[Comunicato stampa Giunta regionale Emilia - Romagna]
Cinema. Il sostegno della Regione al rilancio dopo il lockdown: finanziati 27 festival e 21 rassegne con oltre 1 milione di euro. L'assessore Felicori: "Sostenere la ripresa è fondamentale anche per favorire il graduale ritorno alle buone abitudini culturali dei nostri cittadini"
giovedì 24 giugno 2021
Oltre 4,2 milioni di euro di spese sul territorio. Approvata la graduatoria del bando: 55 i progetti candidati (7 in più dello scorso anno), 48 quelli sostenuti. Finanziati per la prima volta 5 festival triennali
Bologna - Sono 48, molto vari per dimensione e tipologie, le manifestazioni cinematografiche e audiovisive, finanziate attraverso un bando annuale della Regione, che si svolgono in Emilia-Romagna.
La Giunta regionale ha approvato la graduatoria dopo la selezione tra 55 progetti proposti da enti pubblici e privati, per l’organizzazione e la realizzazione di festival e rassegne, con un finanziamento complessivo 1.140 mila euroa fronte di un costo totale di spese delle manifestazioni sul territorio di 4.245.297 euro.
L’obiettivo è quello di rilanciare l’offerta culturale e far crescere il settore, puntando sulla continuità di sostegno ai festival più radicati, strutturati e consolidati attraverso un rapporto triennale, e a garantire una grande diffusione della cultura cinematografica sull’intero territorio regionale con i contributi alle attività annuali di festival e rassegne cinematografiche.
I contributi sono stati assegnati a 5 festival triennali (Biografilm Festival; Sedicorto International Film Festival; Concorto; Festival del Cinema di Porretta Terme; Ravenna Nightmare Film Fest);- 22 festival annuali e 21 rassegne cinematografiche.
“L’obiettivo– ha commentato l’assessore regionale a Cultura e Paesaggio Mauro Felicori-, è quello di rilanciare l’offerta culturale e far crescere il settore, soprattutto dopo le difficoltà causate dalla pandemia, puntando sulla continuità di sostegno ai festival più radicati, strutturati e consolidati attraverso un rapporto triennale, oltre a garantire una grande diffusione della cultura cinematografica sull’intero territorio regionale con i contributi alle attività annuali di festival e rassegnecinematografiche”. “C’è molta voglia di cinema, dopo un lungo inverno senza il grande schermo-ha aggiunto l’assessore- e sostenere la ripresa di festival e rassegne è fondamentale anche per favorire il graduale ritorno alle buone abitudini culturali dei nostri cittadini, pur conservando le giuste precauzioni. Le manifestazioni regionali hanno sempre goduto di ampio pubblico, con alcune eccellenze anche a livello internazionale che molti ci invidiano, non solo per la qualità delle proiezioni ma anche per gli spazi suggestivi in cui si svolgono. Cresce infine la progettualità sul territorio, un segnale sempre positivo, che testimonia la capacità di reagire dopo il lockdown”.
Il bando
Il bando annuale mette a disposizione risorse per un massimo del 50% dei costi ammissibili. Quest’anno si sono candidati 55 progetti (6 festival triennali, 22 festival annuali, 27 rassegne), 7 in più rispetto al 2020. Le spese delle manifestazioni sul territorio (4.245.297 euro complessivi) sono così suddivise 3.252.379 per i festival triennali e annuali e 1.001.918 euro per le rassegne.
Fra le azioni previste anche l’organizzazione di momenti di formazione del pubblico e momenti di confronto e approfondimento tra gli operatori del settore.
I criteri utilizzati dal Nucleo di valutazione sono stati la rilevanza regionale, nazionale e internazionale (per i festival triennali), il valore culturale della programmazione, la struttura finanziaria e organizzativa, le strategie mirate allo sviluppo economico del settore con la possibilità di favorire la circuitazione delle opere e di promuovere gli autori del territorio, la strategia di formazione e ampliamento del pubblico.
Il Nucleo di valutazione era formato dal presidente Fabio Abagnato, responsabile Emilia-Romagna Film Commission, da Simona Adalgisa Anna Giuliano dell’Osservatorio dello Spettacolo, Veronica Innocenti del Dipartimento delle Arti dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.