Segnana: "Obiettivo rafforzare i servizi sanitari di prossimità"
La Giunta provinciale, nell'ultima seduta, ha approvato il macro modello organizzativo per lo sviluppo della rete dell'assistenza sanitaria territoriale in provincia di Trento, che attua il PNRR - Missione 6 Salute e il nuovo decreto ministeriale sugli standard assistenziali. Come spiega l'assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, Stefania Segnana, il provvedimento: "Si inserisce nel solco di quanto già approvato nei mesi scorsi, l'obiettivo è quello di potenziare l’assistenza territoriale, allineando i servizi ai bisogni delle comunità e dei pazienti anche alla luce delle criticità emerse durante l’emergenza pandemica, nonché rafforzare le strutture, i servizi sanitari di prossimità e i servizi domiciliari".
Si tratta di un atto che - sul solco della programmazione già deliberata, in primis dal piano di potenziamento dell'assistenza territoriale approvato nell'estate 2020 in seno all'emergenza Covid 19 e dal piano operativo provinciale per l'attuazione del PNRR approvato nel maggio 2022 - definisce il perimetro delle funzioni e degli assetti sanitari della provincia di Trento, con particolare riguardo ai nuovi modelli organizzativi quali la Casa della Comunità, l'Ospedale di Comunità, la Centrale operativa territoriale, l'Infermiere di Famiglia/di Comunità, la Telemedicina. Come illustrato oggi nel corso della conferenza dal direttore sanitario di Apss, Giuliano Mariotti, questa rete si compone appunto di una decina di Case della comunità, un modello organizzativo di prossimità, che coordina e integra i servizi di assistenza sanitaria di base per la comunità di riferimento, di Centrali operative territoriali che svolgono una funzione di coordinamento della presa in carico della persona in raccordo con la rete dell'emergenza urgenza con la centrale operativa 116117 e con servizi e professionisti, nonché degli Ospedali di comunità, tre secondo le previsioni, che rappresentano strutture con un numero limitato di posti letto che prendono in carico pazienti che richiedono interventi sanitari potenzialmente erogabili a domicilio, ma che necessitano di ricovero per mancanza di un domicilio idoneo e di sorveglianza infermieristica continuativa.
Il provvedimento rappresenta inoltre una ricognizione del livello di coerenza delle funzioni sanitarie territoriali rispetto agli standard definiti dal decreto ministeriale dello scorso giugno, con individuazione delle azioni da implementare per assicurare il rispetto dei parametri, tenuto conto delle peculiarità demografiche e territoriali trentine, nell’esercizio dell’autonomia organizzativa e finanziaria sancita dallo Statuto di autonomia. A completamento del quadro dell'assistenza territoriale previsto dal PNRR, verrà approvato l'atto provinciale di programmazione che individuerà il nuovo assetto della medicina convenzionata disciplinando le nuove forme organizzative, ovvero le Aggregazioni funzionali territoriali (AFT) e le Unità complesse di cure primarie (UCC), nell’ambito dei distretti sanitari con criteri di flessibilità per garantire al meglio l’assistenza di prossimità e la presa in carico degli assistiti.
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(at)
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