[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Digitale: Callari, serve cambiamento culturale nella P.A.

venerdì 10 dicembre 2021


Trieste, 10 dic - "Digitalizzare la Pubblica amministrazione
non significa semplicemente trasferire al computer le operazioni
che prima si facevano su carta, ma vuol dire mettere in atto un
vero cambiamento culturale, che deve partire in primo luogo dai
funzionari, ai quali spetta l'obbligo di declinare questo
cambiamento in un miglioramento della qualità del servizio
erogato ai cittadini".

Lo ha detto oggi a Trieste l'assessore regionale ai Sistemi
informativi, Sebastiano Callari, nel corso dell'incontro
organizzato dall'Università del capoluogo giuliano in occasione
della Giornata della Trasparenza e intitolato "L'operazione
amministrativa alla prova della transizione digitale".

Come ha spiegato l'assessore, la pandemia - e il necessario
ricorso allo smart working, con la conseguente amplificazione
dell'uso della rete nei processi lavorativi - non ha fatto altro
che mettere in risalto lo stato di arretratezza tecnologica del
nostro Paese sul piano informatico. "Non è un caso - ha
sottolineato Callari - che l'Italia risulti essere nelle retrovie
delle classifiche europee per quel che riguarda il livello di
digitalizzazione della Pubblica amministrazione".

Ci sono poi, come ha allertato l'assessore, all'interno di
un'evoluzione informatica dei servizi forniti alle persone, i
rischi legati all'eventuale creazione di nuove discriminazioni
nei confronti della popolazione meno evoluta sul piano dell'uso
del digitale, con una particolare preoccupazione per la fascia
più anziana della popolazione.

"Il nostro punto d'arrivo - ha detto l'assessore - deve essere
quello di lavorare per un domani, non troppo lontano, nel quale i
cittadini e le imprese potranno seguire passo passo, attraverso
la tecnologia, le loro pratiche. Inoltre la digitalizzazione
dovrà favorire la massima trasparenza, grazie alla quale
aumenterà anche l'efficienza amministrativa".

Callari ha poi fatto riferimento ai giovani e al fatto che
saranno loro gli interpreti dell'innovazione digitale, "a patto
che il rapporto che hanno con l'uso della rete non si esaurisca
al solo utilizzo dei social".      

Infine l'assessore, relativamente al tema della trasparenza, ha
portato ad esempio il governatore Fedriga, poiché in un periodo
emergenziale come quello che stiamo attraversando "quando un
amministratore mette al primo posto il bene dei cittadini, non
preoccupandosi dei vantaggi politici o del consenso, non può che
agire con massima trasparenza".
ARC/GG/al