[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Turismo: Fedriga-Bini-Zilli, Cammino Sant'Antonio valorizza territorio

venerdì 11 giugno 2021


Gemona del Friuli, 11 giu - Valorizzare i Cammini, la
riproposizione dei percorsi della fede anticamente affrontati dai
pellegrini per raggiungere luoghi e testimonianze del culto
religioso, per creare nuove occasioni di promozione del
territorio attraverso una forma di turismo lento e consapevole,
che tenda a far riscoprire ed esaltare le peculiarità presenti
nelle aree interessate.

Lo hanno evidenziato all'unisono il governatore della Regione,
Massimiliano Fedriga, e gli assessori regionali alle Attività
produttive e al turismo, Sergio Emidio Bini, e alle Finanze,
Barbara Zilli, all'inaugurazione del Cammino di Sant'Antonio, il
percorso ideale che collega Gemona del Friuli alla Basilica del
Santo, a Padova, e si ricongiunge con Capo Milazzo, in Sicilia.
Il luogo, quest'ultimo, dove il Santo, come si racconta, approdò
dopo un naufragio nel rientro dal Marocco, per poi proseguire
fino alla città veneta nel suo viaggio volto a diffondere la
fede.

Il governatore Fedriga, intervenendo in videoconferenza alla
presentazione svoltasi a Gemona, ha sottolineato che "la
cerimonia odierna non è un'inaugurazione improntata
esclusivamente a una finalità turistica, ma rappresenta una parte
importante di storia e di cultura appartenente alla nostra
terra".

L'assessore Bini, che poi assieme all'assessore Zilli e al
sindaco di Gemona, Roberto Revelant ha tagliato il nastro
inaugurale, ha evidenziato che il Cammino di Sant'Antonio va a
colmare il paniere di un'offerta turistica già ricca e
articolata, con una proposta che nel Friuli Venezia Giulia
annovera già i Cammini celesti, il percorso delle Pievi della
Carnia, le chiesette delle Valli del Natisone, la miriade di
edifici antichi e storici sedi e icone del culto religioso,
spesso vere chicche dell'arte antica e popolare. Si tratta di
occasioni, che assieme ai percorsi lungo le antiche vie romane,
come la Romea Strata, animano e richiamano una forma di turismo
lento che, come ha ricordato l'assessore, in questo periodo è
cresciuto prepotentemente.

Bini ha altresì colto l'occasione per ringraziare quel mondo del
volontariato laico e religioso - "che ha lavorato molto in questi
anni per consentire di raggiungere i risultati concreti ai quali
oggi assistiamo e che sono maggiormente valorizzati in questo
periodo in cui il turismo lento è cresciuto sensibilmente".

"Si tratta - ha spiegato Bini - di una forma di turismo
trasversale che coinvolge ciclisti, camminatori, esploratori
ecologici, curiosi del territorio e delle sue ricchezze, i quali
trovano nel Friuli Venezia Giulia una miriade di occasioni di
intrattenimento e arricchimento anche culturale, oltre che,
grazie ai Cammini, religioso".  

"Una tipologia di turismo - ha concluso Bini - quella del turismo
religioso, che, oltre a far conoscere le numerose sfaccettature e
prerogative del territorio, favorisce anche la riscoperta
personale".

"È una giornata di festa per l'intera Regione e non solo - ha
evidenziato da parte sua l'assessore Zilli - perché oggi
inauguriamo il risultato di un percorso frutto del lavoro
sviluppato per più di due anni che ha consentito anche alla
Regione di investire in modo importante sulla rete dei Cammini,
facendone un'occasione di rilancio turistico".

"Un'occasione ora ancor più valida - ha puntualizzato - nel
momento della ripartenza dalle difficoltà legate alla pandemia".

"Si tratta di una forma di turismo - ha precisato Zilli, sempre a
proposito del turismo religioso - legata alla riscoperta delle
peculiarità e delle testimonianze della cultura e del Sacro, che
presentano tracce importanti nella nostra terra, e che riscopre
oggi le sue radici nel più antico santuario del culto antoniano
che è quello di Gemona".

Il tracciato del Cammino di Sant'Antonio oggi inaugurato,
segnalato da un'apposita cartellonistica lungo un percorso di 250
km, e che verrà promosso attraverso PromoTurismoFVG, svela
campagne, borghi antichi, paesi e luoghi d'arte, e si sviluppa da
Gemona per toccare Majano, Sequals, Montereale Valcellina,
Polcenigo, Sacile; per poi proseguire in Veneto attraverso
Vittorio Veneto, Susegana, Vidor, Asolo, Camposanpiero, fino a
raggiungere, dopo dieci tappe, a Padova, la Basilica del Santo.
ARC/CM/gg