[Comunicato stampa Giunta regionale Emilia - Romagna]
Agroalimentare. Sostegno ai giovani imprenditori, biologico, misure agroambientali, riduzione gas serra, innovazione, tutela biodiversità: dalla Regione 67 milioni di euro per accelerare la transizione ecologica. L’assessore Mammi: “Investiamo a favore di un’agricoltura che fa leva su qualità e innovazione e scommette sulle nuove generazioni”
martedì 21 dicembre 2021
Pronti sei nuovi bandi del Programma regionale di sviluppo rurale. In sette anni - dal 2014 al 2020 – le superfici bio in Emilia-Romagna sono più che raddoppiate, arrivando a toccare quota 180 mila ettari. E ora si rilancia, puntando a riconvertire entro il 2027 almeno il 40% dei terreni coltivati con il metodo biologico e gli altri sistemi di produzione sostenibile. Giovani: altri 30 milioni a disposizione; già investiti 150 milioni di euro nel corso dell’attuale programmazione, con la nascita di quasi 1.800 nuove imprese, il 30% guidate da donne. Tutti i finanziamenti in arrivo
Bologna – Sostegno ai giovani imprenditori, biologico, tutela dell’ambiente e della biodiversità, taglio alle emissioni di gas serra degli allevamenti per contrastare i cambiamenti climatici, progetti di innovazione in campo agroindustriale e difesa del patrimonio forestale.
La Regione accelera sulla svolta “green” in agricoltura e mette a disposizione delle imprese un cospicuo pacchetto di risorse, che vale complessivamente oltre 67 milioni di euro, per accompagnare la riconversione del settore verso un modello imperniato su qualità e salubrità delle produzioni e sostenibilità ambientale.
L’accelerazione passa attraverso sei nuovi bandi del Programma di sviluppo rurale (Psr), di cui tre già adottati (biologico, misure agroambientali e giovani) e altri tre in via di approvazione da parte della Giunta regionale: lotta ai gas serra, sostegno all’innovazione e forestazione.
Ecco, in sintesi, la ripartizione dei fondi, in ordine di rilevanza: giovani (30,3 milioni di euro), sviluppo del biologico (14,5), lotta ai gas serra (10,1), innovazione (4,5), forestazione (4,3) e, infine, tutela biodiversità (3,5 milioni di euro).
Obiettivi, modalità e scadenze dei nuovi bandi sono stati illustrati oggi in una videoconferenza stampa dall’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi.
L’Emilia-Romagna è al quinto posto a livello nazionale per numero complessivo di operatori bio – 6.840 a fine 2020 – e sul gradino più alto del podio per numero di aziende di trasformazione/preparazione, oltre 1.280. Il nostro territorio dal 2014 ad oggi ha registrato un vero e proprio boom, con quasi 180 mila ettari certificati a fine 2020 (+102%). Tra gli obiettivi della Regione con la prossima programmazione 2023-2027 c’è la copertura ad almeno il 40% delle superfici con il bio e gli altri sistemi di produzione sostenibile.
“Lo sviluppo del bio- sottolinea Mammi- è un tassello di un più ampio disegno strategico per un’agricoltura amica dell’ambiente e all’insegna della sostenibilità, come testimoniano il bando sulle misure agroambientali già approvato e quello sul taglio delle emissioni di gas serra degli allevamenti in procinto di essere adottato. Una strategia che al tempo stesso mette tra le sue priorità il sostegno all’innovazione e ai giovani imprenditori agricoli, sui quali stiamo puntando moltissimo. Al riguardo ricordo che quello che lanciamo oggi è l’ottavo bando in sette anni per favorire il ricambio generazionale in agricoltura e nell’attuale programmazione abbiamo già investito quasi 150 milioni di euro per dare una chance ai giovani che intendono aprire un’azienda agricola, favorendo così la nascita di quasi 1.800 nuove imprese condotte da giovani, di cui circa il 30% guidate da donne”.
I bandi già approvati
I bandi già approvati dalla Giunta regionale, come detto, riguardano rispettivamente il sostegno alle imprese giovani (30,3 milioni di euro, di cui più di 16 milioni come premio di primo insediamento e 14 milioni come aiuto all’avviamento d’impresa e ammodernamento delle aziende) , la promozione dell’agricoltura biologica (14,4 milioni di euro, di cui 4,5 milioni per la conversione a pratiche e metodi e 10 milioni per il mantenimento di metodi e pratiche biologiche) e la salvaguardia della biodiversità (3,5 milioni di euro per interventi come il ripristino e/o conservazione degli elementi caratteristi del paesaggio agrario tradizionale come filari di alberi, siepi, boschetti, maceri, laghetti, ecc).
Per il bando giovani le domande di contributo dovranno essere presentate entro il 22 maggio 2022, mentre per i bandi bio e biodiversità la scadenza è il 28 febbraio 2022.
L’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura comunicherà sul proprio sito internet https://agrea.regione.emilia-romagna.it/ il primo giorno utile per la presentazione delle richieste di adesione. /G.Ma