[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Dragaggi: Scoccimarro, approvato schema d'intesa fra enti
venerdì 28 maggio 2021
Collaborazioni a più livelli per superare annosa questione
Udine, 28 mag - La Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Difesa dell'Ambiente, Fabio Scoccimarro, ha approvato lo schema di un protocollo d'intesa per disciplinare le modalità di collaborazione in materia di immersioni in mare e di dragaggi delle vie di navigazione del demanio navigabile, del demanio idrico regionale nonché di ripascimento delle aree marino costiere del Friuli Venezia Giulia.
Il protocollo, che ha l'obiettivo di migliorare l'efficacia complessiva dell'azione di tutela ambientale, coinvolge la Regione Friuli Venezia Giulia, l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente del Friuli Venezia Giulia (Arpa), il Provveditorato interregionale per le opere pubbliche per il Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, il segretariato regionale del ministero della Cultura per il Friuli Venezia Giulia, la direzione marittima di Trieste, l'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale porti di Trieste e Monfalcone, l'istituto nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (Ogs).
"Si tratta di un protocollo d'intesa frutto del coinvolgimento e della collaborazione di tutti, nel rispetto delle proprie posizioni e ruoli, per affrontare le criticità - ha specificato Scoccimarro -; è il risultato di un percorso che io ho preso in mano da 5 mesi, da quando cioè ho ricevuto la delega ai dragaggi.
In questo lasso temporale abbiamo coinvolto tutti i livelli istituzionali per stabilire una strada comune ed il documento, che per la prima volta in Italia porta la sigla di tutti i portatori di interesse, contribuirà ad aiutarci a superare futuri blocchi istituzionali".
"Con l'intesa - ha spiegato Scoccimarro - si intende perseguire la migliore sinergia nello svolgimento delle attività tecnico-amministrative correlate alle operazioni di immersione in mare, di dragaggio e di ripascimento, incluse quelle a carattere preventivo, attraverso il coinvolgimento delle parti sia nella fase programmatoria e progettuale che in quella autorizzativa, esecutiva e di monitoraggio degli interventi. L'obiettivo primario è quello di preservare l'ambiente, l'integrità dell'ecosistema ed il patrimonio archeologico sommerso".
Nel dettaglio, il protocollo impegna le parti a favorire lo scambio di informazioni, a condividere i dati non sensibili, derivanti dalle azioni che nasceranno dall'intesa, a concordare metodi e procedure di confronto per l'analisi permanente delle criticità ambientali ed archeologiche oltre che organizzare momenti di formazione tecnica e giuridica comune.
ARC/LP/ep