[Comunicato stampa Giunta regionale Emilia - Romagna]
Agroalimentare. In arrivo dalla Regione 8,4 milioni di euro di risorse straordinarie per le imprese agroalimentari dell’Emilia-Romagna dopo l’emergenza pandemica. L’assessore Mammi: “Comparti essenziali per la ripresa economica e il lavoro del nostro territorio”
giovedì 14 ottobre 2021
Dal 2020 destinati oltre 118 milioni di euro complessivi compresi gli aiuti comunitari per lo sviluppo del sistema ortofrutticolo (87 milioni) e il bando giovani (23 milioni). Tra le misure di intervento appena approvate, i contributi per il rilancio della pera Igp e della frutticoltura, la coltivazione del riso e il sostegno alla vendita diretta delle eccellenze agroalimentari. I fondi comunitari a 9mila aziende agricole dell’Emilia-Romagna, oltre il 50% dei produttori ortofrutticoli regionali
Bologna – L’Emilia-Romagna sostiene l’agroalimentare con tre linee di intervento che complessivamente superano i 118 milioni di euro dal 2020 ad oggi.
L’ultimo provvedimento, in ordine di tempo, è il nuovo, consistente, pacchetto di aiuti di circa 5,9 milioni di euro per il rilancio dell’agroalimentare, contenuto all’interno del progetto di legge della Giunta approvato ieri dall’Assemblea legislativa, che prevede, nel triennio 2021-2023, azioni di supporto alle imprese più penalizzate dall’emergenza sanitaria, per complessivi 13 milioni di euro.
Tra le misure per il comparto agroalimentare, il sostegno alle produzioni – riso (1 milione), frutta (270mila) compresa la Pera Igp (600mila), mercatini agroalimentari (1 milione) – i contributi per la sicurezza delle aziende agricole (1 milione), per l’agricoltura di precisione (1 milione) e per i piani di controllo degli animali selvatici (1 milione).
Inoltre, le risorse previste dal provvedimento appena approvato saranno integrate nel 2022 con ulteriori 1,5 milioni di euro per il sostegno alla Pera Igp (finanziamenti già contenuti nella disponibilità della legge 16/1995).
Infine, un milione di euro di risorse straordinarie regionali è destinato agli agriturismi, particolarmente colpiti dalle chiusure che si sono generate con la pandemia, e verranno erogate in collaborazione con Unioncamere.
Guarda invece ai giovani lo scorrimento della graduatoria del bando regionale che porta da 6 a 23 milioni l’investimento dell’Emilia-Romagna per accogliere tutte le 406 domande arrivate dagli imprenditori agricoli che hanno scelto di avviare e far crescere qui le loro attività.
Infine, ammontano a oltre 87 milioni di euro gli aiuti comunitari erogati nel 2020 per il rafforzamento del settore ortofrutticolo regionale.
Il quadro degli investimenti è stato illustrato oggi dall’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, nel corso di una video conferenza stampa.
“Stiamo uscendo da una congiuntura negativa- afferma Mammi- che, a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, ha messo a dura prova i bilanci delle imprese agricole e agroalimentari, che tuttavia non si sono mai fermate e hanno continuato a garantire alla popolazione l’approvvigionamento dei beni alimentari. Per questo, con questo pacchetto di aiuti- vogliamo contribuire a dare più energia alla ripartenza di un comparto fondamentale dell’economia regionale, che sa offrire nuove prospettive di sviluppo anche alle nuove generazioni, come dimostra l’alto numero di domande, oltre 400, pervenute sull’ultimo bando del Programma regionale di sviluppo rurale per il sostegno alle imprese guidate da giovani. Domande che abbiamo accolto tutte quadruplicando le risorse e portandole da 6 a 23 milioni di euro”.
“E vanno in questa direzione anche gli 87 milioni di aiuti comunitari che abbiamo gestito per il rafforzamento e lo sviluppo del settore ortofrutticolo- chiude l’assessore- Un comparto che, oltre alla pandemia, ha dovuto fare i conti con gli effetti del cambiamento climatico, dalle gelate tardive agli attacchi dei parassiti”. /G.Ma