[Comunicato stampa Giunta regionale Emilia - Romagna]
Transizione ecologica, lavoro di qualità, inclusività ed equità sociale, la Regione prepara la strategia regionale Agenda 2030. Elly Schlein: "La Strategia regionale Agenda 2030 misurerà il contributo che la Regione vuole dare al raggiungimento dei 17 obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile"
martedì 8 giugno 2021
La presentazione del percorso di costruzione della Strategia oggi in Assemblea legislativa. Ambiente, lotta alle disuguaglianze, lavoro dignitoso e crescita economica tra gli obiettivi. Posizionamento della Regione, individuazione di obiettivi intermedi e indicatori per misurare i progressi, in condivisione degli obiettivi con territorio e comunità: percorso con Asvis e Atenei regionali, forum con istituzioni e cittadini e una campagna di comunicazione per condividere e informare. Tra i prossimi appuntamenti, presentazione in streaming il 21 giugno
Bologna – Uno sviluppo sostenibile che “trova le sue radici nei territori e nelle comunità”, dove ciascuno “fa la sua parte” orientandosi verso obiettivi di inclusività ed equità sociale, lavoro di qualità e transizione ecologica.
Così la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Elly Schlein, ha sintetizzato il percorso per la costruzione della Strategia regionale Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile illustrato oggi in Assemblea legislativa.
“Già nel programma di mandato di questa legislatura- afferma Schlein- abbiamo assunto gli obiettivi dell’Agenda 2030 quale punto di riferimento per tutte le politiche settoriali della Regione. Ora serve un passo ulteriore: con questa Strategia regionale puntiamo da un lato a misurare dove si trova oggi la Regione rispetto ai 17 Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile, dall’altro a darci obiettivi intermedi e indicatori per misurare i progressi nel raggiungerli”. La strategia regionale è una sfida importante ma è soprattutto uno strumento inedito con cui il governo regionale può parlare alla società civile, alle donne, ai giovani mostrando non solo soluzioni ma anche una visione di lungo periodo della regione di domani, a cui iniziare a lavorare da oggi ciascuno con i propri ruoli e responsabilità”.
Adottata dai paesi aderenti alle Nazioni Unite, l’Agenda 2030 è la sfida più innovativa e ambiziosa del nostro secolo e con i suoi 17 obiettivi comporta l’innovazione dell’approccio politico, culturale e di governance interna alle istituzioni e il ridisegno dello sviluppo sostenibile integrandone le tre dimensioni economica, sociale e ambientale.
“È quello che abbiamo cominciato a fare- spiega la vicepresidente- con il Patto per il Lavoro e il Clima sottoscritto a dicembre 2020 con gli attori economici, le università, il terzo settore, i sindacati, le province, i comuni e alcune associazioni ambientaliste. Un accordo che contribuirà significativamente a raggiungere gli obiettivi della strategia regionale. Marciare in questa direzione significa infatti intrecciare la dimensione economica, sociale e ambientale e attivare processi inclusivi senza lasciare indietro nessuno”.
“Abbiamo condiviso un’unica strategia- chiude Schlein- in grado di superare le difficoltà attuali dando pieno sostegno all’economia e alla società, generare sviluppo sostenibile e nuovo lavoro di qualità, stabile e sicuro (sia esso dipendente o autonomo) e ridurre così le fratture economiche, sociali, ambientali e territoriali che interessano anche la nostra regione per raggiungere la piena parità di genere”.
Dopo la presentazione di oggi in Assemblea, il prossimo passo sarà la condivisione del documento con i firmatari del Patto per il Lavoro e il Clima, con l’obiettivo dell’approvazione finale in Giunta entro l’estate.
La strategia regionale Agenda 2030, che sarà presentata in un evento pubblico in streaming lunedì 21 giugno, è al centro di una campagna di comunicazione social (oltre 2 milioni di visualizzazioni, e quasi 30 mila interazioni delle persone con i post), stampa e radio.
Il sito web https://www.regione.emilia-romagna.it/agenda2030 è lo strumento per approfondire i temi e informare su tutte le iniziative sul territorio, così come il Forum che riunisce istituzioni locali e società civile per definire impegni e responsabilità condivise./OC