(AVN) – Venezia, 8 aprile 2021

“E fondamentale intervenire con adeguate misure da parte dello Stato italiano che possano portare al rispetto del valore limite giornaliero di PM10. Come Regione Veneto, in sinergia con le altre regioni del Bacino Padano, area notoriamente più sensibile al tema a causa della particolare conformazione del territorio, da tempo lavoriamo con progettualità condivise e anche di recente abbiamo avviato delibere comuni attraverso cui adottare politiche sinergiche per rispondere alla problematica”.

Sono parole dell’assessore all’Ambiente del Veneto, Gianpaolo Bottacin, ricordando come nell’autunno scorso la Corte di Giustizia ha accertato che lo Stato italiano è venuto meno agli obblighi imposti per avere superato i valori del limite giornaliero e annuale fissati per le polveri sottili (PM10) e per non avere adottato misure appropriate a garantire il rispetto di tali valori limite. La sentenza determina, in particolare, l’obbligo per lo Stato di adottare urgenti provvedimenti per ottemperare agli obblighi previsti. Tutte le amministrazioni dello Stato, infatti, sono tenute al rispetto della normativa comunitaria ponendo rimedio alle violazioni, diversamente incorrerebbero in sanzioni con altissimi oneri a carico degli enti pubblici.

“In tal senso – anticipa l’Assessore – il Veneto, da tempo, e ben prima della condanna europea all’Italia, sostiene questa buona battaglia con proprie azioni ad hoc come il bando sulla rottamazione delle vecchie auto che ogni anno consente di finanziare l’acquisto di nuove a basso inquinamento. Un bando che sarà riproposto anche nel 2021 con una dotazione iniziale di ben 5 milioni di euro e rappresenta una delle tante azioni volte a incentivare la riduzione dello smog, limitando nel contempo il più possibile le restrizioni”.

“Per ottenere risultati utili occorre agire con molta sollecitudine – prosegue Bottacin – assicurando da subito l’entrata in vigore di misure straordinarie che non possono, tuttavia, essere solo quelle provenienti dai singoli territori. Per questo nel tavolo delle Regioni abbiamo condiviso la proposta di un emendamento al DL 41/2021 del Governo dedicato alle misure urgenti in materia connesse all’emergenza da Covid-19, che mira a incrementare le risorse da destinare a specifiche strategie per intervenire sulla situazione di inquinamento dell'aria, nella pianura padana e in altre aree. Questo con interventi economici prioritariamente nei settori dei trasporti, della mobilità, dell’uso razionale dell’energia ma anche per la riduzione delle emissioni nell’atmosfera ai fini di superare le procedure di infrazione, dando contemporaneamente risposte anche a favore di cittadini e imprese”.

“La proposta, che con forza stiamo sostenendo e attraverso la quale chiediamo di incrementate le risorse per gli interventi con 500 milioni di euro all’anno fine al 2023 e ulteriori cifre più contenute per gli anni successivi, potrebbe trovare copertura o nei fondi del PNRR o in quelli per le spese urgenti e indifferibili – conclude l’assessore –. Come ho sottolineato in più occasioni, il tema delle scelte su come gestire la qualità dell’aria, che già da anni come Veneto seguiamo con attenzione, non deve essere solo una risposta efficace ai contenuti della sentenza europea, ma avere soprattutto il primario obiettivo di garantire eccellenti standard di vita e salute ai cittadini”.

Comunicato nr. 269-2021 (AMBIENTE)