[Comunicato stampa Giunta regionale Liguria]
NUOVA PROGRAMMAZIONE FSE 2021-2027. BERRINO E CAVO: PIANO INVIATO ALLA COMMSSIONE EUROPEA PER LA DEFINITIVA APPROVAZIONE. DALL’OCCUPAZIONE ALL’INCLUSIONE SOCIALE 435 MILIONI PER UN PROGRAMMA CON GRANDI OPPORTUNITA’

venerdì 8 aprile 2022


GENOVA. La Giunta regionale, su proposta degli assessori al Lavoro e alla Formazione Gianni Berrino e Ilaria Cavo, ha deliberato di inviare il Programma Regionale FSE+ 2021-2027 al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed al Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica per l’inoltro alla competente Divisione comunitaria per l’avvio della consultazione per la sua definizione. Lo schema di programma regionale da 435 milioni di euro, 81 milioni in più della precedente programmazione, va dunque verso l’approvazione definitiva. L’invio alla Commissione Europea conclude un percorso cominciato con molteplici consultazioni del partenariato che sono partite nel dicembre 2020, sono tutt’ora in atto e sono passate attraverso il Comitato di Sorveglianza presieduto dall’ assessore alla Formazione Ilaria Cavo tenutosi il 22 novembre scorso. Il Comitato ha condiviso le linee strategiche e di allocazione delle risorse di un Programma che, a febbraio 2022, ha ricevuto anche il via libera della competente Commissione del Consiglio regionale. Con l’approvazione di questo provvedimento sarà possibile inviare ufficialmente il PR FSE+ 2021-2027 alla Commissione, con cui è nel frattempo proseguito il confronto informale per addivenire in tempi brevi all’approvazione definitiva, con decisione comunitaria, del nuovo Programma. “E’ un ulteriore passo avanti per un provvedimento molto atteso ed articolato – dichiarano gli assessori al Lavoro e alla Formazione Gianni Berrino e Ilaria Cavo – Occorre ricordare che la voce più importante di questa programmazione riguarda l’occupazione con il 36,5% delle risorse. C’è poi un importante capitolo dedicato all’’inclusione sociale con il 30% mentre le altre risorse in percentuale vanno per l’occupazione giovanile con il 20,5% e l’istruzione e la formazione con il 13%. Si tratta dunque di un programma (non a caso definito Plus) dove il peso delle attività di inclusione sociale cresce moltissimo, attraverso azioni come la formazione per inserimento occupazionale dei soggetti svantaggiati ed anche attraverso le attività per facilitare l’accesso delle persone svantaggiate ai servizi socioeducativi e assistenziali Gli obiettivi e le azioni che ne deriveranno, le cui linee strategiche saranno definite sulla base del proseguimento del confronto con i partner, consentiranno un ampio perimetro di azione, interessando diversi soggetti con i loro bisogni e andando indirettamente a investire a beneficio di una pluralità di settori socio-economici. Si tratta di una pianificazione che nella sua varietà tende fortemente ad offrire opportunità di nuova e migliore occupazione”.