[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Pnrr: Scoccimarro, progetti ambientali per 1 mld subito cantierabili
giovedì 22 aprile 2021
Udine, 22 apr - Un pacchetto di piani strategici e interventi
specifici composto da sedici schede progettuali per un valore
complessivo di quasi un miliardo di euro.
È questa l'ambiziosa proposta in materia ambientale che il Friuli
Venezia Giulia ha inserito nel contributo regionale al Piano
nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) presentata oggi
dall'assessore alla Difesa dell'ambiente ed energia, Fabio
Scoccimarro, nel corso dell'audizione in IV Commissione
consiliare.
"L'obiettivo che la Regione ha più volte espresso è quello di
giungere con cinque anni di anticipo al traguardo del Green deal
europeo - ha confermato Scoccimarro -. Per questo abbiamo
inserito nel Pnrr progettualità che concorrono a questo scopo,
stabilendo quale criterio di priorità quello dell'immediata
cantierabilità dei progetti, in modo che, se e quando saranno
confermate le risorse a nostra disposizione vi siano già degli
atti concreti su cui lavorare senza dover inciampare come spesso
accade in ritardi dettati dall'eccessiva burocrazia".
Il primo dei progetti, del valore di 125 milioni di euro,
riguarda l'aumento della resilienza del territorio regionale ed
in particolare del sistema idrografico per prevenire inondazioni
e prepararsi ai cambiamenti climatici, diminuendone gli effetti
di rischio. L'attività si svolge dal 2021 (con la progettazione e
le autorizzazioni) per vedere l'avvio delle opere nel 2022 e la
conclusione dei lavori nel 2026.
Seguono investimenti nel sistema idrico integrato, per contenere
perdite della rete acquedottistica, e sulla rete fognaria e di
depurazione, nonché contributi finalizzati alla realizzazione di
interventi di allacciamento alla rete fognaria pubblica (per
complessivi 144 milioni di euro su un cronoprogramma che va da
due a quattro anni).
Quattro schede progettuali possono essere ricondotte al tema
della mobilità e della viabilità sostenibili per un valore
complessivo di 240 milioni. Si tratta innanzitutto del progetto
Noemix, con cui la Regione intende favorire la transizione da
motori a combustione interna verso modelli a bassa emissione, a
partire dalle flotte pubbliche. Uno degli obiettivi del progetto
- che da solo vale 35 milioni di euro e ha una durata
quinquennale - è sostituire una quota significativa (circa il 30
per cento) di veicoli di proprietà pubblica attraverso un sistema
di mobilità basato sul leasing a lungo termine e sul car-sharing
dei veicoli elettrici. Alla mobilità attengono anche i progetti
di contributo per l'acquisto di veicoli a basso impatto a fronte
della rottamazione di veicoli obsoleti e la diffusione di sistemi
dinamici di ricarica dei veicoli elettrici. Sono inoltre previsti
interventi di efficientamento energetico per autostrade e strade
regionali attraverso la realizzazione di impianti a fonti
rinnovabili sulle scarpate meridionali dei rilevati autostradali,
la realizzazione di impianti di ricarica elettrica veloci nelle
aree di servizio e nelle aree di sosta autostradali e il ricorso
a sistemi intelligenti di illuminazione delle autostrade e delle
strade regionali.
In ambito climatico si prevedono investimenti a vario titolo per
oltre 310 milioni di euro. Un progetto specifico riguarda
l'inventario regionale dei crediti di carbonio; vi è poi il Piano
operativo regionale per il cambiamento climatico che prevede
investimenti per la mitigazione e l'adattamento al cambiamento
climatico attraverso uno stretto coordinamenti tra le azioni
della Regione e delle amministrazioni locali, in particolare i
Comuni. Al controllo dei consumi energetici e dell'impatto sul
clima punta anche il programma "Smart Grid Fvg" che interessa in
particolare i sistemi di distribuzione dell'energia elettrica
nelle aree portuali di Trieste e Monfalcone, nelle aree
confinanti, nelle valli alpine. In questo caso l'obiettivo è
incidere sui modelli di distribuzione e infrastrutturazione
energetica ricorrendo alla trasformazione digitale della filiera
dell'energia.
Un ulteriore pacchetto di progettualità abbraccia il sistema dei
rifiuti, delle bonifiche e della difesa ambientale per un valore
complessivo di quasi 130 milioni di euro. Rientrano in queste
schede, la gestione dei rifiuti urbani indifferenziati prodotti
in regione attraverso l'ammodernamento degli impianti di
trattamento; il potenziamento della rete regionale dei centri di
riuso e dei centri di raccolta dei rifiuti; l'eliminazione
dell'amianto dalle imprese del territorio regionale, la bonifica
dei terreni di proprietà del Consorzio per lo sviluppo economico
locale dell'Area Giuliana; la raccolta e sistematizzazione dati,
il modello idrogeologico e l'analisi di rischio del sito
inquinato di interesse nazionale di Trieste.
Infine, 3 milioni di euro sono destinati alla promozione e
valorizzazione della geodiversità e del patrimonio geologico e
speleologico regionale nell'ottica di uno sviluppo
economico-sociale sostenibile e della creazione di un'offerta
geo-turistica.
ARC/SSA/pph
specifici composto da sedici schede progettuali per un valore
complessivo di quasi un miliardo di euro.
È questa l'ambiziosa proposta in materia ambientale che il Friuli
Venezia Giulia ha inserito nel contributo regionale al Piano
nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) presentata oggi
dall'assessore alla Difesa dell'ambiente ed energia, Fabio
Scoccimarro, nel corso dell'audizione in IV Commissione
consiliare.
"L'obiettivo che la Regione ha più volte espresso è quello di
giungere con cinque anni di anticipo al traguardo del Green deal
europeo - ha confermato Scoccimarro -. Per questo abbiamo
inserito nel Pnrr progettualità che concorrono a questo scopo,
stabilendo quale criterio di priorità quello dell'immediata
cantierabilità dei progetti, in modo che, se e quando saranno
confermate le risorse a nostra disposizione vi siano già degli
atti concreti su cui lavorare senza dover inciampare come spesso
accade in ritardi dettati dall'eccessiva burocrazia".
Il primo dei progetti, del valore di 125 milioni di euro,
riguarda l'aumento della resilienza del territorio regionale ed
in particolare del sistema idrografico per prevenire inondazioni
e prepararsi ai cambiamenti climatici, diminuendone gli effetti
di rischio. L'attività si svolge dal 2021 (con la progettazione e
le autorizzazioni) per vedere l'avvio delle opere nel 2022 e la
conclusione dei lavori nel 2026.
Seguono investimenti nel sistema idrico integrato, per contenere
perdite della rete acquedottistica, e sulla rete fognaria e di
depurazione, nonché contributi finalizzati alla realizzazione di
interventi di allacciamento alla rete fognaria pubblica (per
complessivi 144 milioni di euro su un cronoprogramma che va da
due a quattro anni).
Quattro schede progettuali possono essere ricondotte al tema
della mobilità e della viabilità sostenibili per un valore
complessivo di 240 milioni. Si tratta innanzitutto del progetto
Noemix, con cui la Regione intende favorire la transizione da
motori a combustione interna verso modelli a bassa emissione, a
partire dalle flotte pubbliche. Uno degli obiettivi del progetto
- che da solo vale 35 milioni di euro e ha una durata
quinquennale - è sostituire una quota significativa (circa il 30
per cento) di veicoli di proprietà pubblica attraverso un sistema
di mobilità basato sul leasing a lungo termine e sul car-sharing
dei veicoli elettrici. Alla mobilità attengono anche i progetti
di contributo per l'acquisto di veicoli a basso impatto a fronte
della rottamazione di veicoli obsoleti e la diffusione di sistemi
dinamici di ricarica dei veicoli elettrici. Sono inoltre previsti
interventi di efficientamento energetico per autostrade e strade
regionali attraverso la realizzazione di impianti a fonti
rinnovabili sulle scarpate meridionali dei rilevati autostradali,
la realizzazione di impianti di ricarica elettrica veloci nelle
aree di servizio e nelle aree di sosta autostradali e il ricorso
a sistemi intelligenti di illuminazione delle autostrade e delle
strade regionali.
In ambito climatico si prevedono investimenti a vario titolo per
oltre 310 milioni di euro. Un progetto specifico riguarda
l'inventario regionale dei crediti di carbonio; vi è poi il Piano
operativo regionale per il cambiamento climatico che prevede
investimenti per la mitigazione e l'adattamento al cambiamento
climatico attraverso uno stretto coordinamenti tra le azioni
della Regione e delle amministrazioni locali, in particolare i
Comuni. Al controllo dei consumi energetici e dell'impatto sul
clima punta anche il programma "Smart Grid Fvg" che interessa in
particolare i sistemi di distribuzione dell'energia elettrica
nelle aree portuali di Trieste e Monfalcone, nelle aree
confinanti, nelle valli alpine. In questo caso l'obiettivo è
incidere sui modelli di distribuzione e infrastrutturazione
energetica ricorrendo alla trasformazione digitale della filiera
dell'energia.
Un ulteriore pacchetto di progettualità abbraccia il sistema dei
rifiuti, delle bonifiche e della difesa ambientale per un valore
complessivo di quasi 130 milioni di euro. Rientrano in queste
schede, la gestione dei rifiuti urbani indifferenziati prodotti
in regione attraverso l'ammodernamento degli impianti di
trattamento; il potenziamento della rete regionale dei centri di
riuso e dei centri di raccolta dei rifiuti; l'eliminazione
dell'amianto dalle imprese del territorio regionale, la bonifica
dei terreni di proprietà del Consorzio per lo sviluppo economico
locale dell'Area Giuliana; la raccolta e sistematizzazione dati,
il modello idrogeologico e l'analisi di rischio del sito
inquinato di interesse nazionale di Trieste.
Infine, 3 milioni di euro sono destinati alla promozione e
valorizzazione della geodiversità e del patrimonio geologico e
speleologico regionale nell'ottica di uno sviluppo
economico-sociale sostenibile e della creazione di un'offerta
geo-turistica.
ARC/SSA/pph