L'Italia delle Regioni: Marsilio, ruolo sempre più ampio
(Regioni.it 4413 - 28/11/2022) "Questo convegno è stato organizzato a poco più di 50 anni dalla istituzione e dalla diciamo entrata in campo delle Regioni come realtà amministrative e politiche".
I Presidenti delle Regioni si confrontano il 5 dicembre a Milano (Palazzo Regione Lombardia) e il 6 a Monza (Villa Reale) su come rafforzare l’unità istituzionale, dare nuova energia ai territori e favorire lo sviluppo e l’innovazione.
L’obiettivo è di elaborare e costruire proposte utili a potenziare il ruolo e le diverse identità delle venti Regioni e delle due Province autonome che compongono l’Italia.
Per elaborare un documento comune di prospettive strategiche sono previsti 5 Tavoli di lavoro: 1) Le Regioni e le reti; 2) Il modello dell’urbano - regionale. Come le Regioni possono tenere assieme cittaÌ€ e territori; 3) Welfare ed equilibri sociali: lavori, salute, formazione, demografia; 4) Terra e territorio. L’ambiente; 5 Geopolitica, Europa e PNRR.
Il presidente della regione Abruzzo, Marco Marsilio, coordina il primo giorno il tavolo del pomeriggio dedicato a "terra e territorio. L'ambiente".
"C’è una diffusa consapevolezza - afferma Marsilio - di un ruolo sempre più ampio che le Regioni sanno che possono assumere, anche se a volte non vengono valorizzate come è stato nelle scelte del Governo Conte 2 e poi Draghi ha fatto rispetto al PNRR, nel quale le Regioni sono state totalmente scavalcate.
Non è stato valorizzato il ruolo di sintesi sul territorio con i Comuni e le Province e con le realtà del territorio per poter selezionare le proposte migliori e poter creare un equilibrio territoriale nella distribuzione delle opportunità.
Noi incontreremo anche il Presidente della Repubblica al quale le Regioni porteranno un protocollo, una richiesta di costituzionalizzare la Conferenza delle Regioni, perché oggi gran parte del confronto istituzionale è anche del percorso di predisposizione di leggi decreti e normative.
I decreti attuativi avvengono nel confronto con le Regioni e con le città quindi nella Conferenza Stato-Città, nella Conferenza Stato-Regioni e nella Conferenza Unificata, nei diversi livelli in cui avviene questo confronto che però non è previsto in Costituzione.
E’ un confronto, una realtà a cui noi pensiamo adesso, dopo tanti anni in cui ha funzionato in maniera informale e ufficiosa che venga costituzionalizzata e che si dia appunto un ruolo chiaro alle Regioni nel rapporto con lo Stato e nella formazione delle norme e dell’amministrazione".
"Le Regioni - spiega Marsilio - già svolgono un ruolo importante in questo senso sia nei poteri che hanno sul turismo, in alcuni poteri residui che conservano e che hanno sull’ambiente a maggior ragione sulle politiche del territorio. Dobbiamo da questo punto di vista risolvere alcuni contenziosi con lo Stato perché alcune materie definite concorrenti hanno provocato troppo conflitto giurisdizionale presso la Corte Costituzionale nel decidere chi ha davvero il potere di governare certi aspetti e certi fenomeni.
Sono convinto che le Regioni non debbano fare questo restando isolate ma avendo sempre rapporti nello Stato Centrale e nei Ministeri.
Soprattutto quando parliamo ad esempio del Turismo e quando ci si proietta verso l’estero bisogna avere la sintesi, l’ombrello, la cornice di riferimento dell’Italia, che è il grande punto di richiamo del turismo mondiale verso il nostro Paese. E costituisce sempre un valore aggiunto in più piuttosto che la frammentazione in 20 piccole proposte regionali. E' necessaria la giusta sintesi tra l’aspetto appunto Nazionale e l’aspetto locale regionale di queste politiche".
Dal Canale YouTube della Conferenza delle Regioni: L'Italia delle Regioni - Dichiarazione del Presidente Marco Marsilio (Regione Abruzzo)