili, ci sono diversi aspetti che suonano come tanti campanelli di allarme. Preoccupa che in un percorso di questa portata non si sia puntato su un accordo strategico con le Regioni e sul un loro netto coinvolgimento. Sappiamo che si implementeranno sistemi informativi nuovi, mi auguro innovativi, ma ancora non li abbiamo visti, né abbiamo potuto sperimentare l’interscambio con quelli esistenti a livello territoriale. Mancano i riferimenti alle risorse per la ristrutturazione, la modernizzazione tecnologica e la formazione dei centri per l’impego. Infine, le Regioni sarebbero già pronte a partire con i previsti piani straordinari di assunzioni che il Governo stesso aveva prospettato, ma sono ancora in attesa delle decretazioni necessarie. Insomma – ha concluso Grieco - una serie di questioni ed un testo poco chiaro che impongono un’assunzione di responsabilità e l’accelerazione del confronto istituzionale”.
L'assessore della Regione Toscana, Cristina Grieco, coordinatrice della commissione Lavoro e Istruzione della Conferenza delle Regioni