[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Fondi Ue: Callari, futura programmazione sia definita con territori

giovedì 27 marzo 2025


L'assessore ha incontrato a Roma il commissario europeo Serafin e ribadito l'importanza di non ridimensionare l'Erasmus Plus

 

  Trieste, 27 mar - "La definizione della prossima programmazione europea non può prescindere dal coinvolgimento diretto dei territori ed è un segnale importante che la Commissione europea abbia avviato un dialogo con le Regioni: solo partendo dall'ascolto si costruisce un'Europa più forte e coesa". È il messaggio lanciato dall'assessore regionale al Patrimonio, demanio, servizi generali e sistemi informativi, Sebastiano Callari, al termine dell'incontro con il commissario europeo al Bilancio e all'antifrode, Piotr Serafin, svoltosi oggi a Roma nella sede di rappresentanza della Regione Friuli Venezia Giulia.

 

L'assessore Callari, che questa mattina ha sostituito il governatore Fedriga durante la riunione della Conferenza delle Regioni e Province autonome, durante il confronto con il commissario Serafin ha ribadito la posizione condivisa dalle Regioni italiane in un documento che pone un focus specifico sulla tutela dei fondi riservati al programma Erasmus Plus, il quale nell'attuale programmazione ha una dotazione di 28 miliardi di euro.

 

"Ho chiesto rassicurazioni sul mantenimento delle risorse destinate all'Erasmus, perché rappresenta non solo un pilastro storico dell'Unione europea, ma anche uno strumento fondamentale di crescita, dialogo e formazione per milioni di giovani - ha spiegato Callari -. Ritengo, infatti, che sarebbe un grave errore ridurre i fondi per l'Erasmus e quelli per la coesione, per finanziare altre priorità, come la difesa comune, che rischia di sottrarre risorse vitali per l'integrazione europea".

 

L'assessore ha espresso apprezzamento per l'apertura della Commissione in tal senso, sottolineando che "anche all'interno del Pnrr ci sono stati investimenti rilevanti in favore delle nuove generazioni, in coerenza con la visione di un'Europa che riparte dai giovani. È incoraggiante sapere che la Commissione intende tutelare Erasmus e, possibilmente, potenziarlo: sarebbe un messaggio forte per il futuro dell'Europa, fondato sulla conoscenza reciproca, la mobilità e l'inclusione".