[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Pesca: Zannier, ristori per imprese pesca in acque interne
sabato 13 marzo 2021
Udine, 13 mar - La Giunta regionale ha modificato il bando con
il quale individua i criteri e le modalità di erogazione dei
contributi a favore delle imprese del settore della pesca in
acque interne, destinati al ristoro dei danni diretti e indiretti
derivanti dall'emergenza determinata dalla pandemia.
Il provvedimento, proposto dall'assessore regionale alle Risorse
agroalimentari e forestali, Stefano Zannier, si basa sul fatto
che il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali
ha ripartito tra le Regioni e Provincie autonome la quota di
risorse del Fondo nazionale istituito per il ristoro dei danni
causati dal COVID-19, assegnando al Friuli Venezia Giulia la
somma di oltre 21 mila euro.
Il bando prevede i requisiti di ammissibilità, le modalità di
calcolo e di pagamento dei contributi e i termini di
presentazione delle domande, nonché gli obblighi a carico dei
beneficiari.
L'assessore Zannier evidenzia che - "le imprese operanti
nell'ambito delle acque interne regionali (codice ATECO 03.12),
attive secondo l'elenco elaborato dall'ETPI, l'Ente regionale
competente al rilascio delle licenze e al rilevamento del pescato
annuale in tale settore, sono diciassette.
Sono escluse da questo bando le imprese che esercitano la pesca
marittima, alle quali vanno i ristori erogati direttamente dal
Ministero.
I criteri del nuovo bando, per accedere al quale occorre
presentare la domanda tramite PEC entro 30 giorni dalla
pubblicazione dello stesso sul Bollettino ufficiale della Regione
(Bur FVG), tengono conto del fatto che: tutti gli imprenditori
potenziali beneficiari sono titolari di impresa a carattere
individuale, senza dipendenti, e non sono iscritti al Registro
imprese pesca (Rip), salvo qualche rara eccezione, e non hanno
barche da pesca registrate al Rina (Registro italiano navale) in
quanto esercitano la loro attività con piccolissime imbarcazioni,
e/o con bilance fisse.
Per accedere ai ristori, i beneficiari dovranno dimostrare tra
l'altro: di avere sede legale nel Friuli Venezia Giulia alla data
del 3 giugno 2020 e alla data di presentazione della domanda; di
esercitare l'attività in via prevalente, sia in forma autonoma
che associata; l'iscrizione alla Camera di commercio; che il
titolare o uno dei soci è titolare di licenza di pesca
professionale nelle acque interne; di non essere un'impresa che
esercita la pesca marittima; nonché di non essere un'impresa già
in difficoltà.
ARC/CM/gg
il quale individua i criteri e le modalità di erogazione dei
contributi a favore delle imprese del settore della pesca in
acque interne, destinati al ristoro dei danni diretti e indiretti
derivanti dall'emergenza determinata dalla pandemia.
Il provvedimento, proposto dall'assessore regionale alle Risorse
agroalimentari e forestali, Stefano Zannier, si basa sul fatto
che il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali
ha ripartito tra le Regioni e Provincie autonome la quota di
risorse del Fondo nazionale istituito per il ristoro dei danni
causati dal COVID-19, assegnando al Friuli Venezia Giulia la
somma di oltre 21 mila euro.
Il bando prevede i requisiti di ammissibilità, le modalità di
calcolo e di pagamento dei contributi e i termini di
presentazione delle domande, nonché gli obblighi a carico dei
beneficiari.
L'assessore Zannier evidenzia che - "le imprese operanti
nell'ambito delle acque interne regionali (codice ATECO 03.12),
attive secondo l'elenco elaborato dall'ETPI, l'Ente regionale
competente al rilascio delle licenze e al rilevamento del pescato
annuale in tale settore, sono diciassette.
Sono escluse da questo bando le imprese che esercitano la pesca
marittima, alle quali vanno i ristori erogati direttamente dal
Ministero.
I criteri del nuovo bando, per accedere al quale occorre
presentare la domanda tramite PEC entro 30 giorni dalla
pubblicazione dello stesso sul Bollettino ufficiale della Regione
(Bur FVG), tengono conto del fatto che: tutti gli imprenditori
potenziali beneficiari sono titolari di impresa a carattere
individuale, senza dipendenti, e non sono iscritti al Registro
imprese pesca (Rip), salvo qualche rara eccezione, e non hanno
barche da pesca registrate al Rina (Registro italiano navale) in
quanto esercitano la loro attività con piccolissime imbarcazioni,
e/o con bilance fisse.
Per accedere ai ristori, i beneficiari dovranno dimostrare tra
l'altro: di avere sede legale nel Friuli Venezia Giulia alla data
del 3 giugno 2020 e alla data di presentazione della domanda; di
esercitare l'attività in via prevalente, sia in forma autonoma
che associata; l'iscrizione alla Camera di commercio; che il
titolare o uno dei soci è titolare di licenza di pesca
professionale nelle acque interne; di non essere un'impresa che
esercita la pesca marittima; nonché di non essere un'impresa già
in difficoltà.
ARC/CM/gg