[Comunicato stampa provincia autonoma di Trento]
Corridoi umanitari, approvato il programma biennale per il Trentino
lunedì 6 dicembre 2021
La Giunta provinciale con delibera proposta dal presidente Maurizio Fugatti ha dato il via libera al programma biennale 2022-23 per l’accoglienza dei nuclei familiari nell’ambito dei corridoi umanitari attivati per i cittadini siriani e afghani. Con il provvedimento si dà seguito agli atti – un ordine del giorno e una mozione – approvati dal consiglio provinciale sul tema.
La disponibilità prevista è di circa 20 posti per il periodo dal primo gennaio 2022 al 31 dicembre 2023.
Per quanto riguarda i cittadini siriani, si tratta sostanzialmente di un rinnovo per il corridoio umanitario attivato con il Libano nel 2016. Nell’ambito di questa intesa, allo stato attuale è presente in Trentino un nucleo familiare di sei persone il cui progetto dovrebbe concludersi tra un paio di mesi circa. L’arrivo più recente si è registrato nei giorni scorsi. In Trentino sono giunti 8 cittadini siriani, componenti tre nuclei familiari legati tra loro da parentela. Il gruppo, in cui sono presenti minori e persone con una situazione di fragilità sanitaria, che era seguito in Libano dall’Operazione Colomba della Comunità Papa Giovanni XXIII, è stato accolto per la quarantena in una struttura gestita da una cooperativa sociale. Con il monitoraggio sul piano logistico e sanitario da parte di Provincia, Apss e protezione civile. Al termine del periodo di osservazione delle norme sanitarie è previsto il trasferimento in un’altra struttura in territorio trentino. A seguire le famiglie sarà la stessa cooperativa sociale. Per i cittadini afghani, come stabilito dagli atti approvati dal Consiglio, è necessario stipulare un protocollo di intesa con il commissariato del governo per accogliere alcune persone, prioritariamente donne e bambini, delle 400 a carico dello Stato, sui 1.200 in totale che dovrebbero arrivare in Italia nei prossimi due anni, parte delle quali (800) a carico di alcune organizzazioni non governative (Caritas Italiana, Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche, unitamente alla Tavola Valdese, e Arci). Il Trentino aveva già accolto oltre un centinaio di cittadini afghani nell’ambito dell’operazione Aquila Omnia per l’evacuazione dell’Afghanistan, ospitati per la quarantena in una struttura della Difesa a Riva del Garda e in seguito trasferiti in altre Regioni italiane. |
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