[Comunicato stampa Giunta regionale Puglia]
GIORNATA INTERNAZIONALE PER L'ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE. LE DICHIARAZIONI DI EMILIANO, TRIGGIANI E MATRANGOLA
lunedì 25 novembre 2024
QUESTA SERA, ADERENDO ALLA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE ONU, IL PALAZZO DELLA PRESIDENZA REGIONALE SARA' ILLUMINATO DI ARANCIONE
In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra ogni anno il 25 novembre, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano dichiara:
“La Regione Puglia ribadisce l’importanza di un impegno collettivo e costante per l’eliminazione della violenza contro le donne. Un fenomeno, questo, che continua a rappresentare una ferita dolorosa per le nostre società e che si manifesta nelle relazioni domestiche come in quelle sociali e professionali attraverso abusi psicologici e fisici che, ancora troppo sesso, restano nell’ombra e nel silenzio.
La nostra regione sa da che parte stare. Stiamo dalla parte delle donne. Stiamo dalla parte di chi si impegna a costruire una società che previene e contrasta ogni forma di violenza e discriminazione. Stiamo dalla parte di chi, attraverso azioni concrete, contribuisce a creare le condizioni per proteggere, ascoltare e supportare le donne che hanno subito violenze, ad esempio attraverso il contributo alle spese legali in favore delle donne prese in carico dai Centri antiviolenza.
Siamo convinti che ogni donna abbia il diritto di vivere libera dalla paura e dalle discriminazioni e che, davanti a queste ingiustizie, non basta più indignarsi: dobbiamo agire, insieme, con determinazione e responsabilità per produrre un cambiamento profondo. Mi sostiene la certezza di avere, al fianco delle istituzioni, l’appoggio convinto di tutta la cittadinanza. Perché i pugliesi e le pugliesi, davanti alle ingiustizie, sanno sempre come comportarsi”.
Le assessore regionali alle Politiche di Genere e alla Cultura Serena Triggiani e Viviana Matrangola, questa mattina, hanno partecipato alle iniziative regionali sul contrasto alla violenza di genere che si sono tenute all’Agorà del Consiglio regionale, promosse dalla Presidenza del Consiglio regionale con la collaborazione dell’assessorato al Welfare, dell’assessorato allo Sport per tutti, del Dipartimento della sezione Politiche di genere del Consiglio regionale e della Consulta regionale femminile.
Per l'assessora Serena Triggiani, “quella di oggi è una giornata importante per difendere i diritti fondamentali di ogni donna, di libertà, di rispetto, di autodeterminazione. Un’occasione per ribadire ancora una volta a gran voce ‘Non una di meno’ e per condividere insieme sforzi, azioni e progetti sì da costruire e diffondere, in un’ottica di prevenzione, la cultura dei diritti delle donne, partendo dalle scuole, dai luoghi di aggregazione dei ragazzi e delle ragazze, per esempio. La delega che mi è stata affidata dal presidente riguarda la Parità di genere, che ritengo un tema prima di tutto culturale e di assoluta rilevanza da applicare in tutti gli ambiti, nel mondo dell’impresa, nei luoghi di lavoro, in famiglia, a scuola. Come Regione stiamo supportando le imprese nell’acquisto di servizi di consulenza specialistici a supporto delle aziende pugliesi che intendano ottenere la certificazione della parità di genere. E insieme al Welfare stiamo promuovendo la formazione in materia di prevenzione della violenza di genere anche per i sanitari e le sanitarie. Ritengo importantissimo il ruolo dei Centri antiviolenza regionali (CAV) e dei SUAP, ovviamente: la nostra Regione è stata precursora con una legge del 2014 dedicata proprio alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere, al sostegno alle vittime, alla promozione della libertà e dell'autodeterminazione delle donne. C’è ancora tanto da fare: serve costanza, unione, cooperazione di tutte e tutti, delle istituzioni, degli istituti scolastici, delle famiglie, delle associazioni, che sono altri presidi fondamentali sui territori. Non dobbiamo abbassare la guardia, diffondendo con ogni mezzo la cultura di genere, che parte anche dal linguaggio, dal nostro vocabolario. Non abbasseremo mai la guardia, oggi 25 novembre come ogni singolo giorno”.
“La violenza di genere – ha ricordato l’assessora Viviana Matrangola – non è un fenomeno episodico o isolato, ma è una violenza sistemica e strutturale. Continuare a trattarla come un’emergenza significa ignorare la realtà. La strada maestra per vincere questa battaglia continua a essere l’educazione. Un’educazione basata sul rispetto delle differenze e sulla loro valorizzazione, ma anche votata all’alfabetizzazione sentimentale delle giovani generazioni, per contrapporre la cultura del rispetto alla cultura del possesso. La violenza sulle donne non è però solo quella che avviene nelle relazioni di intimità. È violenza anche quella di Stati e leader politici che cavalcano politiche reazionarie e fondamentalismi di stampo misogino, che innalzano muri e costruiscono nuove segregazioni e promulgano leggi per respingere e deportare. È violenza quella dei diritti negati e delle discriminazioni verso le donne migranti. Anche morire di fatica nei campi è violenza! Oggi più che mai non posso non pensare alla condizione delle donne nel mondo, alle spose bambine, alle donne vittime di tratta e mutilazioni genitali, alle donne rifugiate che subiscono indicibili violenze e violazioni dei diritti umani e abusi sessuali alle frontiere. Sul piano legislativo e giuridico, gli interventi e le misure realizzate non hanno ancora raggiunto uno standard sufficientemente adeguato e i percorsi di uscita dalla violenza sono ancora difficili e complicati. Il reinserimento lavorativo e sociale delle donne vittime di violenza, poi, è ancora macchinoso e complicato. Su questi aspetti, con il mio assessorato, sto lavorando per destinare risorse all'integrazione delle donne in percorsi professionali e lavorativi che diano loro occasione di riscatto e dignità”.
Nella serata di oggi, aderendo alla campagna di sensibilizzazione promossa dall’ONU, la facciata del Palazzo della Presidenza della Regione Puglia sarà illuminata di arancione.