[Comunicato stampa Giunta regionale Emilia - Romagna]
Regione. Il presidente Bonaccini ha firmato la lettera di dimissioni e le ha comunicate alla Presidenza dell’Assemblea Legislativa. A norma di Statuto, la vicepresidente Irene Priolo assume le funzioni di presidente

venerdì 12 luglio 2024


 

Decaduta anche la Giunta regionale e sciolta l’Assemblea legislativa, che rimarranno in carica per garantire l’ordinaria amministrazione e il disbrigo degli affari correnti. Fase di affievolimento dei poteri che permarrà fino allo svolgimento delle prossime elezioni regionali, da tenere entro cinque mesi. La data sarà decisa della presidente facente funzioni d’intesa con il presidente della Corre d’Appello di Bologna

Bologna – Questa mattina il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha firmato la lettera di dimissioni e le ha comunicate alla presidente dell’Assemblea Legislativa, Emma Petitti. Un atto dovuto che fa seguito all’elezione di Bonaccini al Parlamento europeo, stante l’incompatibilità delle due cariche, e in coerenza con l’annuncio dato da lui stesso in Aula nella seduta dell’Assemblea dello scorso 26 giugno.

 

Di conseguenza, sono state attivate le procedure stabilite all’articolo 126, terzo comma, della Costituzione, e all’articolo 32 dello Statuto Regionale, dove, al comma 3-bis, si prevede che la vicepresidente della Giunta regionale, Irene Priolo, assuma le funzioni attribuite al Presidente della Regione fino all’insediamento dei nuovi organi.

 

Nella lettera di dimissioni, Bonaccini ha voluto ringraziare la presidente Petitti “per la grande collaborazione di questi anni, che ti prego di estendere con la mia gratitudine a tutti i consiglieri e a tutti coloro che lavorano nella struttura dell’Assemblea Legislativa”.

 

Con le dimissioni di Bonaccini, la stessa Giunta regionale è decaduta e l'Assemblea Legislativa sciolta. Sia la prima sia la seconda rimangono in carica per garantire gli affari correnti e la gestione ordinaria dell'Ente, la cui attività entra così in una fase di affievolimento dei poteri fino allo svolgimento delle prossime elezioni regionali. Situazione di affievolimento che permarrà fino all’insediamento dei nuovi organi conseguente al rinnovo elettorale. In questa fase, gli atti adottati dovranno rispettare i limiti dell’ordinaria amministrazione, dell’urgenza e della indifferibilità.

 

Le prossime elezioni si svolgeranno entro massimo cinque mesi dalle dimissioni del presidente. Secondo la legge regionale, infatti, il decreto di indizione è adottato dalla vicepresidente della Giunta facente funzioni di presidente entro tre mesi dallo scioglimento dell’Assemblea legislativa, e le elezioni si svolgeranno entro i successivi due mesi. La data verrà decisa da Priolo d'intesa con il presidente della Corte d'Appello di Bologna.