[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Sicurezza: Roberti, progetto da 2,7mln per contrasto lavoro irregolare
venerdì 10 dicembre 2021
Pordenone, 10 dic - Il Friuli Venezia Giulia parteciperà all'avviso emesso dalla Direzione generale dell'Immigrazione e del ministero del Lavoro per dare vita ad una serie di iniziative con le quali contrastare il lavoro irregolare nella nostra regione.
Lo ha deciso l'esecutivo Fedriga approvando oggi, nella seduta di giunta, una apposita delibera su proposta dell'assessore alla Sicurezza Pierpaolo Roberti. Il progetto, che avrà una durata di
24 mesi, verrà realizzato attraverso un partenariato che vedrà collaborare, oltre al Friuli Venezia Giulia, anche le Regioni Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Liguria e che vedrà assegnato al nostro territorio risorse pari a 2,7 milioni di euro provenienti dal fondo europeo Fse.
L'obiettivo generale della proposta progettuale è quello di prevenire e contrastare forme di distorsione del mercato del lavoro quali occupazione irregolare, lavoro sommerso, caporalato e sfruttamento, promuovendo in tutti i settori economici la cultura della legalità e della sicurezza. L'avviso ministeriale è stato elaborato secondo un approccio multidisciplinare, con azioni che avranno a che fare con una pluralità di ambiti di intervento, tutti attinenti al settore dell'immigrazione e del lavoro. Con questa progettazione verrà avviata una forte collaborazione con tutti gli organismi pubblici e privati interessati al contrasto del lavoro irregolare in un'ottica di lungo periodo.
Nello specifico verranno messe in atto iniziative per potenziare e qualificare il livello di conoscenza e di capacità di intervento delle Regioni partner nonché dei soggetti pubblici e privati che compongono la rete, sia per prevenire e contrastare i fenomeni di sfruttamento lavorativo sia per realizzare interventi di tutela delle vittime. Ciò avverrà attraverso la condivisione di interventi, di buone pratiche, della conoscenza dei fenomeni nei diversi settori economici. Inoltre si provvederà a definire sistemi regionali di identificazione, protezione e assistenza alle vittime di sfruttamento lavorativo in tutti i settori e a promuovere forme di collaborazione tra i diversi soggetti preposti alle attività di controllo e vigilanza in ambito lavorativo, anche con il coinvolgimento degli Ispettorati Interregionali del Lavoro Nord Est e Nord Ovest.
Il progetto prevede anche una maggiore qualificazione della filiera del lavoro, con interventi finalizzati ad aumentare le competenze professionali e trasversali dei beneficiari finali per agevolare assunzioni regolari particolarmente nei settori che presentano un alto tasso di manodopera straniera e imprenditoriale. Infine si punterà a diffondere tra amministratori pubblici, soggetti della società civile, imprese e cittadini la consapevolezza del fenomeno legato allo sfruttamento lavorativo e alla necessità di invertire la rotta costruendo invece sistemi economici basati sulla cultura della legalità.
ARC/AL