[Comunicato stampa Giunta regionale Veneto]
MOBILITA’ VENATORIA: PRESENTATI I RISULTATI DEL SISTEMA INFORMATIZZATO REGIONALE MOVEMOSE.IT ALLE ASSOCIAZIONI
mercoledì 10 marzo 2021
Si è svolto in video conferenza alla presenza dell’Assessore regionale alla caccia e pesca, Cristiano Corazzari, l’incontro con le Associazioni Venatorie del Veneto.
L’incontro è stato anche l’occasione per presentare i risultati della mobilità venatoria in Veneto, curati dalla Regione che gestisce in via informatizzata attraverso il portale movemose.it
“Grazie al sistema informatizzato Movemose.it, - ha dichiarato l’Assessore regionale alla ciaccia e alla pesca Cristiano Corazzari - che la Regione del Veneto ha realizzato tra le prime in Italia con un sistema informatizzato reso disponibile in modalità web, la richiesta di spostamento di ambito territoriale di caccia formulata dall’utente viene confrontata con i parametri del piano faunistico venatorio vigente, valutandone la compatibilità e rilascia un codice univoco verificabile da parte delle forze dell’ordine. Un sistema informatizzato attraverso il quale è possibile anche analizzare i trend delle richieste”.
Sono stati 1541 i veneti che nella stagione venatoria 2020-21 hanno fruito delle giornate di mobilità venatoria per una media di meno 3 giornate a testa sulle 30 concesse dalla normativa regionale. In tutto infatti sono state 4115 le giornate effettivamente fruite contro le 2955 per 1106 utenti della stagione 2019-20.
I dati acquisiti dal sistema di monitoraggio regionale mostrano che l’utilizzo della mobilità venatoria, nel secondo anno dalla sua introduzione, è stata nel complesso limitata: su 39 mila cacciatori veneti l’hanno utilizzata in poco più di 1500.
Le giornate di mobilità venatoria effettivamente fruite sono 4115 contro le 2955 dell’anno 2019-20 con un incremento nell’accesso alla mobilità venatoria da parte dei
giovani al di sotto dei 30 anni che sono cresciuti dal 12,2% del 2019-20 al 13,56% di quest’anno una lieve diminuzione per la fascia degli over 70.
A utilizzare in misura maggiore il servizio sono stati i vicentini che si sono spostati sia verso altre province sia verso altri ATC (Ambiti Territoriali di Caccia) all’interno della stessa provincia. Verona resta sempre la meta più ambita.