[Comunicato stampa Giunta regionale Valle d'Aosta]
Abbonamento Musei: un resoconto del 2020
in Valle d’Aosta e uno sguardo al futuro
martedì 16 febbraio 2021
L’Assessorato dei Beni culturali, Turismo, Sport e Commercio comunica che si è tenuta nel pomeriggio di ieri la riunione di coordinamento con i musei valdostani facenti parte del circuito Abbonamento Musei, volta a confrontarsi sul contesto museale attuale e le sfide del presente, riepilogare le attività del 2020 e ragionare insieme sulle azioni di rilancio per la fase della riapertura.
Riteniamo che l’ingresso dei nostri beni culturali nel circuito Abbonamento Musei abbia costituito una svolta storica, dei cui effetti ha tratto beneficio tutto il nostro sistema, grazie a una più ampia e strategica promozione dell'offerta culturale regionale – commenta l’Assessore Jean-Pierre Guichardaz – . L’adesione al circuito da parte di 13 ulteriori entità culturali distribuite sul territorio valdostano, oltre a quelle direttamente gestite dall'Amministrazione regionale, ha rappresentato un ulteriore importante passo avanti verso una migliore conoscenza di queste realtà meno note e, come conseguenza, del territorio cui afferiscono. L’Abbonamento Musei, inoltre, è uno strumento che, tra le altre cose, favorisce il percorso identitario consentendo un processo di riappropriazione del patrimonio culturale dei singoli territori e stimolando, oltre al senso di appartenenza dei residenti, anche il turismo di prossimità.
L’ingresso della Valle d’Aosta nel circuito di Abbonamento Musei, avvenuto nel settembre del 2019, con alcuni dei più rappresentativi musei e luoghi di interesse culturale del territorio all’interno dell’offerta, ha suscitato negli abbonati un interesse e un entusiasmo crescente, come mostrano i dati.
Il confronto tra i mesi da ottobre a dicembre del 2019 e il 2020 vede le realtà culturali aderenti al circuito quasi raddoppiate, passando da 16 a 29. Parallelamente, anche gli acquisti della tessera sono aumentati, registrando un +56,59% presso i punti vendita valdostani e fino a un +183,32% di ingressi nei musei.
Nel 2020 il Polo museale del Forte di Bard è stato il più visitato, con i suoi 12.855 ingressi con tessera, seguito al secondo posto dal Castello di Fénis (2.893) e dal Castello di Issogne (2.625).
L’arrivo della pandemia e il conseguente congelamento delle attività legate al mondo dell’arte e della cultura, ha causato un fisiologico calo di questo andamento positivo, che ha portato ad una inevitabile diminuzione delle vendite intorno al -50% nel 2020. L’Associazione tuttavia si è fatta trovare pronta alla riapertura, assicurando la proroga della validità di tutti gli abbonamenti per un numero di giorni pari a quelli del periodo di chiusura.
IL 2020
Nel periodo di lockdown si sono moltiplicate le azioni online, volte a proseguire la mission dell’associazione, ovvero la valorizzazione del patrimonio culturale del territorio. Sono stati ripensati tutti i contenuti web e social, per coinvolgere il pubblico e dare visibilità ai musei e alle loro proposte pur essendo chiusi. Inoltre, sono stati realizzati tour virtuali in cui una guida ha accompagnato gli abbonati nell’esplorazione virtuale delle sale e delle collezioni, quiz inviati tramite newsletter, con lo scopo di favorire la conoscenza della rete museale, attività dedicate ai bambini come Disegniamo l’arte, quest’ultima riproposta anche in occasione delle festività natalizie.
Queste attività sono state accolte positivamente dal pubblico: la newsletter inviata periodicamente agli abbonati ha raggiunto circa 250.000 contatti, mentre gli utenti che seguono le attività social di Abbonamento Musei sono 50.000 su Facebook e 19.000 su Instagram (dati al 31 dicembre 2020).
Da maggio fino a ottobre 2020 il progetto Fuori porta è bellissimo ha stimolato la curiosità degli abbonati verso il proprio territorio, incoraggiando la buona pratica del turismo di prossimità nella fase di riapertura dopo il lockdown. Anche il Grand Tour si è mosso in questa direzione, programmando gite in bus con partenza da Milano e Torino e visite riservate alla scoperta dei musei e dei castelli della Valle d’Aosta.
A novembre è nato AMplify, il nuovo canale di informazione di Abbonamento Musei, con interviste in diretta social ai direttori dei musei, per condividere progetti in corso e futuri dei musei e ha preso il via una nuova serie di appuntamenti virtuali per promuovere la conoscenza dei musei utilizzando nuovi strumenti di narrazione, legati dall’hashtag #laculturanonsiferma.
AZIONI FUTURE
Il 2021, pur essendo appena iniziato, si annuncia già come l’anno del rilancio: una sfida a cui Abbonamento Musei non si sottrae prevedendo alcune mirate azioni, tra cui un ulteriore allargamento dei musei convenzionati, un implemento della co-progettazione con i musei per aumentare la partecipazione e favorire il ritorno del pubblico, con un focus dedicato alle collezioni permanenti. Questo mettendo al centro il ruolo fondamentale degli abbonati, rendendoli sempre più protagonisti, veri e propri mecenati con la loro attenzione verso il mondo dell’arte e della cultura.
Abbonamento Musei è la carta all you can visit che dà libero accesso all’offerta culturale di un’intera regione, ogni volta che lo si desidera, 365 giorni l’anno: un’iniziativa unica in Italia, con oltre 450 realtà, fra musei, residenze reali, castelli, giardini e fortezze diffuse sul territorio a beneficio degli abbonati, veri e propri ambasciatori del cultural lifestyle, che mette al centro la cultura e la socialità che la cultura porta con sé.
Nato a Torino e in Piemonte nel 1995 e curato dall’Associazione omonima, in più di vent’anni Abbonamento Musei ha raggiunto un grandissimo successo commerciale e di popolarità, coinvolgendo più di 300mila abbonati: il numero degli ingressi l’anno, che nel 2019 ha superato (complessivamente) quota 1.000.000, racconta più di ogni altro dato l’efficacia e la funzione sociale del progetto.
Grazie a oltre due decenni di iniziative, ampliamento dell’offerta e promozioni dedicate, si è riusciti a trasformare il rapporto tra pubblico e musei, con benefici evidenti in termini di risorse economiche rilevanti da reinvestire nella cultura e opportunità di visibilità e coinvolgimento anche dei musei più piccoli o particolari.
Un modello di successo da replicare, che dal 2015 è stato riproposto a Milano e in Lombardia e dal 2019 in Valle d’Aosta, sempre a cura dall’Associazione Abbonamento Musei.
La tessera Abbonamento Musei è considerata dagli utenti e dagli addetti ai lavori lo strumento migliore per accedere ai circuiti museali e stimolare l’esplorazione del territorio con gite fuori porta e visite, per vivere a 360 gradi un’intera regione.