[Comunicato stampa Giunta regionale Toscana]
Sì della Ue a estensione del Psr: oltre 300 milioni disponibili per l' agroalimentare toscano
giovedì 21 ottobre 2021
Il commissario europeo all’agricoltura ha firmato la decisione di adozione delle modifiche al Programma di sviluppo rurale (Psr) della Toscana, approvando l’estensione al 2022 dell’attuale programmazione. Questa estensione di due anni del Psr-Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) consente la proroga dell’applicabilità del quadro giuridico esistente con la gestione di risorse nuove: la ripartizione biennale delle risorse del Quadro finanziario pluriennale (Qfp) e le risorse aggiuntive dell’European Recovery Instrument (EURI) del “Next Generation EU” (NGEU), desinate allo sviluppo rurale per mitigare gli effetti della crisi economica derivanti dalla pandemia da Covid 19.
Con questa approvazione vengono dunque finalmente rese disponibili per il mondo agricolo, agroalimentare e forestale della Toscana oltre 342,2 milioni di euro di risorse che, nel rispetto dei limiti regolamentari imposti dalla Commissione europea, saranno utilizzate sia per offrire nuove opportunità, con l’apertura di 20 nuovi bandi in uscita nei prossimi 14 mesi (da novembre 2021 a dicembre 2022), sia per lo scorrimento delle graduatorie di alcuni bandi chiusi.
“Abbiamo raggiunto un traguardo di straordinaria importanza – commenta la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi -, questa è una vera e propria ventata di ossigeno per tutto il comparto agricolo. Abbiamo sostenuto l’intero settore con numerosi interventi nel momento più duro della pandemia. Non ne siamo ancora usciti e questo è il momento di mettere in campo ogni sforzo e ogni risorsa per dare basi solide alla ripartenza: lo facciamo – conclude - con questa operazione”.
L’estensione della programmazione 2014-2020 al 2022 farà naturalmente posticipare l’avvio della nuova fase programmatoria della Politica agricola comune che abbraccerà il periodo 2023/2027, con importanti novità strutturali e gestionali che prevedono un unico Piano strategico nazionale.