[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Salute: Riccardi, intervenire sul modello d'emergenza

giovedì 13 maggio 2021


Udine, 13 mag -  "Totale disponibilità ad individuare assieme
alle parti sindacali alcuni obiettivi del sistema sanitario su
cui intervenire entro la fine della legislatura, primo fra tutti
quello che riguarda il modello d'emergenza che vogliamo
definire".

Lo ha indicato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia, con
delega alla Salute, Riccardo Riccardi, durante la III commissione
consiliare in cui è stato trattato il tema dell'emergenza da
Covid-19 e la ripartenza post pandemia, con le audizioni delle
organizzazioni sindacali della dirigenza dell'Area sanità
(Anaao-Assomed, Anpo-Ascoti-Fials medici, Fp Cgil, UIL FPL
Medici, Cimo-Cida e Fesmed).

Fra i temi sollevati quello della programmazione sanitaria su cui
Riccardi ha specificato l'importanza dei ruoli: "corretto portare
all'attenzione della Commissione le linee programmatorie ma con
la consapevolezza - ha rimarcato - che esse sono il frutto del
lavoro di buon parte delle Aziende e del loro rapporto con
l'Azienda regionale di coordinamento della salute (Arcs) e la
Direzione centrale della salute ma le parti decisionali restano
di competenza della Giunta regionale".

Su Arcs, uno dei temi sollevati in Commissione e sul quale i
sindacati hanno chiesto una migliore definizione dei compiti,
Riccardi ne ha riaffermato la validità. "E' uno strumento
importante che non definisce la linea della programmazione
sanitaria, consente la razionalizzazione dei processi all'interno
delle Aziende sanitarie ed è uno mezzo operativo della Direzione
centrale che assume provvedimenti da sottoporre alla Giunta e al
Consiglio regionale" e proprio ad Arcs, secondo Riccardi,
potrebbe spettare la responsabilità del sistema informativo che
le parti sindacali hanno definito 'deficitario'.

Per Riccardi, infatti, "esso deve esser un compito governato da
un processo unitario che resta in capo alle responsabilità di
Arcs".

Il vicegovernatore ha definito l'incontro "utile con contributi
interessanti in un clima costruttivo" assicurando la continuità
dei confronti come avvenuto fino ad ora con le parti sindacali ma
ha anche voluto precisare che "buona parte dei temi che ho
ascoltato oggi, non possono essere risolti in sede regionale a
partire dai contratti di lavoro. L'autonomia di questa Regione,
infatti, - ha ricordato - rispetto alle competenze sulla salute
riguarda il rapporto di compartecipazione e copertura della
spesa, non abbiamo competenze speciali ma solo  quella
concorrente. In questi tre anni abbiamo comunque recuperato un
terreno abbandonato da tempo, quello relativo alla partecipazione
ed è in quel contesto, nel  tavolo della conferenza
Stato-Regioni, che possiamo rivendicare alcune posizioni quali ad
esempio quelle relative alle risorse del Recovery".

Il vicegovernatore si è detto poi d'accordo sulla necessità "di
accrescere l'attrazione, la casistica perché questo determina
attrattività di professionisti e pazienti, di separare le
attività di elezione e programmazione ma sono tutti elementi che
si scontrano con  qualche emendamento che vedo in Aula e con il
ripristino dei Pronto soccorso, delle due tesi o l'una o l'altra".

Riccardi ha auspicato di chiudere il protocollo
Regione-Università e la conseguente definizione degli atti
aziendali per mettere fine al problema dei facente funzioni  "una
sconfitta da superare per garantire al sistema maggiore
efficienza".

Quanto alla ripresa di normalità nel contesto sanitario il
vicegovernatore ha evidenziato la necessità di intervenire sulle
liste d'attesa e  sulle fughe: "una questione - ha detto - che
necessità di un importante intervento complessivo nell'interesse
della sanità pubblica con le Aziende e le proprie organizzazioni
oltre al privato convenzionato per trovare le soluzioni adeguate".

"Non è più pensabile che un intervento di cataratta - ha concluso
- sia effettuato fuori dai confini regionali in un privato
accreditato che presenta poi il conto a questa regione".
ARC/LP/gg