Ecco dunque le cifre principali per l’assestamento 2023-2025 dei conti della Provincia autonoma, che si accompagna al bilancio tecnico 2024-26, al fine di garantire stanziamenti adeguatamente dimensionati nel 2024.
Il contesto Lo scenario a cui fa riferimento il documento di bilancio include alcuni elementi di positività. La crescita del Pil nel 2022 del Trentino è prevista al +4,1%, rispetto al 3,7% della previsione dello scorso ottobre. Nel 2023 si stima una crescita compresa tra 1,2 e 1,4%, per gli anni successivi una forbice tra +1,2 e 1,6% (2024) e 1,3-1,4% (2025). Nel 2022 dunque il Trentino ha registrato una dinamica superiore di 4 decimi di punto rispetto alla crescita italiana, determinata dalla vivacità dei consumi turistici e da uno sviluppo degli investimenti migliore delle attese.
L’assestamento Considerata la già intervenuta destinazione dei 318 milioni dell’avanzo di amministrazione 2022 avvenuta attraverso la variazione di bilancio di aprile (cifra che comprende i 200 milioni per investimenti, considerando anche i 50 milioni autorizzati a debito), l’assestamento come precisato conta su un volume di entrate disponibili di 457,9 milioni. A loro volta suddivise in 184,7 milioni per il 2023, 194,9 per il 2024 e 78,3 per il 2025, rispetto ad un bilancio complessivo del 2023 che dispone di una cifra superiore ai 5 miliardi di euro.
I 457,9 milioni provengono dalla finanza provinciale. A questi si aggiungono 2,6 miliardi di risorse esterne, che alimentano la crescita del territorio. L’insieme include i fondi PNRR e PNC, per oltre 1,6 miliardi, i fondi strutturali europei (640 milioni), le risorse statali per opere sportive e infrastrutturali legate alle Olimpiadi 2026 (circa 290 milioni di euro), altri finanziamenti statali per 100 milioni per opere connesse agli obiettivi del PNRR-PNC.
Le destinazioni delle risorse della finanza provinciale Una parte centrale è occupata dagli interventi a sostegno delle famiglie. A partire dalla conferma, anche per il 2024 con impatto sul 2025, dell’esenzione dall’addizionale regionale all’Irpef per i redditi fino a 25mila euro e dell’incremento dell’addizionale dello 0,5% per i redditi superiori a 50.000 euro per la parte di reddito eccedente tale importo. L’impatto è di 35 milioni di euro.
FAMIGLIA Vengono messi a regime il bonus di 5mila euro per il terzo figlio e successivi e la dote finanziaria per l’indipendenza dei giovani (il contributo rivolto all’estinzione di prestiti bancari fino a un massimo di 30 mila euro per la durata di 5 anni). Incrementato inoltre l’assegno di natalità per ridurre l’onere delle famiglie che hanno figli all’asilo nido. Lo stanziamento ammonta a 9 milioni di euro annui.
IMPRESE Per sostenere il tessuto produttivo c’è la proroga al 2024 delle agevolazioni IRAP, anche di quelle in scadenza nel 2023 (70 milioni annui). Sono poi incrementate le risorse destinate a garantire la continuità degli interventi e delle misure a sostegno del sistema economico. Previsti oltre 14 milioni aggiuntivi per gli interventi di contesto di Trentino sviluppo, sia nel comparto turistico che industriale. Sono poi autorizzate risorse per 26,3 milioni, a cui si aggiungono 68,7 milioni in limiti di impegno, volte garantire il finanziamento degli investimenti delle imprese su ricerca e innovazione, risparmio energetico, transizione ecologica, finanza d’impresa e sostegno delle Fondazioni di ricerca. Per il commercio vengono integrati di 2,3 milioni per l’esercizio 2024 i fondi relativi ai contributi destinati ad attività multi servizi e valorizzazione dei centri storici, artigianato e fiere.
TUTTI I SETTORI COINVOLTI Le destinazioni riguardano tutti i settori, turismo, agricoltura, anche con le risorse per nuovi bandi con cui sostenere la patrimonializzazione delle imprese, la sanità, l’istruzione di ogni ordine e grado e le borse di studio universitarie, gli studentati universitari, gli enti locali, lo sport, le politiche del lavoro, i beni e le attività culturali.
Per le opere pubbliche e gli altri investimenti la cifra aggiuntiva è di 77,9 milioni.
Gli investimenti per la salvaguardia e la valorizzazione del territorio vedono una copertura maggiore di 32,8 milioni di euro, che copre la mitigazione del rischio idrogeologico, la prevenzione delle calamità, il potenziamento del patrimonio forestale, il settore antincendio, gli interventi di sistemazione.
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