[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Foibe: Fedriga, 10 febbraio fondamentale contro rigurgiti negazionisti
mercoledì 10 febbraio 2021
Trieste, 10 feb - "Nel pieno della pandemia la presenza delle
istituzioni aiuta ad aumentare la visibilità del Giorno del
ricordo, un evento che abbiamo bisogno di far conoscere sempre di
più. Ogni anno, con l'avvicinarsi del 10 febbraio, si
ripresentano rigurgiti negazionisti che dobbiamo condannare con
forza".
Lo ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia,
Massimiliano Fedriga, in occasione della cerimonia tenutasi al
monumento nazionale della Foiba di Basovizza nella ricorrenza del
Giorno del Ricordo.
"Le istituzioni - ha aggiunto Fedriga - devono alzare una
barriera di dignità, ricordando quella verità storica sui drammi
- per troppi anni dimenticati - che i popoli di queste terre
hanno vissuto".
"Su questo la Regione Friuli Venezia Giulia vuole fare la propria
parte. Non siamo disposti, infatti, a retrocedere rispetto a una
posizione che pretende con chiarezza la verità".
"Per questo dobbiamo ringraziare il Presidente della Repubblica
Mattarella che proprio in questi giorni ha sottolineato quanto
sia colpevole il negazionismo. È fondamentale - ha rimarcato il
governatore - che il Capo dello Stato vada in questa direzione".
"È venuto il momento che le istituzioni italiane si scusino per
tutti i decenni nei quali si sono girate dall'altra parte e per
'realpolitik' hanno sminuito, negato e tralasciato i drammi che
si sono verificati nei nostri territori".
"Il nostro Paese - ha esortato Fedriga - deve mettersi in
discussione per le posizioni del passato che hanno visto
addirittura consegnare una onorificenza a Tito. Oggi chiediamo
una presa d'atto e l'abrogazione immediata della norma che ha
reso possibile questo scandalo. La Regione farà pressione verso
il Parlamento affinché si proceda, senza più esitazioni, in
questa direzione".
"Ringraziamo infine tutte quelle associazioni e tutti quei
cittadini che anche nei periodi bui, quando chi parlava di foibe
veniva deriso, hanno portato avanti una importante battaglia di
verità. Senza di loro - ha detto in conclusione il governatore -
le celebrazioni del 10 febbraio non ci sarebbero".
In precedenza il governatore Fedriga ha partecipato anche alla
breve cerimonia che si è tenuta alla foiba di Monrupino.
ARC/RT/ep
istituzioni aiuta ad aumentare la visibilità del Giorno del
ricordo, un evento che abbiamo bisogno di far conoscere sempre di
più. Ogni anno, con l'avvicinarsi del 10 febbraio, si
ripresentano rigurgiti negazionisti che dobbiamo condannare con
forza".
Lo ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia,
Massimiliano Fedriga, in occasione della cerimonia tenutasi al
monumento nazionale della Foiba di Basovizza nella ricorrenza del
Giorno del Ricordo.
"Le istituzioni - ha aggiunto Fedriga - devono alzare una
barriera di dignità, ricordando quella verità storica sui drammi
- per troppi anni dimenticati - che i popoli di queste terre
hanno vissuto".
"Su questo la Regione Friuli Venezia Giulia vuole fare la propria
parte. Non siamo disposti, infatti, a retrocedere rispetto a una
posizione che pretende con chiarezza la verità".
"Per questo dobbiamo ringraziare il Presidente della Repubblica
Mattarella che proprio in questi giorni ha sottolineato quanto
sia colpevole il negazionismo. È fondamentale - ha rimarcato il
governatore - che il Capo dello Stato vada in questa direzione".
"È venuto il momento che le istituzioni italiane si scusino per
tutti i decenni nei quali si sono girate dall'altra parte e per
'realpolitik' hanno sminuito, negato e tralasciato i drammi che
si sono verificati nei nostri territori".
"Il nostro Paese - ha esortato Fedriga - deve mettersi in
discussione per le posizioni del passato che hanno visto
addirittura consegnare una onorificenza a Tito. Oggi chiediamo
una presa d'atto e l'abrogazione immediata della norma che ha
reso possibile questo scandalo. La Regione farà pressione verso
il Parlamento affinché si proceda, senza più esitazioni, in
questa direzione".
"Ringraziamo infine tutte quelle associazioni e tutti quei
cittadini che anche nei periodi bui, quando chi parlava di foibe
veniva deriso, hanno portato avanti una importante battaglia di
verità. Senza di loro - ha detto in conclusione il governatore -
le celebrazioni del 10 febbraio non ci sarebbero".
In precedenza il governatore Fedriga ha partecipato anche alla
breve cerimonia che si è tenuta alla foiba di Monrupino.
ARC/RT/ep