[Comunicato stampa Giunta regionale Veneto]
Stati generali della Protezione Civile. Assessore Bottacin, “Fondamentale ruolo delle Regioni. Urgente anche una semplificazione normativa statale”
lunedì 7 aprile 2025
Di ritorno dagli Stati Generali della Protezione Civile, svoltisi nel fine settimana a Roma, l’assessore alla Protezione Civile del Veneto Gianpaolo Bottacin ha sottolineato l’apprezzamento per l’organizzazione dell’evento evidenziando alcune tematiche importanti. “L’esperienza che ho maturato sul campo in numerose emergenze in quest’ultimo decennio e che mi ha consentito tra l'altro di dare il mio contributo nella definizione del testo del Decreto legislativo 1/2018, oltre che alla normativa della Regione Veneto attraverso la Legge 13/2022 che porta la mia firma, mi permette di valutare positivamente il percorso finora intrapreso a livello nazionale, anche se vi è forse la necessità di qualche ulteriore passo. In particolare il ruolo delle Regioni, in prospettiva di una revisione del Codice, può e deve essere ancor più valorizzato”, sono considerazioni che l’assessore ha voluto esprimere anche al ministro della Protezione Civile Musumeci e al capo Dipartimento Ciciliano. “Credo infatti che la grande intuizione del compianto on. Giuseppe Zamberletti, aver creato un sistema che si poggia fortemente sulla sussidiarietà e complementarità dei numerosi soggetti che lo compongono, sia l'elemento centrale che ha consentito di far diventare il Sistema della Protezione Civile Italiana uno dei più evoluti al mondo – sottolinea l’Assessore -. Una sussidiarietà che parte dal basso, con i Sindaci che sono autorità locali di Protezione Civile e che qualora non siano in grado di fronteggiare la situazione da soli, con i mezzi di cui dispongono, chiedono supporto a livello superiore. Ma altresì una complementarità dei vari soggetti coinvolti, che si integrano perfettamente per dare una risposta a trecentosessanta gradi al cittadino, che è il centro del sistema. Ed è anche per questo che ho insistito, nel 2017, affinché nel Codice fosse riconosciuto il ruolo dei Presidenti di Regione come autorità di Protezione Civile: soggetti che diventano un tutt'uno con i Prefetti, che sono tenuti al coordinamento delle forze statali. E inoltre perché le Regioni hanno un ruolo centrale nel suddetto Sistema, sia nell'ambito della gestione dell'emergenza attraverso il coordinamento dei servizi sanitari e del volontariato, ma anche di altre strutture direttamente coinvolte come quella regionale della Protezione Civile, i Geni civili, le Arpa o i Servizi forestali”. Nella sua analisi Bottacin evidenza poi che la Protezione Civile non si occupa solo di gestione emergenziale ma pure di previsione, prevenzione e ritorno alla normalità: “Anche in questo ambito il ruolo delle Regioni è assolutamente centrale, sia in termini di previsione attraverso le già citate Arpa, i Centri Funzionali Decentrati, i Centri di competenza, la direzione della Protezione Civile. E altresì rispetto alla prevenzione non strutturale: basti pensare alle pianificazioni, alla formazione, alle esercitazioni e altro ancora. Regioni che hanno importanti competenze anche nella prevenzione strutturale, ad esempio attraverso le opere di difesa del suolo. Solo in questo ambito la mia Regione, il Veneto, nel corso dei miei due mandati ha investito oltre due miliardi di euro. Non si dimentichi inoltre che, nella fase del ritorno alla normalità, generalmente vengono nominati Commissari i Presidenti di Regione, che si avvalgono come soggetti attuatori in maniera massiccia delle strutture regionali. D'altronde, anche nelle emergenze nazionali rilevanti, le Regioni contribuiscono con una considerevole ‘potenza di fuoco’ attraverso le loro colonne mobili”. “Un miglioramento del Sistema non può dunque prescindere dal ruolo fondamentale che hanno avuto negli ultimi anni e continueranno ad avere le Regioni – prosegue l’assessore - capaci di supportare lo Stato nelle grandi emergenze e i territori nelle emergenze minori. In tale contesto anche la tematica della semplificazione normativa assume certamente sempre più urgenza. Negli stati di emergenza, per poter dare risposte tempestive, sono numerosi gli articoli di legge su cui è infatti possibile derogare, dalla materia ambientale agli espropri e molto altro ancora. Se questo si rende necessario per poter realizzare le opere indispensabili in tempi ragionevoli, credo che una riflessione vada parimenti fatta se vogliamo spingere sulla prevenzione strutturale”. “Considerazioni simili vanno infine fatte anche rispetto alla necessità di intervenire normativamente – conclude Bottacin - per poter garantire la giusta serenità per chi opera in questo settore, compreso tutto il mondo del volontariato. Argomento generale, su cui ho apprezzato molto l'intervento del Ministro Nordio”. (Protezione Civile)
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