PARERE
SUL DISEGNO DI LEGGE DI CONVERSIONE DEL DECRETO-LEGGE 30
DICEMBRE 2004, N. 314, RECANTE “PROROGA DI TERMINI”
Punto 2) O.d.g. Conferenza Stato Regioni
Le Regioni
con riferimento al parere sull’art. 4 del Decreto legge
314/2004, riconfermando le posizioni già espresse dalla
Conferenza dei Presidenti il 13 gennaio scorso, sui
meccanismi di applicazione del dlgs. 56/2000, prendono
atto della volontà del Governo di “adeguare il decreto
legislativo 56/2000 ai principi contenuti nel titolo V
della Costituzione”.
Si ritiene
però indispensabile:
·
che vengano
approvate in Conferenza Unificata le linee di indirizzo
sui meccanismi strutturali del federalismo fiscale di
cui all’art. 3 comma 1 lett. a) legge 289/2002, in
mancanza delle quali l’Alta Commissione di studio è
impossibilitata ad elaborare qualsiasi proposta;
Sottolineano che dall’articolo 4 del DL 314/2004
derivano le seguenti forti criticità:
a)
rimangono esclusi dal
sistema di anticipazioni i fondi per il decentramento
amministrativo (ex leggi “Bassanini” comprensivi, fra
l’altro, degli interventi per trasporti, imprese,
ambiente), il fondo asili nido e il fondo per le minori
entrate (per complessivi 2,3 mld circa) in quanto dal
2005 confluiscono nel d.lgs.56/2000 e sono erogabili
previa emanazione del relativo DPCM;
b)
al fine di evitare i
notevoli pregiudizi finanziari che l’applicazione
dell’art.4 arrecherebbe al sistema regioni per gli anni
2002, 2003 e 2004, si richiede al Governo di rendere
disponibili le risorse necessarie a compensare le
differenze negative derivanti dall’applicazione del
d.lgs.56/2000 per tali anni;
c)
infine la mancanza dei
DPCM per gli anni 2002, 2003, 2004, come potrebbe
verificarsi in caso di sostanziale sospensione del
decreto 56/2000 anche dopo il 28 febbraio 2005,
impedirebbe l'erogazione dei saldi 2002, 2003, 2004
delle risorse sanitarie anche dopo che i tavoli avessero
sancito l'adempimento delle Regioni a tutti i punti del
monitoraggio. Infatti sono i relativi DPCM di cui
all'articolo 2 comma 4 del decreto 56 che consentono
l'assegnazione alle regioni della quota di
compartecipazione all'IVA, della quota di concorso alla
solidarietà interregionale, della quota da assegnare a
titolo di fondo perequativo, e delle somme da erogare a
ciascuna regione da parte del MEF;
d)
il reperimento delle
risorse che dovessero derivare dall’applicazione del
decreto legislativo n°56/2000 non è oggetto del tavolo
di verifica degli adempimenti regionali in materia di
spesa sanitaria di cui alla L. 405/2001 e seguenti in
quanto la eventuale carenza di tali risorse non è un
fenomeno imputabile ad una inadempiente gestione della
spesa sanitaria da parte delle Regioni.
Le Regioni
prendono atto che in sede esame degli emendamenti
proposti da parte delle Commissioni parlamentari è stato
accolto quello relativo a:
o
previsione,
nella fase di conversione del citato decreto legge,
dell’intesa in sede di Conferenza Stato–Regioni sulla
proposta elaborata, in considerazione della rilevanza
della tematica per gli assetti finanziari delle Regioni
e chiedono
che vengano approvati anche gli altri emendamenti
presentati (vedi allegato 1).
Le Regioni
ribadiscono la necessità di:
o
Prevedere, tenuto conto
delle difficoltà applicative del dlgs. 56/00, una
ulteriore proroga, per tutto il 2005, delle risorse
statali da trasferire alle Regioni per la gestione degli
interventi loro conferiti in ottemperanza alle
disposizioni previste dalla riforma Bassanini ed inoltre
prevedere il differimento al 2006 dell’integrazione nei
trasferimenti soppressi ex. D.lgs. 56/2000 del fondo
asili nido e del fondo a recupero perdita di entrate
regionali per accisa benzina/tassa automobilistica, che
quindi anche per il 2005 si chiede vengano erogati a
titolo di trasferimento.
o
Prevedere una norma che
possa sbloccare le risorse aggiuntive per quelle Regioni
che nel 2001 ancora non hanno avuto quanto dovuto
(Campania, Calabria, Abruzzo, Molise, Sardegna)
o
Rendere disponibili, al
fine di evitare i notevoli pregiudizi finanziari che
l’applicazione dell’art. 4 citato arrecherebbe al
sistema regioni, per gli anni 2002, 2003, 2004 e fino
alla approvazione della proposta definitiva, le risorse
necessarie a compensare le differenze negative derivanti
dall’applicazione del decreto legislativo 56/2000
vigente, così come già più volte assicurato dal Governo
nelle ultime sedute della Conferenza Stato – Regioni.
Nel
merito, le Regioni Puglia, Campania, Molise, Calabria e
Basilicata propongono un ulteriore emendamento (Allegato
2). Il contenuto di tale emendamento non è condiviso
dalle restanti Regioni, la cui posizione è quella di
mantenere il testo nell’attuale formulazione.
Roma, 3
febbraio 2005 |