[Comunicato stampa provincia autonoma di Bolzano]
Covid-19: dal 26 aprile ulteriori riaperture in Alto Adige

martedì 20 aprile 2021



Protezione civile -Dalla prossima settimana, in Alto Adige, riaprono ristorazione e tempo libero. Requisito per accedervi: il nuovo Corona Pass. In arrivo la nuova ordinanza provinciale.

A partire da lunedì 26 aprile, anche in Alto Adige, inizieranno le prime caute riaperture, a cominciare da bar e ristoranti, ma anche dai musei. Come fare, però, per garantire che il tutto si svolga nella massima sicurezza? Di questo tema si è occupata oggi (20 aprile) la Giunta provinciale, e la strada è stata indicata in conferenza stampa dal presidente Arno Kompatscher e dall’assessore alla salute Thomas Widmann. In Alto Adige si punta sul progetto locale del cosiddetto Corona Pass, ovvero di una app da scaricare sul proprio smartphone che segnala se una persona è in possesso di un test negativo recente, se è vaccinata oppure se è guarita dal Covid-19. A coloro che avranno “luce verde” sarà garantito l’accesso alle strutture (anche all'interno). In alternativa, per non penalizzare le persone digitalmente non attrezzate, sarà sempre valida la presentazione della documentazione cartacea. "Attualmente – ha spiegato Arno Kompatscher – stiamo lavorando agli ultimi dettagli relativi all’operatività tecnica e pratica della app, che sarà presentata ufficialmente nei prossimi giorni assieme alla nuova ordinanza provinciale".

"Testiamoci": tamponi nasali gratuiti in Alto Adige

Il pilastro principale della strategia varata oggi dalla Giunta provinciale, ovvero quella di legare la riapertura di molte attività allo svolgimento dei test, è rappresentato secondo il presidente Kompatscher dal progetto “Testiamoci”. “Con questa iniziativa – ha spiegato il Landeshauptmann – offriamo alla popolazione la possibilità di eseguire test nasali gratuiti su tutto il territorio. Monitorando costantemente larghe fette della popolazione, possiamo ridurre il rischio di diffusione del virus e tenere sotto controllo la situazione epidemiologica, ma è sempre richiesta la massima attenzione e prudenza da parte di tutti”. Dopo la partenza di settimana scorsa con l’installazione del primo tendone per lo svolgimento dei test nasali in piazza Magnago, a Bolzano, l’iniziativa è già stata avviata in diversi comuni altoatesini, e molti altri seguiranno nelle prossime ore. L’elenco aggiornato dei comuni aderenti e la risposta ai principali quesiti (FAQ) legati al progetto “Testiamoci” sono a disposizione degli utenti sul portale web www.provincia.bz.it/coronatest

Test nasali o test salivari nelle scuole

Nel corso della seduta odierna, la Giunta provinciale ha anche affrontato il tema dei test nelle scuole per garantire lo svolgimento delle lezioni in presenza. “A livello nazionale – ha spiegato Thomas Widmann – la tendenza è quella di puntare sui test salivari di seconda generazione, che hanno lo stesso indice di validità dei test nasali attualmente utilizzati in Alto Adige. Per quanto riguarda la Provincia di Bolzano, con i necessari tempi di preparazione, il passaggio da una all’altra modalità non rappresenta un problema”. Nelle scuole altoatesine, nella giornata di lunedì, sono stati effettuati 34.000 test nasali che hanno permesso di individuare 28 alunni positivi. “Il dato - ha sottolineato Widmann - è altamente significativo se si pensa che questi ragazzi avrebbero potuto contagiare diversi familiari e amici. Con questi test siamo riusciti a interrompere la catena di trasmissione del virus”.

I dati delle terapie intensive e delle vaccinazioni

Attualmente, ha sintetizzato Widmann, vengono individuati circa 80 nuovi casi giornalieri e ci sono 58 persone ricoverate nei reparti e 15 in terapia intensiva. “Ci sono le premesse per caute riaperture – ha ammonito l’assessore – ma dobbiamo continuare assolutamente con la strategia di test e di vaccinazione”. Nei prossimi giorni, arriveranno altre 75.560 dosi di vaccini. “Molto importante – ha concluso Widmann  - è stato l’intervento del presidente Kompatscher sul governo, e con queste nuove dosi dovremmo riuscire ad arrivare a circa 4.000 vaccinazioni al giorno”.

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