[Comunicato stampa Giunta regionale Emilia - Romagna]
Trasporto pubblico locale. Ripartenza scuola, l'assessore Corsini: "L'Emilia-Romagna è pronta a garantire il diritto allo studio e alla mobilità in sicurezza per i suoi studenti. Nessuna disorganizzazione o ritardi"
giovedì 22 aprile 2021
L'assessore: "Il piano Tpl già pronto da dicembre. Grave che un consigliere confonda scuolabus, servizi a domanda individuale dei Comuni, con il trasporto pubblico locale"
Bologna – “Il trasporto pubblico dell’Emilia-Romagna è pronto alla ripartenza della scuola, lunedì 26 aprile, considerando che il Decreto legge del Governo fissa una soglia minima di lezioni in presenza al 70% nelle zone gialle e arancioni. Non c’è nessuna disorganizzazione né tantomeno ritardi o scaricabarile. Già da dicembre scorso avevamo preparato e pronto il piano che garantiva il trasporto in sicurezza al 50% della capienza dei mezzi per il 75% degli studenti, piano che stiamo aggiornando in queste ore e che avevamo sospeso per l’ingresso in zona arancione, prima, e poi in quella rossa della regione”.
Così l’assessore regionale a Infrastrutture e Trasporti, Andrea Corsini, replica alle polemiche sul Tpl innescate da alcuni esponenti della minoranza che siedono in Assemblea legislativa.
“Prima di lanciare accuse pretestuose- aggiunge Corsini- bisognerebbe informarsi e soprattutto conoscere ciò di cui si sta parlando. È infatti molto grave che un consigliere della Regione confonda il trasporto pubblico con gli scuolabus, servizi a domanda individuale organizzati dai Comuni, e ancora di più che utilizzi fake news per dimostrare una finta solidarietà con studenti, insegnanti e famiglie solo per scopi meramente politici ed elettorali”.
“La Regione è al fianco del mondo della scuola e delle famiglie- prosegue Corsini- senza ipocrisie e con fatti concreti. Come dimostra l’impegno con cui da più di un anno, insieme alle Agenzie e Aziende Tpl e con la collaborazione delle prefetture e delle forze dell’ordine, stiamo lavorando ogni giorno per garantire il diritto allo studio e il diritto alla mobilità in sicurezza. Bastano i numeri: 530 mezzi in più, oltre 10 milioni di chilometri aggiuntivi, 23 milioni di euro di risorse. Questo è quello che facciamo come sempre- chiude l’assessore- ci rimbocchiamo le maniche e troviamo soluzioni. Le chiacchiere a vuoto solo per seminare confusione e alzare il livello della tensione le lascio a chi non ha altri argomenti”. /BB