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DIALOGO STRUTTURATO
Videoconferenza
Conferenza sul Futuro dell’Europa
19 novembre 2021, ore 10.00 – 13.30
L’obiettivo di policy strategico 5 dellaprogrammazione 2021-2027 della Politicadi Coesione Europea mira ad “un’Europa più vicina ai cittadini”. L’obiettivo è declinato in 3 priorità:
1) La democrazia e il futuro dell’Unione europea
La prima priorità è quella di avvicinare ulteriormente l’UE ai cittadini con l’aiuto dei leader locali e regionali. Tutte le decisioni di portata europea e nazionale dovrebbero essere prese al livello più vicino ai cittadini, in conformità con il principio di sussidiarietà. Anche le Regioni, italiane ed europee, continueranno ad impegnarsi per garantire che la futura legislazione dell’UE riduca gli oneri amministrativi e i costi di attuazione per le regioni, le città e i piccoli centri abitati.
2) Costruire comunità locali e regionali resilienti
La seconda priorità s’incentra sulle sfide che piccoli centri abitati, città e regioni si trovano attualmente ad affrontare: gestire la pandemia, la trasformazione verde, la trasformazione digitale e i cambiamenti demografici, compresi i flussi migratori. Far fronte con successo a queste sfide è possibile solo se tutte le comunità locali europee diventano più resilienti.
3) Politiche dell’UE basate sui territori
La terza priorità mette in evidenza la coesione quale valore fondamentale che deve diventare la bussola ditutte le politiche dell’UE. La lezione che dobbiamo trarre dalla pandemia di Covid-19 è che la coesione non è solo una questione di denaro: è un valore che guida la crescita economica sostenibile, crea opportunità di lavoro a lungo termine per tutti e attua politiche basate sulterritorio che rispondono alle esigenze dei cittadini.
In questo contesto, un ruolo determinante assumono le nuove generazioni: infatti la Commissione europea ha adottato lo scorso 14 ottobre una proposta formale per proclamare il 2022 Anno europeo dei Giovani.
L'Europa ha bisogno della visione, dell'impegno e della partecipazione dei suoi giovani per costruire un futuro migliore, un futuro che sia più verde, più digitale e più inclusivo. Con questa proposta l'Europa si impegna a offrire ai giovani maggiori e migliori opportunità per il futuro. Con l'Anno europeo dei giovani la Commissione europea, in collaborazione con il Parlamento europeo, gli Stati membri, le autorità regionali e locali, i portatori di interessi e i giovani stessi, intende:
- celebrare e sostenere la generazione più penalizzata dalla pandemia, infondendole nuove speranze, forza e fiducia nel futuro, evidenziando come la transizione verde e quella digitale offrano nuove prospettive e opportunità;
- incoraggiare tutti i giovani, in particolare quelli con minori opportunità, provenienti da contesti svantaggiati o da zone rurali o remote, o appartenenti a gruppi vulnerabili, a diventare cittadini attivi e attori del cambiamento positivo;
- promuovere le opportunità che le politiche dell'UE offrono ai giovani a sostegno del loro sviluppo personale, sociale e professionale. L'Anno europeo dei giovani andrà di pari passo con l'attuazione efficace di NextGenerationEU per quanto riguarda la creazione di posti di lavoro di qualità e opportunità di istruzione e formazione;
- trarre ispirazione dalle azioni, dalla visione e dalle idee dei giovani per continuare a rafforzare e rivitalizzare il progetto comune di Unione europea, basandosi sulla Conferenza sul futuro dell'Europa.
Proprio la circostanza di essere nel pieno degli eventi che ci porteranno alla celebrazione della Conferenza sul futuro dell’Europa ci ha spinto a dedicare questa occasione di confronto ai giovani delle scuole superiori. Spesso sono attenti osservatori delle dinamiche che li circondano ma non sono messi in condizioni di percepire l’utilità - e anche le criticità - che la partecipazione all’Unione europea comporta. La pandemia ha obiettivamente rilanciato il ruolo strategico e determinante dell’Europa: i fondi consistenti del Piano Nazionale italiano di Ripresa e Resilienza saranno un importante occasione di rilancio del nostro Paese. Ma tanti interventi vengono sostenuti con altri strumenti finanziari e altri fondi europei: in primis, e con impatto tangibile sui territori, quelli della Politica di Coesione.
Sono centinaia i dibattiti e gli eventi che, in questi mesi, il Governo Italiano sta coordinando e promuovendo per dare voce diretta ai cittadini su come migliorare e completare gli ambiti di intervento e i programmi d’azione delle Istituzioni europee. La maggior parte di questi confronti sono organizzati dai e per i giovani e animati da coloro che dovranno poter riflettere sull’Unione europea che vorrebbero: la Conferenza è un processo “dal basso verso l’alto” che consente ai cittadini europei di far arrivare le loro opinioni su basi di inclusività, apertura e trasparenza.
Il Dialogo strutturato intende raccogliere input conoscitivi e diffondere la conoscenza dei temi europei tra i cittadini. I veri protagonisti saranno gli studenti delle scuole che parteciperanno al Dialogo e che apprenderanno il funzionamento della Conferenza sul Futuro dell’Europa e acquisiranno una maggiore consapevolezza dell’essere cittadini europei, anche contribuendo con le loro idee a costruire un’Europa più vicina ai cittadini.
Tutti gli studenti risponderanno a poche semplici domande: vi sentite europei? Cosa vi fa o potrebbe farvi sentire europei? Cosa pensate che faccia l’Unione Europea per voi? Cosa fate voi per l’Unione europea? Il punto di vista di ogni classe partecipante sarà oggetto di discussione del Dialogo Strutturato e i relatori forniranno risposte alle sollecitazioni dei giovani partecipanti.
Il Dialogo strutturato si svolge nell’ambito del Progetto “#madebycitizen4cohesion”, finanziato dalla DG REGIO della Commissione europea, di cui è beneficiario il Cinsedo ed è un evento inserito nel calendario ufficiale delle attività organizzate nell’ambito della Conferenza per il Futuro dell’Europa.
Al progetto per questo dialogo hanno aderito: l’AdG POR FESR della Regione Emilia-Romagna; l’AdG POR FSE della Regione Friuli Venezia Giulia; l’AdG FESR della Regione Siciliana, l’AdG FESR/FSE della Regione Molise; l’AdG FSE della Regione autonoma Valle d’Aosta.
Agenda
ore 10.00 – 10.15
Introduzione Gaetano Armao, Vicepresidente della Regione Siciliana e Coordinatore della Commissione Affari europei e internazionali della Conferenza delle Regioni (da Pantelleria)
ore 10.15 – 10.45
Dialogo strutturato
Modera:
Luciano Caveri, Assessore della Regione Val D’Aosta (da Aosta)
Intervengono:
Marco Scurria, Regione Abruzzo, designato dalla Conferenza delle Regioni nel Comitato organizzativo della Conferenza sul Futuro dell’Europa (da Roma)
Luana Moresco, Presidente della Fondazione Antonio Megalizzi (da Roma)
Francesco Amodeo, DG Regio, Commissione europea (da Bruxelles)
ore 11.00 – 13.00
Interventi di quindici minuti ciascuno di uno studente per ogni classe delle scuole individuate dalle Regioni che hanno manifestato interesse a partecipare
- Istituto statale di istruzione superiore Majorana-Fascitelli, Regione Molise (da Isernia)
- Istituto multidisciplinare Almanza, Regione Sicilia (da Pantelleria)
- Liceo Eduard Bérard, Regione Valle d’Aosta (da Aosta)
- Liceo Scientifico A. Tassoni di Modena, Regione Emilia-Romagna (da Modena)
- Istituto Statale istruzione superiore Carducci-Dante, Regione Friuli Venezia Giulia (da Trieste)
- Istituto tecnico turistico F. Flora, Regione Friuli Venezia Giulia (da Pordenone)
Gli interventi degli studenti saranno moderati e condotti da Caterina Moser, referente del Progetto Ambasciatori e responsabile della comunicazione della Fondazione Megalizzi (da Trento)
Ore 13.00 – 13.15
Esiti del dialogo e conclusioni - Elly Schlein, Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna e Coordinatrice vicaria Commissione Affari europei e internazionali della Conferenza delle Regioni (da Bologna)
Scarica qui il programma in formato .pdf
Grant agreement 2020CE16BAT135 - #madebycitizen4cohesion
Call for proposals reference number: 2020CE16BAT012
Source of financing: European Commission - Directorate-General for Regional and Urban Policy (DG Regio)