Elena Donazzan, Assessore regionale all’Istruzione e Formazione ha partecipato, in seno alla XI Commissione Istruzione, Lavoro, Innovazione e Ricerca della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, ad un nuovo incontro con il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi per fare il punto della situazione sull’evoluzione pandemica, anche alla luce del DPCM che ha inserito il parametro 250 contagi per 100.000 abitanti come soglia per le chiusure.

“Ho dato contezza di come il Veneto, in modo molto pragmatico e anche efficace, abbia dato abbia tradotto le indicazioni del DPCM non in un unico dato medio della Regione ma legato a 23 distretti sanitari – spiega l’Assessore Donazzan. – Ho informato il Ministro che abbiamo un monitoraggio settimanale che condividiamo a partire dalla sanità con il mondo della scuola. Perché oggi è importante essere puntuali nelle informazioni e cercare di non generare allarmismo. Il Veneto interviene sempre con qualche giorno di anticipo per dare modo a famiglie e a scuole di organizzarsi”.

“L’occasione di questo secondo incontro importante, dove si segna la differenza di relazioni tra il ministro Bianchi e Azzolina nel rapporto con le Regione, – continua Donazzan - è stato molto bene accolto dai rappresentanti delle Regioni, con i quali abbiamo lavorato in maniera sistematica, per punti. Per quanto mi riguarda sono tornata sull’importanza del sostegno delle scuole paritarie, che stanno avendo un crollo delle iscrizioni, soprattutto nelle scuole d’infanzia, segno di una crisi economica che colpisce le famiglie. E, sapendo che il Veneto ha due terzi di bambini che usufruiscono del servizio nelle scuole paritarie, ciò rappresenta una situazione davvero molto molto grave. C’è bisogno di risorse per rendere effettiva la parità. Andando incontro alle nostre richieste, il Ministro ha dato notizia di aver anticipato il decreto sul riparto delle risorse per le paritarie”.

Nell’occasione l’Assessore Donazzan, plaudendo alla sensibilità del neoMinistro, ha sottolineato la necessità di un lavoro sulla verticalità della filiera formativa: dalla formazione professionale, dove il Veneto dà risposta a 20.000 ragazzi in piena gratuità, con piena parità tra statale e paritario, per arrivare agli ITS. In Regione del Veneto è stato previsto il raddoppio dei percorsi di istruzione tecnica e superiore.

“Il Ministro ci ha dato la buona notizia di aver sbloccato nell’ultimo Consiglio dei Ministri 1.125.000.000 di euro per la messa in sicurezza e l’efficientamento energetico delle scuole, in particolare superiori – conclude l’Assessore veneto, – e ha affrontato un tema a noi caro, quello delle classi affollate (classi pollaio), facendo riferimento proprio al documento che il Veneto aveva inviato, scritto in collaborazione con la dr.ssa Palumbo, nel quale avevamo evidenziato la necessità di programmare il più presto possibile per non trovarci, come tutti gli anni, in ritaro. Un problema sclerotizzato che in tempi di pandemia diventa inaccettabile. Si deve programmare l’organico. Non possiamo più permetterci che non ci sia la copertura degli insegnanti di sostegno per i bambini più fragili”.

Infine è stato proposto di istituire specifici gruppi di lavoro tematici nei quali la Regione del Veneto ha garantito la propria presenza.