L’Assessorato dell’Istruzione, Università, Politiche giovanili, Affari europei e Partecipate informa che l’Assessore Luciano Caveri ha partecipato questa mattina alla seduta ordinaria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in qualità di coordinatore della Commissione Affari Istituzionali e Generali – Materia Politiche per la Montagna, per informare i Presidenti delle Regioni sugli esiti della Commissione Politica della Montagna tenutasi nella giornata di ieri 1° dicembre in merito alla bozza di DDL sulle “Disposizioni in favore delle zone montane”.

L’Assessore Caveri ha evidenziato l’assoluta mancanza di informazione e coinvolgimento da parte del Governo e dei soggetti preposti alla definizione di una bozza di articolato normativo per la presentazione di un disegno di legge per la Montagna e ha sottolineato che l’acquisizione dei testi in discussione è avvenuta unicamente in via informale.

Il Disegno di legge non è ancora pubblicato, ma risulta in elenco tra i collegati alla decisione di bilancio nel Documento di economia e finanza (Nota di aggiornamento Nadef) per il periodo 2022/2024, e, in base a quanto disposto dall’art. 180 (Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane) del Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024, si evince che non è stata fornita una nuova classificazione dei comuni, ma che si rimanda all’art. 1 della legge n. 991 del 1952 e ss.mm. e ii.

La classificazione dei comuni montani rappresenta uno dei temi cardine su cui le Regioni chiedono un intervento forte di revisione: l’Assessore Caveri ha pertanto ottenuto la massima condivisione per richiedere al Governo un coinvolgimento delle Regioni nel processo di definizione di una normativa che incide pesantemente sui territori regionali e sulle relative competenze.

“La Commissione Politiche della Montagna della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha valutato necessario vista la situazione di urgenza – spiega l’Assessore Caveri – intervenire tempestivamente nella fase ascendente dell’elaborazione dell’articolato normativo, chiedendo al Governo il coinvolgimento delle Regioni, sino ad ora escluse dal processo di elaborazione del disegno di legge”.

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