[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Digitale: Callari, cybersecurity tutela enti e servizi al cittadino
giovedì 7 aprile 2022
Servono più fondi dal Governo per protezione reti informatiche.
Interlocuzione su Spid
Trieste, 7 apr - "La Regione punta con forza sull'innovazione tecnologica e sulla transizione digitale, non solo per permettere a tutti i cittadini l'accesso e la fruizione dei servizi offerti dalla pubblica amministrazione, ma anche per consentire alla comunità tutta del Friuli Venezia Giulia di superare il digital gap 'personale', perché dotata di strumenti informatici in grado di aiutarli concretamente nel mondo del lavoro, della formazione e nella vita di tutti i giorni. In tal senso la protezione dei sistemi, la cybersecurity, diventa fondamentale".
Lo ha detto l'assessore regionale ai Sistemi informativi, Sebastiano Callari, che oggi pomeriggio ha preso parte in videoconferenza, anche in veste di suo coordinatore vicario, alla Commissione per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione della Conferenza delle Regioni.
"Per ogni contributo messo a terra in innovazione tecnologia e digitalizzazione è necessario investire altrettanti stanziamenti per la protezione dei sistemi informatici e dei dati sensibili"
ha sottolineato Callari.
"La cybersecurity aumenta la resilienza e la capacità di azione degli enti locali e questo, oggi, vale ancora di più rispetto al passato, anche alla luce delle recenti minacce informatiche connesse al conflitto Ucraina-Russia - ha spiegato ancora Callari -. Diventa necessario, pertanto, che le Regioni e le pubbliche amministrazioni aggiornino con costanza i propri sistemi di sicurezza informatica. Per questo chiediamo al Governo di stanziare al più presto fondi congrui, importanti, per potenziare, incrementare e aggiornare i sistemi di difesa informatica. Nel delicato momento internazionale che stiamo vivendo la difesa dal cyber-attacco è imprescindibile".
Callari, poi, ha comunicato che avvierà un'interlocuzione per trovare la migliore strada affinché l'identità digitale (Spid) venga attivata personalmente dal maggior numero di dipendenti pubblici per svolgere il loro lavoro. "Come amministrazione pubblica, dobbiamo essere i primi a dare l'esempio alla cittadinanza - ha sottolineato l'assessore -. Lo Spid è indispensabile, oggi, al pari della carta di identità. Ogni cittadino, compreso il dipendente pubblico, ha il dovere di avere questo documento, che deve fare da solo. Questo per senso civico e per la crescita dell'intera comunità. Lo Spid garantisce a tutti, infatti, la certezza dell'identità della persona con cui stiamo interagendo".
La Commissione ha affrontato diversi punti strategici tra cui quello legato alla Rete di facilitazione digitale, per cui è stato ritenuto congruo il piano di riparto delle risorse tra le Regioni e le pubbliche amministrazioni, e quello degli avvisi per la Digitalizzazione di servizi per le pubbliche amministrazioni locali, a partire dal 4 aprile scorso, per le pubbliche amministrazioni locali, attraverso la piattaforma PA digitale 2026.
A partire dal 4 aprile sono disponibili i bandi per PagoPa, Spid/Cie e appIO cui possono aderire i Comuni, registrandosi e accedendo a un'area riservata tramite la quale potranno richiedere i fondi destinati all'ente e ricevere un'assistenza dedicata. Saranno interessati dagli avvisi 22.353 pubbliche amministrazioni tra Comuni, scuole, aziende sanitarie, Regioni, università, province, città metropolitane, istituti di ricerca e pubbliche amministrazioni centrali.
ARC/PT/ma
071852 APR 22