[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Imprese: Bini, via con 6 mln a bando ponte per ricerca e sviluppo

giovedì 30 dicembre 2021


Udine, 30 dic - "Uno dei bandi più attesi dal sistema
produttivo regionale per incentivare le attività di ricerca e
sviluppo delle piccole, medie e grandi imprese che mette in
connessione i progetti della programmazione comunitaria 2014-2020
con quelli della futura programmazione. Partiamo con 6 milioni di
euro ma le risorse potranno essere integrate con dotazioni
aggiuntive".

Così l'assessore regionale alle Attività produttive e turismo del
Friuli Venezia Giulia, Sergio Emidio Bini, ha annunciato
l'approvazione da parte della Giunta regionale del "bando ponte"
per ricerca e sviluppo gestito dal Servizio industria e
artigianato della direzione centrale Attività produttive e
turismo, finalizzato alla creazione di un parco progetti
prontamente rendicontabile nell'ambito del Programma Regionale
FESR 2021-2027.

"A seguito dell'approvazione definitiva della strategia di
specializzazione della Regione (S3 2021-2027), aggiornata e
trasmessa alla Commissione europea, ora siamo pronti ad aprire il
bando a fine gennaio che ha per beneficiari le Pmi e le grandi
industrie del settore manifatturiero e del terziario interessate
a realizzare progetti di ricerca industriale o sviluppo
sperimentale specificatamente attinenti e rivolti ad almeno una
delle aree di specializzazione e coerenti con almeno una delle
relative traiettorie di sviluppo della Strategia" ha spiegato
Bini, aggiungendo che "è un'occasione attesa dal 2017, anno
dell'ultimo bando in ricerca e sviluppo, che imprimerà un
ulteriore balzo in avanti alle nostre imprese".

La dotazione finanziaria iniziale del bando, comunque integrabile
successivamente, è di 6 milioni di euro.

I contributi sono a fondo perduto e sono concessi per il
sostenimento di spese connesse all'attività collaborativa di
ricerca e sviluppo. Tra le spese rientrano quindi il personale,
le attrezzature, le consulenze qualificate, le prestazioni e i
servizi, la realizzazione di prototipi, i beni immateriali e
materiali. L'attività di ricerca e sviluppo deve essere
obbligatoriamente svolta in una delle forme collaborative
previste dal bando (con altre imprese, con enti di ricerca, con
l'apporto di consulenze esterne).

Il limite minimo di spesa ammissibile del progetto è di 60mila
euro per la piccola impresa, 200mila euro per la media impresa,
350mila euro per la grande impresa.

Le intensità di aiuto per le attività di ricerca (R) e sviluppo
(S) variano in funzione della dimensione dell'impresa e della
presenza o meno di una collaborazione con altre imprese (c.d.
progetto congiunto). Per micro e piccola impresa: 55 per cento
(R) 30 per cento (S); per micro e piccola impresa in
collaborazione con altre imprese: 70 per cento (R) 45 per cento
(S); per media impresa: 45 per cento (R), 20 per cento (S); per
media impresa in collaborazione con altre imprese: 60 per cento
(R), 35 per cento (S); per grande impresa: 35 per cento (R), 10
per cento (S); per grande impresa in collaborazione con altre
imprese: 50 per cento (R), 25 per cento (S).

Le intensità dell'aiuto sono maggiorate nella misura del 5 per
cento nel caso in cui il progetto abbia una durata, comprensiva
di eventuali proroghe, non superiore a dodici mesi.
Le domande potranno essere presentate dalle ore 10 del 31 gennaio
2022 alle ore 16 del 31 marzo 2022. La procedura valutativa sarà
a graduatoria. I progetti di ricerca e sviluppo potranno avere
una durata massima di diciotto mesi, prorogabile di ulteriori sei
mesi.
ARC/SSA/gg