[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Covid: Riccardi, bene condivisione su operato Ssr nell'emergenza
martedì 4 maggio 2021
Confronto con sindacato anestesisti rianimatori in III
Commissione
Trieste, 4 mag - "In Friuli Venezia Giulia, con ogni sforzo
possibile, tutti i pazienti colpiti dal Covid sono stati presi in
carico dal Sistema sanitario regionale (Ssr) sempre all'interno
degli standard previsti di sicurezza e di qualità del servizio
ospedaliero. Relativamente a ciò, riconosco il profilo di lealtà
istituzionale di quei consiglieri di opposizione che oggi in Aula
hanno condiviso, pur nella legittima diversità di opinione,
questo che è un dato di fatto".
Lo ha detto oggi a Trieste in sede di III Commissione del
Consiglio regionale il vicegovernatore con delega alla Salute,
Riccardo Riccardi, durante la seduta che ha visto l'audizione dei
rappresentanti regionali del sindacato 'Anestesisti rianimatori
ospedalieri - Emergenza area critica' (Aaroi-Emac Fvg).
Come ha spiegato il vicegovernatore, venendo ai contenuti della
lettera siglata dal sindacato di settore sulla gestione della
pandemia da parte delle Aziende sanitarie, "ogni parola ha un
peso, da qui la necessità di mettere a fuoco alcuni passaggi, in
virtù anche del rischio che la politica entri in questioni di
natura organizzativa che devono essere gestite a livello tecnico,
a meno che qualcuno non sia convinto che debba essere il
Consiglio regionale a decidere il numero di armadietti che
possono stare in una stanza d'ospedale", ha affermato
provocatoriamente Riccardi.
"Per prima cosa - ha sottolineato il vicegovernatore -, siamo
tutti d'accordo che per far fronte all'ultima onda d'urto dei
contagi, pur nelle difficoltà, non siamo mai scesi sotto i
livelli previsti di sicurezza, garantendo le prestazioni di
professionisti qualificati e adeguatamente formati. Su questo,
come hanno testimoniato i responsabili dell'emergenza, non ci
possono essere dubbi". "Così come - ha proseguito Riccardi -
sulla correttezza dei dati relativi ai ricoveri in terapia
intensiva, i cui numeri contestati in quel momento erano del
tutti ininfluenti per la classificazione della regione in una
diversa scala di emergenza. Su questa vicenda le argomentazioni
fornite dalla direzione non lasciano dubbi a interpretazioni
strumentali o, peggio ancora, a sospetti oggettivamente del tutto
fuori luogo".
Riccardi ha poi risposto alla critica, avanzata dal sindacato
degli anestesisti, sulla mancanza di una rete di comunicazione
tra il centro decisionale e le varie articolazioni del sistema
sanitario. "Si tratta di un'opinione - ha puntualizzato il
vicegovernatore - che non trova riscontro nella realtà, in quanto
dal febbraio dello scorso anno abbiamo istituito un coordinamento
regionale che opera quotidianamente nell'ambito di una visione
profondamente unitaria a livello territoriale. Da qui la
modulazione delle strutture in base alla previsione del flusso di
pazienti, in un quadro in cui gli ospedali del Friuli Venezia
Giulia agiscono in sinergia per garantire i posti letto
necessari".
In conclusione Riccardi ha definito la seduta di oggi come
"un'occasione utile e costruttiva per rafforzare quella
responsabilità istituzionale indispensabile per raccogliere,
soprattutto dai professionisti, spunti utili per il 'recovery
plan' della sanità regionale".
ARC/GG/pph
Commissione
Trieste, 4 mag - "In Friuli Venezia Giulia, con ogni sforzo
possibile, tutti i pazienti colpiti dal Covid sono stati presi in
carico dal Sistema sanitario regionale (Ssr) sempre all'interno
degli standard previsti di sicurezza e di qualità del servizio
ospedaliero. Relativamente a ciò, riconosco il profilo di lealtà
istituzionale di quei consiglieri di opposizione che oggi in Aula
hanno condiviso, pur nella legittima diversità di opinione,
questo che è un dato di fatto".
Lo ha detto oggi a Trieste in sede di III Commissione del
Consiglio regionale il vicegovernatore con delega alla Salute,
Riccardo Riccardi, durante la seduta che ha visto l'audizione dei
rappresentanti regionali del sindacato 'Anestesisti rianimatori
ospedalieri - Emergenza area critica' (Aaroi-Emac Fvg).
Come ha spiegato il vicegovernatore, venendo ai contenuti della
lettera siglata dal sindacato di settore sulla gestione della
pandemia da parte delle Aziende sanitarie, "ogni parola ha un
peso, da qui la necessità di mettere a fuoco alcuni passaggi, in
virtù anche del rischio che la politica entri in questioni di
natura organizzativa che devono essere gestite a livello tecnico,
a meno che qualcuno non sia convinto che debba essere il
Consiglio regionale a decidere il numero di armadietti che
possono stare in una stanza d'ospedale", ha affermato
provocatoriamente Riccardi.
"Per prima cosa - ha sottolineato il vicegovernatore -, siamo
tutti d'accordo che per far fronte all'ultima onda d'urto dei
contagi, pur nelle difficoltà, non siamo mai scesi sotto i
livelli previsti di sicurezza, garantendo le prestazioni di
professionisti qualificati e adeguatamente formati. Su questo,
come hanno testimoniato i responsabili dell'emergenza, non ci
possono essere dubbi". "Così come - ha proseguito Riccardi -
sulla correttezza dei dati relativi ai ricoveri in terapia
intensiva, i cui numeri contestati in quel momento erano del
tutti ininfluenti per la classificazione della regione in una
diversa scala di emergenza. Su questa vicenda le argomentazioni
fornite dalla direzione non lasciano dubbi a interpretazioni
strumentali o, peggio ancora, a sospetti oggettivamente del tutto
fuori luogo".
Riccardi ha poi risposto alla critica, avanzata dal sindacato
degli anestesisti, sulla mancanza di una rete di comunicazione
tra il centro decisionale e le varie articolazioni del sistema
sanitario. "Si tratta di un'opinione - ha puntualizzato il
vicegovernatore - che non trova riscontro nella realtà, in quanto
dal febbraio dello scorso anno abbiamo istituito un coordinamento
regionale che opera quotidianamente nell'ambito di una visione
profondamente unitaria a livello territoriale. Da qui la
modulazione delle strutture in base alla previsione del flusso di
pazienti, in un quadro in cui gli ospedali del Friuli Venezia
Giulia agiscono in sinergia per garantire i posti letto
necessari".
In conclusione Riccardi ha definito la seduta di oggi come
"un'occasione utile e costruttiva per rafforzare quella
responsabilità istituzionale indispensabile per raccogliere,
soprattutto dai professionisti, spunti utili per il 'recovery
plan' della sanità regionale".
ARC/GG/pph